Recensione

Razer Nommo Chroma - Recensione Tech

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a cura di Matteo Bussani

Tra monitor dotati di piccoli speaker e casse dedicate passa la stessa differenza che divide l’immagine un video di sera registrato con un cellulare di qualche anno fa e quello di una reflex. Che poi ci siano reflex full-frame supertecnologiche e costose, e altre più abbordabili che producono risultati altrettanto lontani non è il punto del discorso. Quello che cerco di dire è che per avere una resa sonora al passo con i tempi dotarsi di casse da collegare al computer è una necessità, anche se spesso evitata perchè tanto i monitor gli speaker “li hanno lo stesso”.

Ultimamente le aziende di hardware da gaming se ne sono accorte, tanto che oltre all’infinita offerta di cuffie, si stanno iniziando a popolare i listini con la sezione casse. 
Razer, top player del settore grazie ai suoi prodotti di indubbia qualità, ha deciso anche lei di dotarsi di new entry per riempire questa piccola mancanza: Nommo e Nommo Chroma, Leviathan e Leviathan 5.1. 
La doppia coppia di casse dalla forma decisamente particolare nasce così per spingere al massimo tutto lo spettro sonoro senza dover ricorrere a casse di risonanza e a dimensioni dei coni gigaboliche. 
In particolare oggi ci dedicheremo ad analizzare le Nommo Chroma, dotate di supporto USB e illuminazione RGB programmabile, al contrario delle sue sorelline minori. Prima, però, un rapido sguardo alle specifiche tecniche.
Specifiche Tecniche:
2 driver full range da 3 pollici (1 per altoparlante)
Risposta in frequenza: 50-20 000 Hz
Audio USB (solo Nommo Chroma)
1 jack di ingresso aux da 3,5 mm
1 jack cuffie da 3,5 mm
Controllo bassi e volume
Compatibilità con Chroma (solo Nommo Chroma)
Estetica e design 9,0
Dal punto di vista estetico le Razer Nommo Chroma si esprimono nelle forme di due cilindri orizzontali di ca 15cm sollevati da un braccio sottile 1cm e profondo 5cm, leggermente inclinato in avanti. La base è circolare e sulla cassa destra (guardandole frontalmente) ci sono due manapole, anch’esse cilindriche, per regolare bassi, volume e accendere e spegnere il dispositivo. Sul retro della stessa troviamo anche gli altri input. Frontalmente sulle casse troviamo un driver da tre pollici, mentre sul retro una cavità utilizzata per far fluire l’aria e così alimentare la dimensione dell’onda sonora dei bassi. In pratica un modo particolare per evidenziare le frequenze più basse, senza aggiungere coni dedicati o rivolgersi a ingombranti subwoofer.
Esteticamente le Nommo Chroma, per quanto le casse richiedano un minimo di profondità, si sono rivelate molto strette ed esteticamente accattivanti, perfette su qualunque scrivania, anche grazie alla tinta total black, che si sa, sta bene su tutto.
Suono 8,5
Dall’estetica passiamo al vero motivo per cui uno dovrebbe prendere delle casse di questa qualità, ovvero il suono. Se i bassi sono aiutati da questa particolare apertura posteriore per l’aria, i medi e gli alti beneficiano della fibra di vetro intrecciata utilizzata per la costruzione del cono frontale. Ciò si tramuta all’atto pratico in un suono molto buono delle Nommo Chroma che però, data la natura direzionale della forma delle casse dipende molto dalla posizione nello spazio. Per esempio, i bassi stando un po’ al di sopra o al di sotto delle casse tendono ad affievolirsi, assieme agli alti, facendo risaltari i medi. Per fortuna il regolatore dedicato l’equalizzazione software, ma soprattutto la manopola dei bassi, permettono di intervenire e trovare sempre il giusto compromesso (capiamo così anche il motivo della presenza della manopola in una posizione così strategica). A livello di dettaglio sonoro, soprattutto tramite il cavo USB, esse offrono una precisione invidiabile del suono, a patto di non esagerare con il volume. Non andate oltre le impostazioni di sistema consigliate, raggiungendo questo limite infatti si percepisce il suono al limite della rottura e quindi della distorsione, con il volume massimo evidentemente calcolato su questa precisa base. La potenza totale delle Razer Nommo Chroma è più che sufficiente per ogni scrivania. Se volete organizzare festini casalinghi o setup al limite del gaming cinematografico, invece, dovete rivolgervi altrove.
Funzionalità e input
Per le Nommo Chroma, poi, input ridotto al minimo funzionale: per le cuffie e per i dispositivi esterni via aux oltre al già citato cavo USB. Della stessa filosofia anche il software, lontano da quanto visto in prodotti di aziende più concentrate sul reparto audio, che di veramente interessante ha solamente il pieno controllo della retroilluminazione delle casse, secondo i dettami della tecnologia chroma.
Prezzo: 169,99€

– Esteticamente inedite e accattivanti

– Suono pulito e forte…

– Bassi importanti senza subwoofer

– Distorsione nei range previsti praticamente nulla

– … anche se troppo variabile al cambio di posizione

– Se siete alla ricerca solo del suono, allo stesso prezzo potete trovare di meglio

8.0

Con un prezzo un po’ più alto della concorrenza, acquistando le Nommo Chroma si portano a casa un design inedito, una qualità costruttiva innegabile e un suono che sicuramente può dire la sua. Abbiamo qualche dubbio sull’eccesiva variabilità della pasta sonora a seconda del proprio posizionamento rispetto ai satelliti, ma con qualche accorgimento si possono trovare delle soluzioni.

Voto Recensione di Razer Nommo Chroma - Recensione Tech - Recensione


8