Anteprima

Pokémon Sole e Luna

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a cura di Matteo Bussani

I mostriciattoli di GameFreak hanno fatto davvero tanta strada da quel lontano 1995 che fu l’anno del loro primo approdo nel mondo dei videogiochi. Abbreviazione di Pocket Monster, ovvero mostri tascabili, i Pokémon ovunque sono andati sono riusciti a fare breccia nel cuore del pubblico. Il successo della trasposizione su smartphone del brand, dal nome Pokémon GO, che ha segnato numeri da record a livello planetario, è solo uno dei tanti esempi possibili. Parlare di Pokémon però per i più appasionati, non è soltanto un riferimento a queste simpatiche e coloratissime bestioline, bensì un insieme di elementi videoludici che hanno formato quell’ecosistema, che da Pokèmon Rosso e Blu (per citare le versioni  occidentali) li ha fortemente caratterizzati. Stiamo parlando della vincente formula GDR estremamente complessa (si badi bene, non complicata) che è godibile da qualunque tipo di videogiocatore.
Il bambino può divertirsi con la storia e con l’avventura che lo porterà a conquistare le varie palestre, per l’occasione chiamate prove, mentre l’adulto può inebriarsi nell’inesauribile perfezionamento della propria squadra. Da più di vent’anni, infatti la serie canonica che ha appassionato così tante persone, non ha smesso di sfornare capitoli in grado di trovare uno spazio nelle collezioni di ciascuno. C’èanche da die che ad ogni passo avanti, di generazione in generazione si è assistito sempre a continue evoluzioni, ma mai a vere e proprie rivoluzioni. Questo perché il concept dei Pokémon ha rivestito fin da subito un archetipo di GDR che aveva tutte le carte in regola per definire un sottogenere proprio, che andava a giocare su un piacere senza tempo, un po’ come certe battute che non passano mai di moda. Dopo una sesta generazione 3DS che ha voluto imporre una strada per il futuro della serie, sia dal punto vista grafico, che da quello evoluzionistico (chissà cosa avrebbe detto Darwin delle megaevoluzioni), Pokémon Sole e Pokémon Luna sono pronti per fare quello che probabilmente sarà l’ultimo passo verso l’unificazione di NX: un passaggio totale alla libertà di movimento e alla visuale tridimensionale, nonchè un voler riprendere in mano tutto quanto di buono arrivava dalla precedenti generazioni e riproporlo coerentemente per fissare le basi per il prossimo futuro della serie.
Voglio andare dove mi va e non fermarmi qua
Dopo quanto detto è dunque evidente come il nuovo capitolo Pokèmon possa effettivamente segnare un nuovo inizio per la serie. Dal punto di vista della storia, pur non potendovi dire molto, possiamo darvi un’introduzione alle vicende di questo capitolo. Tutto ha come al solito inizio da un trasferimento, in questo caso da Kanto verso Alola; e come nella più classiche delle storie, saremo coinvolti subito in una marea di avvenimenti molto più grandi di noi che ci investiranno come un treno in corsa, la cui unica scelta saggia sarà quella di prenderlo. Da lì poi i passi per scegliere il nostro primo pokèmon, nel nostro caso Rowlet (ancora non sapevamo la forma che avrebbe preso con la sua prima evoluzione), e per poi partire per un viaggio tra isole da visitare e pokèmon da catturare, saranno davvero immediati.
Il nuovo spunto che Pokèmon Sole e Luna vogliono indagare, per esplorare nuovamente il rapporto tra uomo e pokèmon, è relativo al fatto che non sono solo gli allenatori a scegliere il pokèmon, ma che è anche il pokèmon a scegliere l’allenatore. Se per Rowlet, il nostro pokèmon iniziale, la scena della scelta ha avuto un esito predefinito, è probabile che nel proseguo della storia potrebbero esserci dei risvolti inattesi, considerati anche i dialoghi a doppia risposta che ritroveremo durante tutto l’arco dell’avventura. Apparentemente non sembrano esserci differenze nel corso degli eventi, ma decisioni diverse potrebbero andare a cambiare dei valori di alcune variabili che poi renderanno possibile trovare un pokèmon oppure sbloccare ulteriori sezioni. Considerato tutto, questa funzione potrebbe davvero approfondire ancora di più un gameplay che a stratificazione ha ben pochi rivali.
Da quello che abbiamo già potuto vedere nei vari trailer e video nonché nella nostra prova, si può dire che Alola sia un arcipelago formato da quattro isole, la cui ambientazione ricorda moltissimo quella Hawaiana: mare, tanta vegetazione e un clima tra le persone estremamente gioviale. Ogni isola ha il suo pokèmon protettore, che fin dai primi attimi conosceremo, quello dell’isola di partenza si chiama Tapu Koko ed è di tipo elettro-fata. Questo cocktail, abbinato a una storia che a pelle sembra un po’ più curata rispetto alle precedenti, ci è sembrato davvero vincente ed è bastato molto poco per immergerci in questa nuova avventura. 
Questo viaggio mi porterà da tutti i pokèmon
A concludere il solito rito di iniziazione il professor Kukui, erede dell’intramontabile Prof.oak, ci darà la possibilità di recuperare un pokèmon e con esso il pokèdex così da fiondarci subito alla ricerca di nuovi mostriciattoli. Rotom inserito nel pokèdex, non solo renderà il tutto più simpatico, ma aggiungerà dei meccanismi inediti nell’esplorazione delle varie aree. Su tutte quella a obiettivi, con le mappe ora giusto abbozzate nello schermo inferiore e dei simboli che indicheranno gli obiettivi principali. Non abbiamo avuto modo di vedere se questo comprenderà anche delle eventuali missioni secondarie, come nel più classico dei GDR, ma siamo decisamente curiosi di scoprirlo. Tra le altre innovazioni abbiamo visto come l’interfaccia dei menù si sia ulteriormente modernizzata e semplificata e stilisticamente riprende le forme hawaiane. Ciò è ancora più vero durante i combattimenti, infatti avere un menù più chiaro ha permesso di aggiungere tante nuove informazioni a quelle prima disponibili, che possono aiutare tutti i giocatori nel comprendere immediatamente parte delle meccaniche classiche dei giochi pokèmon. Ovviamente i veterani non troveranno niente di nuovo, ma tutti gli altri di sicuro apprezzeranno poter tenere tutto sotto controllo in questa maniera. Un’altra grande evoluzione che ci sarà in questo capitolo, è che a seconda della scelta fra Sole e Luna, affronteremo la campagna completamente di notte o di giorno. Mentre io con la versione Luna ero completamente immerso nel buio della notte, i colleghi di fianco a me con la versione Sole affrontavano la loro avventura totalmente alla luce del sole. Magari in alcune sezioni future la cosa potrebbe invertirsi, ma per il momento non avanziamo ulteriori ipotesi.
Girovagando per il mondo la mia sfera lancerò
Per esempio a fronte dell’infinità di pokèmon presenti oramai all’interno del pokèdex, era impossibile pensare che ognuno li conoscesse tutti perfettamente, così da sapere forze e debolezze dei tipi o delle mosse. Si è dunque deciso, una volta registrato un mostro nel nostro indice, di poterne immediatamente riconoscere il tipo, e così quando ci ricapiterà di riaffrontarlo, ci verrà segnalato quale mossa avrà il moltiplicatore danno dovuto alla sua super efficacia. Assieme a questa introduzione potremo, sempre durante il combattimento, consultare l’elenco delle mosse per conoscerne danno e percentuale di successo e una griglia che ci ricorda quanto le statistiche di un pokèmon sono state afflitte dai modificatori, con mosse tipo ruggito o agilità, per capirsi. Dal punto di vista pratico non si ha l’idea di una semplificazione delle meccaniche, che rimangono in larga parte uguali, ma semplicemente di un maggiore instradamento verso ciò che va a costituire il gioco. La difficoltà, per quanto sia relativa solo alla prima ora e mezza di gioco, non è stata così bassa quanto ci si aspettava tanto che molti giornalisti hanno cercato invano di correre verso la fine della demo senza allenare i propri pokemon e sono stati più volte fermati da alcuni semplici allenatori.
E tutti i pokèmon così catturerò
Parlando un attimo della progressione della storia, ricordiamo che in questa versione non ci saranno le palestre, perlomeno queste non saranno chiamate così. Nel lungo (speriamo) percorso che ci porterà a diventare campioni del giro delle isole di Alola, dovremo affrontare una serie di 7 prove. Alle varie prove si alterneranno in qualche maniera i vari incontri con gli spiriti delle quattro isole, purtroppo però a parte le doverose speculazioni del caso non sappiamo dirvi di più.
Tutte le funzionalità multiplayer del titolo saranno raccolte per l’occasione nel festival plaza. Battaglie, scambi, negozi dove spendere la valuta ottenuta tramite missioni particolari, e anche una particolare serie di attività da affrontare in cooperativa, tutto sarà racchiuso lì dentro. Nella prova era possibile accedervi, ma con il tempo a disposizione siamo riusciti solo una rapida occhiata per cui molto più di questo non siamo in grado di dirvi. Quello che invece siamo in grado di dirvi è che ci saranno dei particolari tipi di allenamento che permetteranno ai pokèmon di scalare velocemente i livelli più bassi e anche se ancora non ben chiaro, di modificare addirittura gli IV dei nostri amici grazie all’allenamento PRO.
Si sa poi che ci saranno novità come forme alternative dei pokèmon oltre a quelle Alola(quella perfetta di Zygarde per esempio) e le Mosse Z associate all’abbinamento di cerchio Z e cristallo di tipo. Il cerchio Z, pur avendolo ottenuto dopo non troppo non tempo, non abbiamo avuto l’occasione di metterlo alla prova e quindi rimandiamo alla recensione ogni tipo di considerazione.Facendo invece un passo indietro e parlando delle forme Alola, c’è da dire che, per un giocatore di vecchia data come il sottoscritto, hanno dato una nostalgica svecchiata alla fauna del gioco. Trovare un rattata grigiastro o un meowth lillà, ci fa ricordare i bei tempi passati con i precedenti capitoli, ma al contempo instaura in noi un’ansia nel riscoprirli tutti e catturarli.
Tecnicamente il gioco è quanto di meglio ci si possa aspettare da un 3DS, e non si può negare quanto tutto questo sia una gioia per gli occhi. Le musichette, anch’esse completamente immerse nell’atmosfera di Alola sono divertentissime e si adattano perfettamente al cornice di Pokèmon Sole e Luna.

– Una summa di tutto quello che abbiamo visto in precedenza

– Alola è perfetta per incarnare lo spirito dei Pokèmon

– Più guidato ma non più semplice

I mostri di GameFreak stanno arrivando più carichi che mai, con tante nuove aggiunte ed evoluzioni alla struttura di questa storica serie. Un possibile passaggio alla console NX sembra sempre più vicino, con la rinnovata libertà di movimento e l’introduzione di meccaniche sempre più ad ampio respiro. Alola poi ha quel feeling giusto, molto gioviale e piacevole che si adatta perfettamente alle atmosfere di questa avventura. I menù ancora più chiari, sono stati infarciti di un sacco di informazioni utili a inserire il giocatore meno esperto e magari al suo primo capitolo nel mondo dei pokèmon, senza però arrivare a semplificare ulteriormente una formula che già di suo comunque non ha mai mostrato particolari difficoltà.

Rimaniamo dunque in attesa dell’uscita di Pokèmon Sole e Luna, fissata il 18 novembre, per capire se le attese create da questa prova estremamente positiva verranno mantenute.