Anteprima

Gundam Breaker

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a cura di Sora

Il marchio di Gundam vanta ormai 33 anni di successi, che cominciarono dalla sua prima apparizione nel 1979 quando andò in onda sulle reti televisive giapponesi la serie Mobile Suit. Caratterizzato dall’inconfondibile genere “mecha”, che nella lingua giapponese si riferisce al fantascientifico/robotico, le macchine da guerra volte alla difesa del mondo sono giunte ovunque, in televisione, al cinema e anche nelle console. Sono stati svariati infatti, i titoli che fino ad oggi sono usciti l’uno dopo l’altro: proprio nella giornata di ieri, un ultimo colpo dei robottoni è stato messo a segno da Namco Bandai, quando Hirofumi Inagaki ha annunciato un nuovo titolo per PS3 e PSVita. Attualmente, ma a quanto pare non si sa se sia il nome definitivo, il progetto è stato denominato Gundam Breaker, viste alcune caratteristiche che hanno fatto brillare gli occhi di moltissimi fans.

Dei robot… di plastica!Il motivo principale della scelta di questo nome per il gioco in questione è legato a doppio filo a un’innovazione lampante: come mostrato in alcune immagini, in cui il braccio di un MS veniva spazzato via da un colpo, i danni subiti o inflitti saranno resi in maniera molto più realistica di come abbiamo avuto modo di vedere fino ad ora. Avremmo anche gradito il sostantivo “hakai” (破壊), che in giapponese sta per “distruzione”, ma si sa, il pallino dell’inglese tormenta da sempre il popolo nipponico. Ciò che differenzia tuttavia il nuovo titolo Gundam, è la realizzazione dei “Gunpla”, le controparti dei robot in plastica e decal, che se le daranno di santa ragione al posto dei MS provenienti dalle serie animate e dalle side-stories. Questo senza dubbio, oltre a migliorare di molto il dettaglio dei poligoni, rendendo la grafica di gioco molto meno squadrata, garantirà un’esperienza totalmente diversa da quelle che abbiamo vissuto precedentemente. Infatti, non soltanto i modelli che andremo ad usare saranno simili a quelli in plastica, ma anche le proporzioni delle grandezze saranno rispettate e riproposte a dovere. Potremo così assistere a memorabili scontri tra un High Grade in scala 1/144 e un Perfect Grade in scala 1/60, o ancora, tra un Master Grade in scala 1/100 e il Real Gundam in scala 1/1. Il tutto ovviamente mantenendo il realismo dovuto, un MS di piccole dimensioni subirà danni molto più ingenti di uno enorme, e così via. A stupirci ancora di più, è stata la possibilità di vedere le battaglie all’interno di diorami già esistenti, come ad esempio la fabbrica di Shizuoka o il Gundam Front Tokyo. Non mancherà di certo la possibilità di utilizzare la nostra inventiva per creare nuovi diorami, dando vita ad epici scontri sempre nuovi e soprattutto diversi da quelli visti e rivisti.

Come affermato dagli sviluppatori, sarà comunque presente una story mode che riprenderà l’opera originale, per cui anche i tradizionalisti verranno accontentati. Niente paura. Per quanto riguarda il gameplay, da quel poco che si è visto ieri, stiamo parlando di una sorta di TPS, con una telecamera non fissa. Ulteriori dettagli sul sistema di combattimento verranno svelati in seguito, e noi restiamo pronti a riportare ogni informazione che trapelerà. Non si è parlato nemmeno di una data d’uscita, ma siamo fiduciosi che Namco Bandai ci possa riservare qualche sorpresina anche prima della fine dell’inverno. Così, come ogni anno dopotutto, il Tokyo Game Show porta sempre una ventata di novità dall’oriente, speriamo solamente che anche Gundam Breaker non faccia parte di quella categoria di videogiochi che partono con entusiasmo e, dopo l’uscita, lasciano dell’amaro in bocca. È presto per parlare, visto che non si è parlato nemmeno di un prezzo di partenza, speriamo solamente sia veramente valido come è apparso la prima volta. Di certo, la possibilità di giocare on-line e magari combattere con altre persone su scenari da noi stessi ideati, sarebbe allettante. Attendiamo novità, in attesa di poter esprimere un giudizio vero è proprio.

– Gundam è un brand di sicuro fascino e richiamo

– Possibilità di fare letteralmente a pezzi i mech

– Gli amanti dei Gunpla lo adoreranno

I titoli che finora sono stati ispirati all’omonima serie, non sono mai stati eccessi, anzi, spesso rasentavano la sufficienza. I modelli poligonali migliorati grazie all’uso dei Gunpla, ci fanno sicuramente pensare positivo, ma per adesso abbiamo avuto modo di vedere veramente poco. Buona l’idea di mantenere delle proporzioni su scala, divertente poter creare scenari personalizzati, senza dubbio. Tuttavia, del gameplay se n’è parlato poco e niente, quindi poter esprimere un parere personale a questo punto del percorso è ancora impossibile. Ci è piaciuto il maggior realismo di cui è dotato il titolo, ci sono piaciute diverse cose interessanti, ma attendiamo ancora un po’ per esporci.