Anteprima

The Crew Wild Run

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a cura di Pregianza

Ve lo ricordate The Crew? Non fraintendeteci, il driving game di Ubisoft è stato parte integrante del turbinio di odio e delusione che la casa francese si è tirata addosso nel suo ultimo e sfortunato periodo (e che, lo abbiamo detto in varie occasioni, secondo noi è abbastanza esagerato nei confronti di una delle poche grandi case che ancora sforna nuove ip e progetti minori interessanti), eppure tra il casino di Watch_Dogs e la tempesta di Unity le auto di questo progetto sono passate abbastanza in secondo piano.
Il gioco era ben lontano dall’essere un capolavoro, e al lancio tra server devastati, campagna ripetitiva e gameplay mediocre non ha convinto la critica. Il pubblico però lo ha in parte premiato, forse per via della troppa astinenza da tuning, e oggi, con l’online che finalmente funziona, The Crew vanta parecchi giocatori dalla sua. Abbastanza da giustificare una grossa espansione a quanto pare, poiché di recente siamo volati in Francia per provare The Crew: Wild Run
Non ci siamo trovati davanti a una rivoluzione, né a un gioco impeccabile, ma almeno ci siamo divertiti ed è indubbiamente stato fatto molto lavoro su questo pacchetto di contenuti. Partiamo pure, e fregatevene di pulire la macchina, tanto qua si va fuori strada.
Speed and dirt
Una delle caratteristiche più uniche di The Crew è l’estensione della sua mappa di gioco, un’enorme riproduzione degli States esplorabile in lungo e in largo. In Wild Run non cambia la location, ma il colpo d’occhio sì, eccome, poiché il comparto tecnico del gioco è stato sensibilmente rinnovato. Vedrete finalmente condizioni atmosferiche variabili piuttosto realistiche, una profondità di campo maggiore, riflessi di un certo livello sulle strade e sulle carrozzerie, texture nettamente migliorate sulle auto e via così, verso lo splendente orizzonte della grafica di attuale generazione. Il titolo presenta ancora qualche glitch evidente e del pop-in secco in certe zone (anche se si trattava di una versione preview, quindi meglio andarci con i piedi di piombo) ma è più bello da vedere e da giocare, grazie a una fisica leggermente meno folle di quella vista nel gioco base. Siamo passati pur sempre da urti capaci di farvi volare nello spazio a sportellate che provocano effetti improbabili solo a volte, ed è un passo avanti non indifferente.
Gli sviluppatori di Ivory Tower comunque non hanno lavorato solo sul comparto tecnico, poiché Wild Run si propone come uno scossone ai contenuti del gioco originale. L’espansione è ricca di aggiunte, tra cui i monster truck, le auto da drift, i dragster, le motociclette, e vari eventi dedicati ai nuovi mezzi. Queste competizioni vengono poi raccolte nel Summit, una sorta di festival in cui sarà possibile affrontare una qualunque di queste specialità, anche con altri giocatori umani.
Abbiamo testato ogni nuova tipologia di corsa e deciso di partire dalla descrizione della più aliena, ovvero quella dedicata ai monster truck. Trattasi di una prova freestyle simile alle vere competizioni di questi bestioni a quattro ruote, solo che invece di spaccare carcasse di automobili è necessario urtare medagliette con punteggi variabili ed eseguire evoluzioni fisicamente impossibili per una macchina di quel peso nel mondo reale, grazie alle tante rampe presenti nella mappa dove la gara si svolge.
Altrettanto particolari le drag race, ove un’interfaccia dedicata costringe ad accelerare con un tempismo perfetto. Si tratta di una gara di pura velocità, ma non sempre i tragitti sono perfettamente dritti e a quanto pare basta sbagliare leggermente la curva durante un’accelerazione anticipata per volar via come una piuma al vento. Il lato negativo dei dragster sta proprio qui: tolto il forzato cambio manuale, l’auto sembra non esser mai del tutto sotto il controllo del giocatore e ci è capitato di fare incidenti spettacolari dopo manovre normalissime. Dobbiamo indubbiamente passare più tempo sulla modalità per carpirne meglio i segreti, prima di un eventuale giudizio. 
Le gare drift sembrano altrettanto incontrollabili all’inizio, ma una volta presa la mano col sistema diventano più gestibili e divertenti, e questo nonostante le auto siano bestie tendenti quasi sempre al sovrasterzo in curva. La guida in fondo non è cambiata di molto, e se il sistema estremamente arcade e un po’ “scivoloso” di The Crew non vi ha convinto nel gioco base difficilmente con Wild Run cambierete idea.
Tutto è una pista
Alle due ruote invece nessuna modalità dedicata, forse a causa di una guidabilità un tantinello semplicistica che richiede ancora qualche modifica prima di risultare abbastanza spassosa da meritare sfide a parte. La novità grossa quindi non sono le moto, bensì un’altra modalità chiamata Freedrive, che permette di “disegnare” da zero una pista. Funziona in modo molto semplice: la attivate, passate a una visuale dall’alto sulla mappa degli States, piazzate i checkpoint e poi via, si gareggia. L’idea è carina, potrebbe rendere la longevità praticamente infinita online, ed è stata richiesta con insistenza dalla fanbase… però è rotta.
Sì, impossibile girarci attorno, al momento la modalità Freedrive è buggata forte, al punto da risultare un tantinello ridicola a tratti. Un esempio? Durante una prova a casaccio un checkpoint è finito in cima a un palazzo, rendendo la gara impossibile da completare indipendentemente dal mezzo scelto. Altra chicca? Il gps non segna necessariamente la via più veloce, quindi nel 90% dei casi basta andare dritti tra i campi verso il checkpoint per vincere con decine di secondi di vantaggio rispetto a chi segue ordinatamente le strade. Capiamo che si tratti di una modalità necessaria per accontentare la community, ma prima di applicarla così forse era il caso di limarla maggiormente. Magari fino all’osso. 
Durante la nostra prova abbiamo quindi visto novità ricche di potenziale unite ad alcuni difetti marcati che ci hanno fatto dubitare con forza, ma almeno abbiamo ancora una volta constatato la forza della modalità PVP, che sa davvero esaltare con le sue prove. Alcune modalità escono estremamente rafforzate dall’aggiunta dei nuovi mezzi, specie la caccia al re con i Monster Truck, che si trasforma in un folle susseguirsi di capriole, speronamenti aerei e fughe acrobatiche tra le piattaforme. The Crew in poche parole riesce a far passare in secondo piano molti dei suoi difetti grazie al grezzo divertimento delle modalità competitive, e Wild Run pare voler migliorare sia il loro impatto che la varietà generale del prodotto. Basterà per renderlo eccellente? Crediamo di no, ma ci dà l’impressione di essere un buon affare per chi ancora si sta godendo il titolo.

– Nuovi veicoli e modalità

– Il competitivo è caotico e spassoso

The Crew WIld Run sembra essere una corposa espansione per il titolo automobilistico Ubisoft, in grado non solo di aggiungere nuovi mezzi, ma una lunga serie di interessanti modalità e migliorie tecniche a bizzeffe. Molti dei marcati difetti del titolo originale sono ancora lì, ma tra aumento di varietà e ritocchi grafici, l’espansione potrebbe risultare alquanto godibile. Certo, gli Ivory Tower hanno ancora parecchia roba da mettere a punto, in primo luogo il debole Freedrive, ma chi ancora apprezza il gioco base difficilmente resterà deluso dalle novità introdotte.

Nel caso vogliate provarlo, ad ogni modo, vi ricordiamo che la beta comincia il 15 ottobre alle 12!