Anteprima

Tearaway Unfolded

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a cura di Pregianza

Pensare ai Media Molecule e ai loro lavori mette sempre addosso un’allegria quasi bambinesca. Questi ragazzi creano titoli ricchi di gioia e idee atipiche, spesso sviluppati in modo da far sentire il giocatore parte del mondo virtuale che sta esplorando e di coinvolgerlo con forza nelle meccaniche di gioco. I Little Big Planet ci riuscivano con il loro complesso editor, che lasciava l’evoluzione di quei titoli in mano alla community, e Tearaway, nel suo piccolo, lo fa trasformando l’utente in una sorta di aiuto divino proveniente dall’esterno. Quest’ultimo progetto è stato una piccola gemma sulla portatile di Sony, ma purtroppo non sono moltissimi i giocatori che hanno avuto modo di assaporarne la furbizia e l’ispiratissimo comparto artistico. Tearaway Unfolded quindi è un port sensato e naturale, che potrebbe far scoprire a un utenza ben più estesa le magie di questo talentuoso studio di sviluppo. Solo un problema: il sistema di controllo del primo Tearaway era gestito tutto attorno alle funzionalità di Playstation VITA, e c’erano parecchi dubbi sui cambiamenti al gameplay legati al passaggio a PS4. Quei dubbi non si sono dissipati del tutto, ma la nostra prova a Londra ne ha comunque chiariti parecchi, vediamo perché.
Carta canta
Come detto, l’attrattiva principale di Tearaway risiede nel suo stile grafico unico e nel suo gameplay particolarissimo, ma non è una passeggiata portare quelle meccaniche su un sistema di controllo dotato di meno mezzi di interazione rispetto alla Playstation VITA, che con il suo doppio touchscreen permetteva di influenzare in molti modi l’avanzamento del piccolo messaggero protagonista del gioco. Il pad PS4 però ha a sua volta delle interessanti peculiarità, che i Media Molecule hanno prontamente sfruttato per riadattare l’intero sistema alla nuova piattaforma. 
La demo da noi provata era breve, ma sufficiente a mostrare alcune interessanti applicazioni del nuovo controller: il touch pad viene usato spesso, principalmente per aprire botole o attivare superfici elastiche che permettono al protagonista di raggiungere zone sopraelevate e possono in certi casi liberare la via da fastidiosi ostacoli, mentre la luce frontale può venir puntata verso lo schermo e utilizzata per ipnotizzare gli Scraps, piccole creaturine di carta piuttosto aggressive che in tal modo vanno combattute (il modo migliore di eliminarle è appunto attirarle verso una voragine vicina grazie alla luce). Il touch screen viene adoperato anche per scagliare ghiande e gli stessi Scraps, poiché è possibile farli “entrare” nel pad ruotandolo verso l’alto, e poi mirare nella zona desiderata per attivare meccanismi vari o distruggere determinati oggetti. Una serie di idee ben applicate, che chiaramente non bastano ad assicurare la varietà del gioco ma offrono comunque un’esperienza ben diversa dal solito, e differenziata a dovere dal predecessore per VITA.
Per quanto riguarda i difetti rimasti, la difficoltà dell’opera Media Molecule è rimasta forse fin troppo bassina, con indizi sul da farsi sempre evidenti e fasi platform eccessivamente semplificate. È chiaro che Tearaway punta su altro per stupire il giocatore, ma speriamo comunque nell’inserimento di qualche momento in grado di farci impegnare almeno un pochino, poiché la quasi totale assenza di sfida potrebbe stancare i più. Unfolded dovrebbe ad ogni modo contenere una campagna allungata rispetto alla versione VITA, che potrebbe smorzare il problema della scarsa durata visto nell’originale. 
Nessuna critica da fare invece per quanto riguarda il comparto tecnico. Il fatto che questo titolo riesca a rendere così bene su PS4 è testamento dell’incredibile direzione artistica dei Media Molecule, capaci di creare un mondo cartaceo coloratissimo e incantevole, abitato da creature che sprizzano simpatia da ogni foglio e in grado di far dimenticare a chi lo gioca qualunque noioso numero legato alla grafica.  

– Artisticamente splendido, al punto da non sfigurare su PS4

– Interessanti modifiche al gameplay per supportare il pad Playstation

Pensare a Tearaway al di fuori della Playstation VITA sembrava una cosa estremamente innaturale, eppure Unfolded pare essere perfettamente a suo agio su PS4, anche grazie a una direzione artistica eccezionale e a un furbo rimaneggiamento delle meccaniche di gioco. Quest’opera di Media Molecule merita di essere apprezzata da più giocatori, quindi il suo arrivo sulla nuova piattaforma è graditissimo, ora resta solo da vedere se questa versione saprà superare il titolo originale.

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