Recensione

Pokémon Versione Nera e Bianca

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a cura di Dr. Frank N Furter

Correva l’anno 1996 quando in Giappone furono commercializzati i primi due capitoli di quella che sarebbe divenuta negli anni una delle saghe videoludiche più importanti e famose di sempre. Dopo quindici anni di successi, quattro generazioni di Pokémon e un numero infinito di spin off è giunto il momento anche per noi europei di mettere le mani sui nuovi attesi capitoli. Pokémon Versione Bianca e Versione Nera espandono la già folta schiera di mostri da catturare fino a toccare la vertiginosa cifra di 649 creature; non solo, le novità introdotte non si fermano ai meri numeri. I ragazzi di Game Freak sembrano aver imparato dagli errori del passato, sfoltendo un albero troppo ramificato che stava perdendo il suo focus centrale: avventuratevi con noi nella nuova regione di Unima.

Benvenuti a UnimaUnima è la nuova regione che ospita la quinta generazione di Pokémon, composta da 156 creature inedite. La professoressa Aralia sarà la vostra guida introduttiva, mentre Komor e Belle gli amici d’infanzia con i quali condividerete il sogno di diventare grandi allenatori di Pokémon. Sullo sfondo di quella che si prospetta un’avventura tranquilla, un percorso da intraprendere con i propri amici per crescere insieme, si profila l’ombra del Team Plasma. A differenza dei precedenti antagonisti, i nuovi “cattivi” hanno uno scopo molto particolare: liberare tutti i Pokémon del mondo dal giogo dei loro allenatori, anche ricorrendo alla forza. Secondo Ghecis (massimo esponente degli otto saggi) i Pokémon sarebbero sfruttati dagli uomini perché costretti a lottare e vivere nelle pokéball e solo la libertà assoluta potrà renderli di nuovo felici. Come tutti ben sapranno, la saga non ha mai vantato una storia costellata da personaggi indimenticabili o sceneggiature accattivanti, tuttavia, questa volta, la narrazione ha un impatto maggiore sul gioco grazie anche a numerose cut scene, inquadrature particolari, e un deciso taglio col passato soprattutto per quanto concerne le fasi conclusive. Una gustosa novità che si lascia apprezzare in più frangenti e che, in parte, accoglie le numerose richieste di molti giocatori per una trama più consistente e coinvolgente.

Quando infuria la battagliaIl cuore del gioco risiede nel profondo gameplay, in quel sistema di combattimento tanto semplice quanto complesso una volta scoperta la sua vera natura. Ci sono diversi elementi che hanno influito sul battle system di questa generazione Pokémon, in primis l’utilizzo infinito delle MT (macchine tecnica). Per chi non le conoscesse, si tratta di oggetti in grado di insegnare una mossa ad un mostriciattolo a patto che sia compatibile con la sua tipologia. In passato si potevano usare solo una volta, e questo comportava grandi limitazioni, in quanto non era possibile sperimentare liberamente le varie mosse. Grazie al riutilizzo infinito delle MT gli allenatori hanno ora via libera per la sperimentazione di nuove mosse senza paura di perderle per sempre. Oltre alle MT esistono anche le MN (macchine nascoste), colpi particolari che hanno effetto anche al di fuori della battaglia, come ad esempio volare, attraversare le acque sul dorso di un Pokémon e così via. Con la precedente generazione la loro presenza era diventata ingombrante, poiché una volta insegnate, non potevano essere facilmente sostituite come una mossa qualunque. Tutto ciò costringeva gli allenatori ad avere in squadra un Pokémon in grado di impararne il più possibile, poiché indispensabili per affrontare diversi dungeon, andando a occupare inutilmente un posto nel team. Con la nuova generazione le MN sono diminuite e, cosa più importante, non saranno vincolanti per affrontare e completare l’avventura principale. Veniamo alle battaglie; con l’avvento di Rubino e Zaffiro furono introdotte le lotte in doppio, dopo circa dieci anni Bianco e Nero espandono questo concetto in due forme simili ma essenzialmente diverse: le battaglie in triplo ed a rotazione. Le prime prevedono lo scontro Tre Contro Tre, con il Pokémon al centro in grado di colpire tutti gli avversari, mentre le creature poste ai lati possono attaccare l’avversario al centro e quello di fronte senza poter raggiungere il nemico a loro più lontano. Nelle battaglie a rotazione si combatterà utilizzando sempre tre Pokémon disposti a triangolo su una piattaforma circolare girevole. Prima di selezionare una mossa potrete decidere se girare la ruota in modo da anteporre il personaggio più efficace in base al nemico che dovrete affrontare. La strategia dietro la rotazione sarà importante e studiare attentamente le mosse dell’avversario vi permetterà di ottenere sempre il risultato a voi più vantaggioso.Chi ama lottare con il proprio team per testarne la forza troverà pane per i suoi denti nel Metrò Lotta, il sostituto del Parco Lotta delle passate generazioni. La differenza sostanziale è che non dovrete aspettare di portare a termine la storia per usufruirne, anche se alcune linee della metropolitana (ognuna corrispondente ad una diversa modalità di gioco) non saranno disponibili sin dall’inizio. I premi e il sistema di punti sono rimasti pressoché invariati rispetto al passato. Grazie alle novità introdotte (ed a qualche correzione) il gameplay mantiene la sua identità ed acquista freschezza, variando l’offerta anche attraverso lo snellimento delle procedure di allevamento.

Trova le differenzeSin dai primi Rosso e Blu la serie ha abituato i fan con due versioni dello stesso gioco che si differenziano tra loro solitamente per aspetti marginali ed un esiguo numero di Pokémon esclusivi. Questa volta le differenze saranno più marcate, ad esempio l’ottavo capo palestra sarà diverso in base alla versione scelta, così come il leggendario sulla cover del gioco. Se avete Pokémon Bianco troverete Zekrom ma, a differenza dei precedenti capitoli, non potrete recuperare Reshiram nella stessa cartuccia di gioco. All’interno della versione nera le battaglie in triplo saranno meno frequenti, in compenso incontrerete molti scontri a rotazione rispetto alla versione bianca, inoltre nel post game troverete due luoghi esclusivi in base al gioco: la foresta bianca e la città nera. La prima offrirà Pokémon rari delle passate generazioni ai primi stadi evolutivi ed oggetti preziosi, mentre la seconda punterà tutto sulle battaglie contro allenatori esperti e un fornito negozio di articoli difficilmente reperibili altrove.

Non esistono più le mezze stagioniIn Pokémon Bianco e Nero è stato ampliato anche il concetto di tempo. Il ciclo giorno/notte rimane immutato, ad esso viene affiancato il ricambio stagionale, ad ogni mese trascorso nel mondo reale corrisponderà infatti una diversa stagione. Il cambio avrà un certo numeri di effetti, non solo estetici, ma anche logistici e di cattura di determinati Pokémon. Ad esempio le creature di tipo ghiaccio saranno più comuni durante l’inverno e nella stagione fredda i cumuli di neve fungeranno da ponti di collegamento per aree altrimenti inaccessibili. Fanno il loro ritorno anche gli eventi settimanali: a ogni giorno corrisponderà una diversa ricorrenza, ad esempio una battaglia o la disponibilità di vendita di un determinato oggetto. Esplorare la regione di Unima sarà dunque un’avventura ancor più variegata rispetto al passato, grazie anche ad altre piccole novità introdotte per l’occasione. In alcune zone l’erba sarà più scura, in quel caso la possibilità di incontrare due Pokémon selvatici in una sola volta sarà molto alta. Questo si traduce in un maggior numero di punti esperienza e mostriciattoli catturabili, senza contare che alcuni di essi saranno rintracciabili solo in questo modo. Ad esempio, mentre navigate o esplorate le caverne noterete dei piccoli fenomeni naturali come un’increspatura della superficie dell’acqua o un grosso polverone. Esaminandoli appariranno Pokémon selvatici altrimenti introvabili.

PokémondoGraficamente il titolo è in linea con quanto visto l’anno scorso con i remake di Oro/Argento. Quello che differenzia enormemente i nuovi capitoli rispetto al passato sono indubbiamente le tanto agognate animazioni in battaglia. Finalmente gli sprite 2D si muoveranno e reagiranno ai colpi subiti o ai cambiamenti di stato. Il dinamismo che ne scaturisce velocizza gli scontri tagliando i tempi morti e rendendo le animazioni delle mosse un piacere da guardare ogni volta. Come abbiamo accennato poco sopra, i ragazzi di Game Freak hanno voluto esprimere il cambiamento anche con l’introduzione di diverse cut scene brevi ma curate, oltre ad un utilizzo più spregiudicato della telecamera che cambia piano molto spesso, offrendo scorci inediti e visuali suggestive. Non solo gli occhi, ma anche le orecchie saranno ben contente del fatto che, eccezion fatta per i motivi storici della saga, la maggior parte della colonna sonora è stata completamente rinnovata con brani inediti, particolarmente intensi nelle battute finali, dove si fa uso di sonorità asciutte e cupe. Il sistema di controllo è in buona parte affidato al touch screen, soprattutto durante le battaglie, mentre la navigazione del menù e dei box sfrutta anche i tasti di Nintendo DS. Grande importanza è stata data al pulsante Y, grazie al quale sarà possibile aprire una finestra per la selezione rapida di ben venticinque oggetti diversi. La longevità è come sempre elevatissima: le cose da fare sono innumerevoli, il tempo stimato per completare la sola modalità storia (senza contare il post game) vi porterà via più di venti ore. La difficoltà dell’avventura principale si attesta su un livello medio/basso, per venire incontro anche ai giocatori più giovani. Come sempre il battling competitivo, lo sviluppo certosino dei Pokémon, le loro nature, abilità e mosse porteranno la sfida su ben altri piani di difficoltà.

C-Gear, Online e tanto altro ancoraMolte sono naturalmente le attività completamente slegate dalla storia principale, in grado di aggiungere ore di gameplay senza influenzare l’andamento degli eventi. Così facendo il giocatore sarà libero di affrontarle senza vincoli di sorta e ciò ha permesso agli sviluppatori di dividere idealmente il gioco in due parti, riuscendo a concentrarsi nella realizzazione di entrambe. Il comparto online del gioco offrirà, come sempre, la possibilità di scambiare Pokémon con gli amici, combattere, comunicare via chat, audio e video con l’Interpoké (solo con DSi e DSi XL), accedere alla GTS per scambiare con tutti gli allenatori del mondo e affrontare la speciale linea del Metrò Lotta in Wi-Fi.Parliamo ora del Pokémon Global Link, un sito internet connesso con le due versioni del gioco. Le sue funzioni principali sono il Dream World e il Global Battle Union. Il primo vi permetterà di far addormentare un Pokémon ed entrare nel mondo dei sogni. Qui avrete un appartamento tutto vostro da arredare, un pezzo di terra dove coltivare le bacche (nella regione di Unima non potrete farlo), partecipare a minigiochi e ottenere Pokémon delle passate generazioni con abilità speciali uniche del Dream World. Per quanto concerne la Global Battle Union essa raccoglie le sfide di allenatori da tutto il mondo. Grazie alla modalità punteggio verranno stilate le classifiche dei giocatori più bravi. Al momento il servizio Global Link non è attivo, lo sarà a partire dal 30 Marzo prossimo. La comunicazione tra giocatori è incentivata anche in locale grazie alle funzioni wireless e infrarossi. Attraverso il C-Gear potrete avviare immediatamente le modalità che desiderate con un semplice tocco del touch screen. Proprio come succede online avrete modo di scambiare, lottare e chattare con gli amici; inoltre, tramite la comunicazione wireless, sarà possibile accedere all’Intramondo, un’isola situata al centro di Unima. Grazie a questa funzione entrerete nell’Intramondo di un altro giocatore e potrete aiutarlo in missioni cooperative. Inoltre è importante perché i Pokémon provenienti dal Dream World potranno essere recuperati solo visitando il Bosco Intramondo. Nintendo ha pensato anche ai più piccoli introducendo il Pokémon Musical ed abolendo le gare Pokémon; per questo motivo la coltivazione delle bacche è stata completamente abbandonata. Durante il musical dovrete agghindare il vostro Pokémon con simpatici gadget, cercando di renderlo il più carino possibile, vestendolo coerentemente con la sua forma e la sua tipologia.

– L’esperienza Pokémon che stavate aspettando dai tempi di Oro e Argento

– MT infinite

– Animazioni in battaglia

– Telecamera dinamica

– Comparto online vastissimo

– Longevo

– Qualche lieve imperfezione grafica

9.1

Pokémon Bianco e Nero riescono laddove la terza e quarta generazione avevano fallito, ovvero non far rimpiangere il glorioso passato. Un’avventura che sa di nuovo, grazie anche alle 156 nuove creature che popolano la regione di Unima, alle animazioni in battaglia, alle MT infinite, al sensibile sfoltimento delle MN che non vi costringerà più a portare un fardello in squadra, e molto altro ancora. Senza contare l’ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Game Freak per quanto concerne l’aspetto tecnico, con l’utilizzo di nuove inquadrature dinamiche, abbandonando in molte circostanze l’abituale visuale a volo d’uccello. Con questi due nuovi capitoli si è avviato un processo di deburocratizzazione del sistema Pokémon, mettendo in risalto le nuove creature e le battaglie, ed offrendo una serie di novità (grandi e piccole) in grado di rendere l’esperienza di gioco meravigliosa per i fan ed attraente per tutti coloro che col passare del tempo avevano trovato lo sviluppo della serie stantio. Un acquisto obbligato per ogni possessore di Nintendo DS e per tutti gli appassionati dei JRPG.

Voto Recensione di Pokémon Versione Nera e Bianca - Recensione


9.1