Recensione

Red Dead Redemption

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a cura di drleto

Pochi periodi storici sono affascinanti come quello contraddistinto dalla conquista del West, ovvero la progressiva civilizzazione degli Stati Uniti da parte dei coloni europei. Un periodo fatto di forti chiaroscuri nel quale, sotto il falso dio del progresso tecnologico, sono stati perpetrati immani massacri nei confronti delle popolazioni locali, ritenute selvagge ed incivili. Un’epoca nella quale il confine tra bene e male era labile e molti dei più celebri personaggi erano tanto delinquenti quanto popolari icone di una romantica epoca che stava tramontando. Un immaginario tanto caro a noi italiani, che tra gli “spaghetti western” ed il buon Tex continuiamo ad essere avidamente affascinati da questa epopea.Grazie a Red Dead Redemption avremo la possibilità di rivivere la Frontiera statunitense di inizio ‘900 attraverso gli occhi di John Marston, un misterioso pistolero messo dagli agenti del Bureau sulle tracce dei suoi ex commilitoni, un gruppo di pericolosi criminali che imperversa tra le regioni di New Austion, West Elizabeth ed il nord del Messico. Già dopo poche battute capiremo che Marston è un personaggio in pieno stile Rockstar: cinico, disincantato, ironico, e determinato, che sembra spinto a fare quel che deve dall’inevitabile corso degli eventi e dalla crudeltà del mondo. Un universo nel quale non vi sono buoni o cattivi, ideologie giuste o sbagliate, ma uomini e donne che cercano di vivere pienamente, portando avanti con testardaggine i propri ideali o i propri vizi. Una società nella quale i ragazzi di San Diego hanno inserito echi del nostro tempo, con continue staffilate ai politici, agli idealisti, alla chiesa o a chi vuole portare la civiltà tramite la guerra. Uno spaccato assolutamente attuale, godibile ed adulto, nel quale John si muoverà con ostinazione, grazie alla sua maestria con le pistole, ma soprattutto grazie alla sua innata fortuna.Dopo il lungo filmato iniziale assisteremo impotenti al momento in cui John viene colpito da un proiettile sparato dal cattivo di turno, Bill Williamson, e cade privo di sensi alle porte della fortezza nella quale il malvivente si è rifugiato. Per sua fortuna i Mac Farlane, di passaggio per caso da quelle parti, spinti da un moto d’altruismo raccolgono il corpo di questo sconosciuto e lo curano presso il loro ranch. Con questo incipit comincerà una furiosa caccia all’uomo che vi porterà ad attraversare terre magnifiche e desolate, a conoscere folli colonnelli, inguaribili imbroglioni ed efferati criminali, oltre che a immergervi in una terra che non vuole proprio barattare la sua libertà in cambio del progresso.

PossibilitàLudicamente Red Dead è stato costruito sull’impianto che ha reso GTA IV uno dei titoli più giocati ed apprezzati di questa generazione. Con l’avventura di Niko Bellic Redemption condivide lo stesso motore di gioco, oltre che la stessa impostazione. Parliamo infatti di un free roaming con una forte componente da action in terza persona. La flessibilità del gameplay permetterà di riprodurre a schermo praticamente tutte le imprese viste negli “spaghetti western”: si andrà dalle sparatorie a bordo di un treno in movimento agli inseguimenti a cavallo, dai duelli all’ultimo sangue alla caccia al bufalo, passando da partite a poker, la ricerca di qualche tesoro o la gestione di un ranch. La varietà di attività ideate dai ragazzi di Rockstar San Diego è davvero ampia e va a costituire un universo molto vasto e variegato, capace di immergere il giocatore nel selvaggio west. L’atmosfera che permea Red Dead Redemption risulta essere il cuore della produzione Rockstar, grazie alla minuziosa ricostruzione di questo periodo. Gli ampi ed aridi deserti attraversati da qualche diligenza, le mandrie di cavalli selvaggi che pascolano pacificamente su di un crinale, gli avvoltoi che banchettano sul cadavere di uno sconosciuto che non siete riusciti a salvare da un branco di lupi sono tutti dettagli che si insinuano nella testa del giocatore, instaurando la consapevolezza di trovarsi all’interno di un mondo molto più vivo, ma soprattutto realistico, di quello ammirato in GTA IV, nonostante Liberty City sia potenzialmente un luogo molto più ricco e vibrante. La cosa che colpisce è che in Red Dead Redemption ogni azione effettuata avrà una sua utilità all’interno dell’universo creato dagli sviluppatori. Ogni volta che deciderete di aiutare una donna in difficoltà, non solo riceverete in cambio una discreta quantità di soldi, ma aumenterete anche la vostra fama ed il vostro onore, utili per ottenere agevolazioni da parte dei commercianti, un numero maggiore di richieste d’aiuto o una certa indulgenza da parte delle autorità. Decidere invece di non aiutare i bisognosi o perpetrare cattive azioni renderà ugualmente famosi, ma andrà a rovinare irrimediabilmente la propria reputazione, attirando le attenzioni dei tutori della legge, ma anche dei cacciatori di taglie, ingolositi dalla ricompensa promessa in cambio della vostra testa, la quale aumenterà ogni volta che commetterete un crimine. Similmente a GTA, dopo un reato occorrerà abbandonare velocemente la zona di sospetto, cercando di seminare gli uomini in distintivo. Scemato l’allarme, bisognerà tuttavia prestare attenzione anche in futuro, dato che la vostra fama rischierà di farvi riconoscere anche in altre zone del paese, attirando le non gentili attenzioni delle autorità. Per veder cessare questo meccanismo dovrete pagare per intero la taglia sulla vostra testa presso gli uffici postali, oppure muovervi con il volto coperto dalla celebre bandana, in modo tale che nessuno possa ricondurre a voi le vostre gesta, positive o negative che siano. Anche l’andare a caccia o raccogliere piante sarà un modo utile per racimolare del denaro, ma soprattutto per diventare una leggenda del west. Ognuna di queste azioni sarà infatti legata ad una particolare sfida che, una volta sbloccata, ci permetterà di acquisire fama, oltre che di sbloccare lo step successivo. Tutti questi parametri saranno confrontabili con quelli degli altri giocatori, che attraverso il Social Club potranno sfidarsi o ottenere nuove prove nelle quali cimentarsi. Gli animali più particolari, come gli orsi, i puma o i gufi avranno una specifico habitat nel quale trovarli e si comporteranno in maniera coerente con la loro natura, attaccandoci nel caso siano predatori o fuggendo a gambe levate in caso contrario. Nell’offerta ludica ha trovato posto anche una divertente caccia al tesoro: confrontando il disegno sulla mappa con il mondo di gioco dovrete scovare lo scrigno celato grazie al quale trovare enormi ricchezze ed il successivo indizio.Se invece la vita all’aria aperta non fa per voi, non vi rimarrà che rifugiarvi nella più vicina cittadina, dove sarà possibile trovare tavoli per i più disparati giochi di carte, per i dadi bugiardi, il lancio dei ferri di cavallo o le cinque dita. Ovviamente non mancherà la possibilità di sbronzarvi al più vicino saloon! Ognuno di questi passatempo gode di una divertente realizzazione e vi permetterà di guadagnare (o perdere) qualche dollaro tra una missione e l’altra. Come se tutto questo non bastasse Red Dead Redemption vi permetterà di indossare i panni di un vero cowboy, non quello tutto Colt e belle donne, ma un pacifico mandriano alle prese con le sue bestie, impegnato a difendere i propri confini e scortare le proprie riserve.

La maestosità del westLa modalità singolo giocatore di Red Dead Redemption richiederà ben oltre le quindici ore di gioco per essere terminata senza perdere molto tempo tra missioni secondarie o ricerche varie. Vista l’ampiezza delle tre aree di gioco presenti, persino maggiore di quella di GTA San Andreas, gli sviluppatori hanno inserito diverse possibilità per viaggiare istantaneamente da un luogo all’altro. Questo perché, come era preventivabile, il mezzo di trasporto principale è costituito dal vostro fedele cavallo: il legame che vi unirà al vostro animale sarà assoluto, tanto che la bestia vi raggiungerà in ogni punto della mappa con un semplice fischio. Ogni razza avrà una velocità di punta ed una resistenza specifica e starà a voi comprare, o catturare e domare, l’animale prediletto, per poi prendervene cura: sferzare troppe volte la propria cavalcatura porterà solo ad un comico capitombolo, mentre dosarne le forze vi consentirà il più delle volte di salvare la pellaccia. Durante le sparatorie dovrete dividervi tra la guida del cavallo e le operazioni di mira, in un sistema forse un po’ macchinoso e complesso, ma, una volta padroneggiato, piuttosto efficace, che vi permetterà di vivere alcuni momenti realmente esaltanti. Saranno riprodotti anche un buon numero di altri tipici mezzi di trasporto, come carretti di varie fogge e dimensioni, muli, o, avanti nell’avventura, anche le prime automobili.Tuttavia, come accennato in precedenza, per velocizzare gli spostamenti sono state implementate alcune scorciatoie. La prima rappresentata dall’accampamento, il quale si presenta sotto forma di un kit da utilizzare in qualsiasi momento nel bel mezzo della prateria, grazie al quale salvare la partita, cambiare gli abiti ed appunto raggiungere immediatamente la posizione desiderata tra quelle scoperte nella mappa. La seconda è invece la diligenza, che con una minima somma in denaro vi porterà nelle diverse stazioni di comunicazione, mentre l’ultima, disponibile solo in alcune missioni, permetterà di saltare le sessioni di spostamento ed arrivare subito a destinazione. Questo snellisce il gameplay delle lunghe fasi che alcuni giocatori potrebbero trovare “morte”, nelle quali i protagonisti svelano dettagli del proprio passato, piacevoli, ma non fondamentali, o si attraversano parti dello scenario mai viste prima, nelle quali trovare segreti utili per i completisti, ma non per coloro interessati solo alle vicende di John Marston.

Spara che ti passaL’abilità con le armi da fuoco di Marston dipenderà fortemente dal livello di difficoltà impostato all’inizio del gioco, che eventualmente andrà ad abilitare il lock automatico sui nemici. In Red Dead Redemption più che in GTA IV, questa opzione sarà gradita a tutti coloro alla ricerca di un’esperienza meno hardcore, dato che, durante i combattimenti a cavallo o alla guida di una diligenza, vi verrà richiesto di fare due o tre cose contemporaneamente e con molta precisione, come tenere la strada, mirare e sparare. In molte occasioni non verrete aiutati dall’Intelligenza Artificiale dei vostri cavalli, che spesso procederanno dritti piuttosto che provare a seguire un percorso. In vostro soccorso arriverà il Dead Eye, ovvero la capacità di John di congelare il tempo e prendere comodamente la mira su più avversari contemporaneamente. Questo aiuto darà il via a serie di uccisioni spettacolari, spesso necessarie visto l’alto numero di avversari che vi toccherà affrontare contemporaneamente. Il loro numero compenserà la loro intelligenza, dato che raramente sfrutteranno a loro favore gli ampi spazi a disposizione. Buono anche il sistema di coperture capace di agganciare John al riparo più vicino e salvarlo dalla raffiche di colpi nemici. Molto divertenti inoltre le diverse armi a disposizione, che permetteranno un approccio decisamente diverso situazione per situazione: oltre alla classica sei colpi ed al Winchester avremo a disposizione fucili da cecchino, doppiette, bottiglie incendiarie, coltelli e il lazo. Con quest’ultimo si potranno catturare ed incaprettare sia i criminali, sia i cavalli selvaggi, da domare e sfruttare a proprio piacimento.I duelli funzioneranno in maniera analoga: durante un ralenti avrete un tempo limite entro il quale evidenziare i bersagli desiderati. Terminata questa operazione verrà mostrato a schermo il risultato della vostra estrazione

Meglio soli che mal accompagnatiAnalogamente a GTA IV Red Dead Redemption si fregia di una complete modalità multigiocatore nella quale passare lunghe ore in compagnia dei propri amici. La modalità libera si rifarà alla modalità storia e permetterà di attendere gli altri giocatori svolgendo qualche missione in cooperativa come assaltare fortini nemici, recuperare oggetti o sbloccare le sfide predatore o cercatore. Chi volesse potrà attaccare i propri compari per esilaranti sessioni di free shooting utili per accumulare qualche dollaro ed un po’ di esperienza o personalizzare il proprio avatar. I più competitivi potranno invece lanciarsi in modalità di gioco studiate sia per cacciatori solitari sia per squadre, divise in base al tipo di mira che si vuole utilizzare.

Un tramonto tra i KenyonTecnicamente Red Dead Redemption impressiona per la vastità della linea dell’orizzonte e la minuziosità con la quale è stato ricostruito il selvaggio west, mai così simile a quanto imparato a riconoscere da film e fumetti. Certo, New York, o meglio Liberty City, ha un altro fascino, ma è innegabile di come la prateria con le sua fauna, i suoi scorci ed i suoi tramonti riesca a restituire una bellezza intensa e malinconica, capace di sorprendere con profondi crepacci che lasciano coerentemente il posto a deserti o picchi montuosi. I più esigenti faranno pesare la mancanza di una maggiore pulizia delle texture, la presenza di pop up, oltre che qualche leggero e sporadico calo di frame rate, ma di fronte all’enormità e all’ispirazione del lavoro dei ragazzi di San Diego sono difetti assolutamente perdonabili. Splendida la realizzazione degli animali, sempre ben modellati ed animati grazie a Euphoria, il motore fisico ereditato da GTA IV, che ci permetterà di beneficiare anche di una serie di interazioni tra i corpi molto realistiche, come cadaveri sbalzati giù da balconate, o cavalieri impigliati nelle staffe della propria sella. Il tutto è inoltre accompagnato da un’eccezionale colonna sonora, che prendendo a piene mani da quanto Morricone ci ha fatto sentire durante la sua carriera, sottolinea perfettamente la parabola di Marston e parallelamente quella del west. Ottimo anche il doppiaggio in inglese.La longevità è il fiore all’occhiello della produzione, con una modalità storia lunga ed appassionante, tanti segreti da scoprire ed un’ottima modalità multiplayer a completare un pacchetto che difficilmente vi stancherà presto.

– Vastissimo

– Un vero spaghetti western

– Finale strepitoso

– Tante attività diverse da fare

– Controlli a volte macchinosi

– Se non vi è piaciuto GTAIV difficilmente lo amerete

9.1

Red Dead Redemption è un titolo complesso, maturo, capace di migliorare sotto molti aspetti quanto Rockstar era riuscita a fare con GTA IV. Un titolo lungo, divertente e vario capace di far rivivere le atmosfere viste in centinaia di lungometraggi diversi, condite però della maestria dei ragazzi di San Diego di graffiare, attraverso personaggi forti ed iconici. Tecnicamente ispirato, forse Red Dead Redemption pecca in innovazione, dove quel “Grand Theft Auto nel west” pesa molto di più di quanto avremmo voluto. Rimane comunque un titolo da provare, giocare, ma soprattutto vivere, grazie alla minuziosità con la quale è stato ricostruito uno spaccato del selvaggio west.

Voto Recensione di Red Dead Redemption - Recensione


9.1