Anteprima

Salt and Sanctuary

Avatar

a cura di Doctor.Oz

I ragazzi di Ska Studio non amano nascondersi dietro un dito. Sono solo due ma sono talentuosi, talmente talentuosi che hanno deciso di misurarsi con un sfida importante. Dark Souls è sinonimo di qualità, chiaro, ma anche di ispirazione artistica e profondità di contenuti. In molti già si sono misurati con questa sfida, scoglio quasi insormontabile per l’attuale generazione di videogiochi, sia su current che old generation. Qualcuno ha provato a mantenerne le meccaniche invariate aggiungendo piccoli particolari qui e lì; altri hanno puntato tutto sul mantenere inalterata l’atmosfera dark rinnovando completamente il gameplay; altri ancora hanno scopiazzato qui e lì sperando di fare bene ma non tenendo conto della poesia insita, recondita e profonda, dei titoli di From Software. Ska Studio, come annunciato in apertura, non ha fatto nulla di tutto ciò, ma ha solamente raccolto il guanto di sfida ed urlato al mondo la propria folle, ma al contempo geniale, proposta: creare un action gdr con sezioni platform, in esclusiva temporale PS4 e PS Vita (successivamente forse anche PC) e liberamente ispirato ai Dark Souls. Fin qui nulla di strano almeno apparentemente, “uno dei tanti” avrà già pensato qualcuno. Già, e sarebbe proprio così se non fosse per il fatto che l’intero progetto di Ska Studio è completamente bidimensionale. Sì, avete capito bene: tutta la magia di Dark Souls ma questa volta in 2D.
Qui mi sembra di esserci già stato…
Come spiegato in alcuni video di gameplay già diffusi e mostrati alla stampa di settore, l’intento dei programmatori James e Michelle è quello di dare in mano ai videogiocatori un titolo che sia già familiare. Non a caso, in uno degli esempi fatti, il loro lavoro è stato accostato al genere degli FPS. Per chiunque sia avvezzo ai First Player Shooter infatti, in virtù della loro natura che li rende tutti simili tra loro, ogni volta che se ne prova uno nuovo non si hanno difficoltà col sistema di gioco di tutti gli altri, ritrovandosi subito dopo pochi minuti a padroneggiare sia comandi che gameplay. Con Salt & Sanctuary il discorso è lo stesso ed il paragone lo si può fare con la serie Souls di From Software. Lo scopo è quello di dare all’utenza un titolo dalle stesse meccaniche, stessa interfaccia grafica e stesso gameplay. E la loro scelta è giustificata dalla spiegazione che avere tra le mani un gioco che non ha bisogno di tutorial o di introduzione alcuna perché già familiare ne aumenta fin da subito l’immersività ed il divertimento. 
Salt & Sanctuary è un action gdr 2D ambientato in un remoto ed oscuro mondo fantasy dove lunghe lotte fratricide hanno portato il continente sull’orlo della distruzione. Dopo anni e anni di conflitti brutali ed intestini, una soluzione sembra essere stata trovata: i due principali casati, in guerra tra di loro da anni, stipuleranno una pace che verrà suggellata dalle nozze dei due rispettivi eredi. La missione del nostro alter ego è molto semplice quanto di vitale importanza. Dovremo essere proprio noi a scortare la principessa al di là del mare affinché convoli a nozze e la pace possa finalmente far rinascere il regno.
Come precedentemente descritto, in Salt & Sanctuary non esiste nessun tutorial. L’avventura inizia a bordo di una nave scossa dal mare in tempesta, attaccata all’improvviso da orrende creature. Fin dai primi passi, la somiglianza con Dark Souls appare subito evidente. Il nostro personaggio, nonostante la bidimensionalità, avrà a disposizione tutto il moveset di un action gdr classico. Gli attacchi saranno di tre tipi, uno leggero, uno pesante ed uno atto a sbilanciare gli avversari con lo scudo, si potrà poi saltare, si potrà schivare tramite un’agile capriola e, qualora si imbracciasse lo scudo, sarà possibile anche eseguire delle parate. Una barra della salute, rigorosamente rossa, ci ricorderà i nostri punti vita non rigenerabili, mentre una barra verde ci indicherà la stamina che si consumerà via via eseguendo attacchi, saltando o parando, e che si rigenererà dopo qualche attimo passato senza eseguire mosse. In basso a destra avremo tutti gli oggetti consumabili, tra cui le utilissime pozioni, mentre a sinistra avremo l’oro raccolto, per comprare nuovo equipaggiamento, e il sale che ci permetterà, come per le anime in Dark Souls, di salire di livello e aumentare le statistiche del nostro personaggio.

Come Dark Souls, più bastardo di Dark Souls
L’obiettivo di Ska Studio è quello di portare l’esperienza videoludica ad un livello differente. Partendo da presupposti ben solidi che possono essere riassunti nelle dinamiche dei titoli di From Software, i ragazzi di Salt & Sanctuary sembra vogliano intensificare ancora di più la difficoltà del titolo. Non lasciatevi ingannare dalla grafica a tratti cartoonesca perché il livello di sfida è stato annunciato come molto elevato. Una volta morti in game, a differenza dell’oro che rimarrà nella bisaccia, si perderà tutto il sale fino a quel momento raccolto e bisognerà recuperarlo in un secondo momento. Si ripartirà dal falò più vicino e qualora si fosse morti a causa di una caduta, poco male. Il sale si troverà  proprio sul ciglio del punto da cui siamo caduti; diversa è invece la sorte del sale che si è perso venendo uccisi da un mostro. Esso verrà assorbito dal mostro stesso che diverrà addirittura più forte e per recuperarlo bisognerà ucciderlo prima che lui uccida noi. Ecco, ora pensate a questa meccanica e associatela al fatto che Salt & Sanctuary è pieno di boss giganteschi, alcuni dei quali nascosti e pronti a saltar fuori all’improvviso, e che sarà necessario affrontarli più volte per comprendere la strategia vincente. E mancando la tridimensionalità, in ogni combattimento a decretare la vittoria o la sconfitta sarà quel mezzo centimetro in più o in meno tra una capriola ed un’altra. Salt & Sanctuary si presenta così: vuole mantenere un gameplay difficile e punitivo ma traslandolo ad un livello successivo.
Ora, la questione sarà quella di valutare in modo ponderato la reale efficacia di queste meccaniche, prelevate da un titolo tridimensionale e poste in un contesto bidimensionale. La reale cattiveria del titolo di Ska Studios sarà valutabile solo una volta provata con mano, sulla nostra pelle. Di certo la direzione artistica sognante ed ispirata ci fa ben sperare, per non parlare del dell’idea che muove l’intero titolo, così folle da risultare affascinante.

– Idea tanto folle quanto affascinante

– Direzione artistica ispirata

– Bisognerà valutare la reale difficoltà del titolo

Come detto in qualche articolo fa, la somiglianza con i titoli di casa From in alcuni casi può essere anche un pregio e non solo un difetto. Questo Salt & Sanctuary non teme confronti poiché l’obiettivo dei ragazzi di Ska Studio è stato dichiaratamente fin da subito quello di ispirarsi a Dark Souls, omaggiando una serie che ha portato sugli scaffali alcune pietre miliari del nostro tempo. Nell’intento di creare un prodotto familiare ma elevandolo ad un livello diverso di esperienza, la sfida ci è sembrata fin da subito ardua ma al contempo è affascinante. Ora dobbiamo solo aspettare di avere sotto mano il titolo per verificare la sua reale fruibilità e le sue meccaniche atipiche. Non abbiamo mai negato che le sfide ci piacciono, ancora di più quelle estremamente coraggiose a cui in pochi danno fiducia. Staremo a vedere.