Anteprima

Need for Speed: The Run

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a cura di andymonza

Abbiamo già parlato recentemente di Need for Speed: The Run, new entry nell’ormai quasi ventennale saga del “bisogno di velocità”: tra alti e bassi, il brand è sempre riuscito a mantenersi a galla egregiamente, tra un’interessante deriva simulativa e il recente intervento di Criterion. Il 2011 è tuttavia l’anno del ritorno di Black Box alle redini del progetto e le caratteristiche della nuova produzione sembrano confermare un déjà vu delle atmosfere preferite dagli sviluppatori canadesi: una storia che sembra presa in prestito da un popcorn movie, una gran quantità di dream car e due belle sventole, che non guastano mai.Sebbene le precedenti prove non ci abbiano permesso di inquadrare adeguatamente i confini della produzione, il recente showcase invernale di Electronic Arts tenutosi a Londra si è rivelato l’occasione perfetta per una prova molto più approfondita: ecco le nostre impressioni.

Wrong TurnUno sfasciacarrozze non è di sicuro un buon inizio per un futuro pilota, soprattutto se le sue mani sono strette al volante di un’auto da molti giri di nastro adesivo e la sua Porsche sta per essere ridotta in frantumi da due gigantesche ganasce. Da qualche parte, la vita di Jack deve aver preso una direzione davvero sbagliata se ora la mafia lo vuole schiacciato dentro una pressa da diverse tonnellate. Come sempre si tratta di soldi, per la precisione 250.000 bigliettoni che devono essere restituiti in fretta e che il nostro protagonista, purtroppo, non ha.Un destino che sembra già segnato, ma la cut scene dal gusto cinematografico ben presto chiama il giocatore ad agire: tramite combinazioni di tasti che per qualche istante ci riportano ai fasti di Heavy Rain riusciamo a liberare prima le mani, poi il resto del corpo di Jack. Data l’intenzione dei ragazzi di Black Box di dotare il loro nuovo titolo di un’ossatura narrativa, per quanto blanda e non certo originalissima, l’implementazione dei quick time event è giunta come una naturale conseguenza: invece di lasciare il giocatore a subire passivamente gli intermezzi narrativi, gli sviluppatori hanno invece deciso di renderli un po’ più vivaci.Questo non deve tuttavia far credere di trovarsi di fronte ad una specie di filmato interattivo: Need for Speed: The Run rimane a tutti gli effetti un adrenalinico gioco di corse, laddove i QTE si presenteranno solo di rado a sottolineare gli intermezzi cinematografici più spettacolari.Una volta liberato Jack, ci caliamo subito nell’atmosfera corsaiola: i sicari si accorgono della rocambolesca fuga del ragazzo e si gettano subito all’inseguimento, sparando all’impazzata da diverse jeep lanciate a tutta velocità.L’occasione è ottima per familiarizzare con quella che più avanti si rivelerà la principale attività offerta dal titolo: brevi livelli da completare correndo a tutto gas, evitando qualunque ostacolo, naturale o meno, cercando di arrivare il prima possibile al traguardo.

Locked and loadedTralasciando ulteriori dettagli sull’impianto narrativo, ci limitiamo a confermare che l’unica speranza di Jack si rivelerà una corsa coast to coast, da San Francisco a New York che, data l’eccezionale quantità di denaro in palio, sta attirando moltissimi corridori fuorilegge. Senza farselo ripetere due volte, il nostro protagonista si lancerà in pista, pronto a rischiare la vita per saldare il pericoloso debito. Naturalmente, voci sulla corsa hanno raggiunto anche le forze dell’ordine, per nulla inclini a farsi prendere in giro da qualche centinaio di pirati della strada.In sostanza, sembrano esserci tutti gli ingredienti per dare il via ad un’indimenticabile traversata attraverso gli USA.La gara si presenta naturalmente divisa in piccole tappe, spesso completabili in una manciata di minuti: per ognuna un obbiettivo ben preciso verrà assegnato al giocatore, come guadagnare 10 posizioni in un dato numero di miglia, oppure superare un certo numero di corridori prima dello scadere del tempo.Tutti i livelli sono stati studiati “ad arte” per restituire costantemente una sensazione di grande tensione al giocatore, che si troverà costretto ad affrontare le strade americane davvero a tutto gas per arrivare vincitore alla fine di ogni tappa. Dato che non c’è speranza per i secondi classificati, al fine di non rendere la struttura di gioco troppo punitiva i ragazzi di Black Box hanno previsto 5 flashback per ogni tappa: questi ultimi non permettono di “riavvolgere” il tempo come ad esempio nei titoli marchiati Codemasters, bensì riporteranno il giocatore all’ultimo checkpoint attraversato. Questi ultimi si presentano in buon numero, almeno 4 o 5 per ogni tappa.Cionostante, Need For Speed The Run non è un titolo da prendere troppo sottogamba: complice anche un modello di guida sì arcade, ma nondimeno bisognoso di un po’ di pratica data l’enfasi sul “peso” dei veicoli, alcune tappe riveleranno insidie non da poco.Peraltro, data la natura estremamente “controllata” e scriptata dell’ambiente di gioco nelle singole tappe, accedere più volte al medesimo checkpoint permetterà di memorizzare anche i flussi del traffico, una debolezza non sempre piacevole a vedersi. Anche l’Intelligenza Artificiale nemica è stata evidentemente creata con l’intenzione di adattarsi alla generica linearità che permea l’esperienza: qualora vi rivelaste ottimi piloti, distanziando molto gli avversari, in prossimità del traguardo vi troverete irrimediabilmente raggiunti e costretti nuovamente a lottare per mantenere la testa. Se invece la vostra guida non fosse delle migliori, spesso il gruppo di avversari rallenterà, dandovi così un’ulteriore chance. Comportamento affine per la polizia, che cercherà di ostacolarvi ma mai senza eccessivo accanimento, limitandosi a qualche posto di blocco e agli ovvi tentativi di speronamento. Un’esperienza sostanzialmente “medicata” e poco dinamica, necessaria per garantire un alto livello di spettacolarità, anche se a scapito della rigiocabilità. Il gioco nondimeno regge, a patto di essere in cerca di un intrattenimento leggero ed immediato.A variare un po’ l’esperienza di guida ci pensa la possibilità di cambiare mezzo “in corsa”: sarà infatti sufficienti accostare ad uno dei molti benzinai visibili lungo il tracciato per scendere dal bolide e sceglierne uno nuovo tra quelli disponibili.Il garage iniziale è piuttosto limitato (diverse Porsche, Audi S4 e R8, BMW M3, Nissan 370z, Ford Shelby GT500 e Chevrolet Camaro SS), ma l’accumulo di punti esperienza completando correttamente le tappe permetterà di sbloccare nuove gioie su ruote, e magari anche di rifargli il look con una serie di kit estetici preimpostati.

American DreamQuesta volta, protagoniste di Need For Speed non sono solo le scintillanti dream car: i paesaggi degli Stati Uniti sono stati riprodotti con ottimo livello di dettaglio grazie all’implementazione del Frostbite 2, motore proprietario di DICE utilizzato per programmare l’imminente Battlefield 3. Le circa due ore di gioco affrontate ci hanno permesso di attraversare San Francisco, il successivo e desertico tragitto sino a Las Vegas e lo Yosemite National Park, giungendo infine alla Grand Mesa Forest (Interstate 70, per i fanatici di Google Maps). La scelta del suolo americano per ambientare la folle corsa si è rivelata ottima a causa degli eccezionali e vastissima panorami naturali che il paese è in grado di offrire, senza contare la varietà: dal deserto, alle metropoli, alle vette innevate, in pochi minuti il contesto di gara cambia radicalmente, con grande giovamento per l’esperienza nel complesso.Per quanto meravigliosa, la natura si rivelerà talvolta anche un ostacolo all’incedere, come nel caso delle tempeste di sabbia e tormente di neve che abbiamo subito durante l’hands on, ben rese grazie alla bontà del motore grafico.Per quanto la versione oggetto della prova non fosse definitiva, il frame rate si è presentato già molto migliorato rispetto all’hands on di qualche settimana fa a Parigi, facendo ben sperare per la release finale.Il livello di dettaglio medio è di tutto rispetto, a patto di non soffermarsi eccessivamente su certi particolari: del resto, The Run è un’esperienza da vivere con l’acceleratore costantemente a tavoletta.Poco prima della chiusura, abbiamo avuto modo di completare un ulteriore quick time event durante una cut scene che vedeva Jack inseguito a piedi dalla polizia, molto più spettacolare del precedente. Quasi due ore erano passate da quello iniziale, confermando che i QTE sono semplicemente di contorno al gameplay.

– Immediato e divertente

– Grande varietà paesaggistica

Need For Speed The Run si presenta come un’opera d’intrattenimento immediata e senza troppe preteste. Sull’altare della spettacolarità in stile action movie hollywoodiano gli sviluppatori hanno sacrificato parte della complessità di gioco e della dinamicità delle gare, facendo del gameplay un’esperienza più guidata e lineare rispetto alla media dei giochi di corse. Il risultato è un titolo adatto a chi è in cerca di un’iniezione di adrenalina ad alta velocità, senza curarsi troppo del relismo o della complessità dell’impianto di gioco, e in questi termini la formula funziona.

Resta da verificare quanta varietà la formula finale avrà da offrire, anche considerando l’immancabile implementazione dell’Autolog e i relativi risvolti sul comparto online, le cui caratteristiche non sono ancora state svelate.

Rimanete con noi per la recensione, a presto su queste pagine.