Anteprima

Il Potere della Forza Q&A

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a cura di andymonza

Poche ore fa abbiamo avuto occasione di fare qualche domanda al team di sviluppo di Star Wars: Il Potere della Forza. A riceverci c’era Brett Rector, ex caporedattore di Star Wars Insider, ed oraassistant producer del Potere della Forza, nonchè co-autore di “The Art and Making of Star Wars: The Force Unleashed”. Con “Il Potere della Forza” Rector si è trovato davanti alla sua prima esperienza con la produzione di un videogioco.

Andrea Porta: Cominciamo con una domanda dedicata a tutti i fan della Saga: fino a che punto George Lucas è stato coinvolto nella stesura della sceneggiatura de Il Potere della Forza?Brett Rector: George ci ha davvero aiutato moltissimo. Oltre naturalmente ad indicarci tutta una serie di limiti invalicabili, ci ha soprattutto illuminato il cammino riguardante la creazione di una serie di personaggi completamente nuovi, che fossero in grado di amalgamarsi efficacemente nel periodo a cavallo tra le due trilogie, senza stonare e senza andare ad intaccare l’epopea originale. Terminata e corretta la sceneggiatura, il suo coinvolgimento nella produzione è naturalmente andato scemando: ricordo tuttavia con grande piacere quando gli mostravamo di tanto in tanto a che punto eravamo. Osservava le preview sorridendo, ed alla fine diceva: “Andate avanti così ragazzi, questo gioco è fantastico, avete colto nel segno”. La sua soddisfazione significava che stavamo davvero andando nella direzione giusta.

Andrea Porta: Come tutti sappiamo il design è un elemento fondamentale di Star Wars: come vi siete rapportati con i film? Avete riprodotto, oppure avete cercato di spingervi un po’ oltre, osando qualcosa di nuovo?Brett Rector: Ovviamente avevamo delle regole precise da seguire. Fortunatamente il materiale raccolto in quarant’anni di produzione cinematografica è davvero tantissimo, e potervi attingere è stata una fortuna incalcolabile. L’occasione più grossa che abbiamo avuto per metterci qualcosa di nostro è stato chiaramente Felucia, pianeta che è possibile visitare in maniera estensiva esclusivamente ne Il Potere della Forza. Qualcosa si era già visto nell’Episodio III, ma si trattava solo di qualche scena: abbiamo preso quei bozzetti e da lì siamo partiti, interfacciandoci di continuo con i disegnatori di LucasFilm per avere consigli e feedback continui. Poter aggiungere qualcosa di nostro a Star Wars è stata una fortuna, che speriamo di aver onorato appieno.

Andrea Porta: Parliamo ora del gioco da un punto di vista puramente tecnico. Abbiamo visto il Digital Molecular Matter di Pixelux (vedi anterpima) all’opera, è davvero fantastico. Come avete iniziato la partnership con Pixelux?Brett Rector: Questo è davvero un aneddoto interessante. Uno dei programmatori del team di sviluppo si era preso qualche giorno di vacanza, ed una sera in un locale ha conosciuto per puro caso un programmatore di Pixelux. Hanno parlato per tutta la sera del più e del meno, finchè sono arrivati ai rispettivi lavori: e lì è scattata la magia. Hanno fissato un appuntamento, e si sono subito resi conto che da una collaborazione poteva nascere qualcosa di unico. Se quell’incontro casuale non fosse mai avventuto, di certo avremmo trovato qualche ottimo sistema di gestione della fisica, ma mai tanto eccezionale quanto il DMM.

Andrea Porta: Un altro degli elementi caratterizzanti della saga di Star Wars è indubbiamente la musica. Cosa puoi dirci delle musiche de Il Potere della Forza? Si tratta di remasters dei lavori di John Williams, o possiamo aspettarci qualcosa di nuovo? Brett Rector: Una parte delle musiche che ascolterete ne Il Potere della Forza provengono naturalmente dai lavori originali di John per i film. Tuttavia abbiamo avuto la fortuna di avere nello staff un compositore, che è stato abilissimo nel creare del materiale completamente nuovo, pur mantenendo uno sitle starwarsiano: siamo sicuri che i fan apprezzeranno. La durata complessiva del nuovo materiale dovrebbe collocarsi tra i 45 ed i 60 minuti.

Andrea Porta: Una domanda più generica. Il Potere della Forza è il primo gioco che estende la narrazione relativa a Star Wars in maniera così legata alle due trilogie cinematografiche. Ritieni e che George, e la LucasArts, siano interessati a continuare su questo sentiero, quindi a continuare la saga su binari diversi da quelli del cinema?Brett Rector: Naturalmente le mie sono solo sensazioni, tuttavia l’entusiasmo dimostrato da George nei confronti del nostro lavoro, e l’attuale multi produzione dedicata a Star Wars che comprende oltre a videogiochi anche serie animate ed una serie televisiva, mi fa pensare che l’intento sia quello: chiusa l’avventura al cinema, continuare a raccontare storie nell’universo starwarsiano, utilizzando tutti i media possibili.

Andrea Porta: Una domanda un po’ più personale. Come ci si sente a lavorare con un background così delicato come quello di Star Wars? Si sente una forte responsabilità? Lo definiresti stimolante, o limitativo?Brett Rector: La responsabilità si è sentita eccome. Abbiamo passato ore ed ore in riunione a parlare di dettagli infinitesimali. Eppure, allo stesso tempo, è fantastico, è stimolante: la sfida sta proprio nel riuscire ad esprimersi rimanendo entro i confini stabiliti. E’ dura, ma farcela è una soddisfazione unica. Tra l’altro, in un certo senso, durante tutta la lavorazione io mi sono sentito a casa; come ex caporedattore di Star Wars Insider, diciamo che lavoravo con materia mia.

Andrea Porta: Da caporedattore di Star Wars Insider a vice producer de Il Potere della Froza. Possiamo dire che hai realizzato il tuo sogno più grande?Brett Rector: Assolutamente sì. E’ stata un’esperienza dura, ma indimenticabile, e non farei cambio con niente al mondo.

Andrea Porta: Pensi di continuare a lavorare nell’industria dei videogiochi? Possiamo aspettarci di vederti presto al lavoro su qualche nuovo prodotto?Brett Rector: Assolutamente sì, potete scommetterci.