Recensione

Pool Party

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a cura di Melkor

Quello che ci si aspetta da un gioco di biliardo non è molto, un buon sistema di controllo ed un motore fisico che sia più reale possibile. Alcuni giochi riescono ad offrirci quanto detto, mentre altri purtroppo cadono nel dimenticatoio… Pool Party purtroppo fa parte della seconda specie ed è triste dover riscontrare che simili prodotti ancora sono sviluppati senza pensare a quello che sarà poi il prodotto finale che sarà messo in commercio. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a conoscere cosa ci aspetta.

Ops, mi si è stracciato il panno verde…Avviando il gioco per la prima volta è immediatamente chiaro quanto gli sviluppatori della SouthPeak Interactive non si siano dati da fare per ottenere buoni risultati ed infatti descrivere in modo esauriente Pool Party è molto semplice, anche troppo potremmo dire. Questo perché a una struttura estremamente lineare quale sono i fondamentali del gioco del biliardo davvero troppo poco è stato aggiunto per rendere l’esperienza non soltanto adatta alle caratteristiche del Wii, ma quantomeno apprezzabile a livello di concept e realizzazione generale. In poche parole non commetteremmo un errore se volessimo definire il tutto attraverso un elenco: otto stanze, undici tavoli, cinque set di palle, dieci stecche, sei personaggi, trentuno canzoni e tre differenti velocità dei tavoli. E il resto? Niente di niente. Anzi, quasi ci stavamo dimenticando dello zero più che meritato a livello di originalità. In pratica c’è veramente poco su cui fare una analisi e quello che potrete provare è purtroppo anche di scarsa fattura. Considerato che la parte della personalizzazione è pressoché nulla, un titolo del genere dovrebbe almeno basare la propria fortuna su una ricca e ben implementata modalità multiplayer, ma purtroppo Pool Party non ci regala neanche questa gioia. Il gioco infatti si limita a poche varianti rispetto al classico schema della sfida normale, con poche differenze mal realizzate e altre saranno ristrette al giocatore singolo. Ovviamente non vi è la minima traccia di online, giusto per migliorare la situazione.

L’inutilità del Wii RemoteCome tutti ben sanno la caratteristica fondamentale del Wii risiede nel suo sistema di controllo e parlando di un gioco di biliardo, sembra immediato un eventuale utilizzo del Wii Remote come semplice stecca da gioco, come anche il semplice Wii Play aveva suggerito in tempi non sospetti. Niente di più sbagliato. Proprio quando la situazione poteva avere una svolta in positivo tutto crolla. Se è vero che l’interfaccia gestisce una visuale in prima persona con un leggero effetto trasparenza per il vostro alter ego virtuale, abbinata al consueto puntatore a distanza, proprio nel momento del tiro tutto va a rotoli. Al contrario di quanto la logica suggerirebbe, il controller non è utilizzato per simulare il tiro né la potenza dello stesso, come invece avviene nel minigioco già citato, ma vi troverete solamente a dover premere determinati pulsanti nel momento giusto al fine di calibrare potenza e precisione. Per impostare la direzione potrete usare il tasto A muovendo il Wii Remote o utilizzare la levetta del Nunchuk, mentre quando si arriva al tiro basta premere al momento giusto il tasto B ed il gioco, purtroppo, sarà fatto. Da un punto di vista del divertimento è indubbio che il tutto sia oltremodo deprimente, nonché insostenibile già dopo pochissimi minuti. Il risultato è poi ancor più grave, soprattutto trattandosi di un titolo che in Europa sarà venduto a prezzo pieno, per grande gioia di tutti coloro che speravano almeno di trovarlo con maggiore accessibilità.

Un bel gioco dura pocoAndando ad analizzare l’intelligenza artificiale del gioco purtroppo denotiamo uno scarso livello di difficoltà e sicuramente vincere una partita dipende maggiormente dal fattore “fortuna” più che dalla propria abilità. Come se non bastasse, la realizzazione tecnica sorprende ma in negativo. La grafica è quanto di peggiore si sia visto su Wii negli ultimi mesi, con colori limitati, elementi poligonali obsoleti e texture che sembrano trasformarlo in uno di quei giochi in flash utilizzabili gratuitamente su internet. Anche il motore fisico non è dei migliori e determinare una giusta traiettoria è un’impresa tanto ardua quanto frustrante, con un’implementazione delle collisioni non all’altezza di quello che ci si dovrebbe aspettare. Inesistente a tratti il comparto sonoro, di cui a stento ricordiamo le musiche utilizzate. Dubitiamo che qualcuno possa avvicinarsi a un prodotto del genere, ma ne sconsigliamo comunque l’acquisto per i numerosi difetti presenti, decisamente insopportabili per una produzione del 2008 e lontanissima dagli standard attuali anche a livello di giocabilità. Giocate al vero biliardo, questo ne è davvero un lontano parente.

– Davvero un ottimo gioco…

– Numerose modalità

– …se fosse uscito dieci anni fa!

– Graficamente molto insoddisfacente

– Sistema di controllo impreciso

– Gameplay povero di idee

3.5

Siamo alle solite, ancora una volta il controller del Wii è preso come pretesto per la pubblicazione di un titolo scarsamente coinvolgente e povero di contenuti. Pool Party non aggiunge nulla di nuovo al mercato videoludico, ma anzi fa tornare alla mente console ormai fuori dai giochi da diversi anni, a causa di una realizzazione tecnica indecente, graficamente piena di bug, difficilmente sopportabile a livello di gameplay, davvero troppo noioso e superficiale per potersi definire un videogame del 2008.

Voto Recensione di Pool Party - Recensione


3.5