Recensione

Crimson Sea (Usa)

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a cura di Akira Fudo

Direttamente da Koei arriva una nuova avventura per la console Microsoft che sicuramente molti stavano attendendo dopo aver visto nei mesi passati i video e le immagini rilasciate della softco che hanno suscitato molto interesse verso il gioco in questione.Questo è il secondo lavoro di Koei per Xbox dopo la conversione di Dynasty Warriors 3, la quale non ha comunque stupito più di tanto (praticamente è identica alla versione ps2); ed adesso finalmente possiamo gustarci la versione USA di Crimson Sea!

Il sistema solare di…Theophilus, con i sui cinque pianeti, è il luogo che fa da sfondo alle vicende del gioco, che vede una strana razza aliena, i muton, comparire dal nulla e cominciare a fare strage degli abitanti di tutti i pianeti. Nell’avventura guiderete Sho, mercenario che bramoso di fame accetterà l’incarico di una bella sconosciuta che ben presto si rivelerà essere una dei dirigenti della IAG, gruppo per la difesa degli abitanti del sistema solare di Theophilus. Dopo il vostro inaspettato reclutamento prenderete il comando della g-squad, uno dei peggiori gruppi della IAG, e sin dalle prime avventure potrete contare sull’aiuto di alcuni membri del team e soprattutto della bella Shami. Lei, infatti, si rivelerà l’elemento più importante della g-squad perché grazie ai sui poteri sarà in grado di localizzare i muton percependo le loro wave form (onde sonore).La trama mostra uno sviluppo che ricalca alla perfezione gli stereotipi delle ultime produzioni nipponiche e presto il vostro personaggio comincerà a soffrire di crisi esistenziali che metteranno a dura prova la sua determinazione a rimanere nella g-squad, e questo soprattutto per via dell’evolversi dei suoi rapporti con Shami, i quali costituiranno un nodo centrale dello sviluppo della storia. Di certo non ci troviamo di fronte a nulla di innovativo, ma la trama nel complesso risulta gradevole e l’unico appunto che mi sento di fare deriva da una sua lentezza narrativa nella fase iniziale del gioco, poi la presenza di diversi filmati in computer grafica, di ottima qualità, risulta molto ben accetta, contribuendo al coinvolgimento nella storia.

GiocabilitàQuesto aspetto presenta molte sorprese poiché i programmatori hanno elaborato un gameplay che a prima vista potrebbe risultare semplice, ma che in realtà nelle fasi finali del gioco mostra tutte le sue funzionalità. Il tasto A è utilizzato per i salti, X per utilizzare l’arma da fuoco selezionata, Y per le spade laser, B per gli spostamenti veloci e per la rotazione di 180gradi, L per effettuare lo strafe, R per agganciare un bersaglio ed infine il tasto bianco per utilizzare la neo-psionics selezionata. Già da una prima analisi della configurazione base dei comandi si può intuire come la presenza di due tipi di arma e dello spostamento veloce siano indicativi di una molteplice serie di attacchi ed azioni effettuabili; grazie al comodo puntamento automatico potrete o sparare da lontano, colpendo i nemici singolarmente agganciati, oppure avanzare e con un solo colpo della vostra lama laser fare fuori una decina di muton! Non comodissimo risulta il sistema di controllo per quanto riguarda gli spostamenti del personaggio perché l’impostazione prevede l’utilizzo di L per gli spostamenti laterali e quindi la leva analogica di sinistra è utilizza per avanzare e girasi, come per Enclave, e vista l’impostazione del gioco sarebbe stata preferita una soluzione tipo quella di DW3 o DMC. Purtroppo la possibilità di concentrasi su un solo nemico, offerta dal tasto R, viene del tutto penalizzata dalla sempre pessima telecamera che cambiando di continuo inquadratura impedisce di concentrare gli attacchi su uno stesso bersaglio, ovviamente questo difetto si fa sentire anche nei combattimenti contro i boss (che a volte richiedono molto tempo). Importante è la possibilità di utilizzare attacchi speciali, le neo-psionics, che risultano utili nei momenti più “critici” e che potranno essere potenziate nel corso del gioco diventando sempre più spettacolari da vedere!Poi premendo il tasto back potrete gestire l’inventario e qui risiedono altre importanti caratteristiche; prima fra tutte la possibilità di potenziare le armi e di decidere che tipo di parametri migliorare, come per esempio la potenza di fuoco, e poi la possibilità di potere modificare la disposizione dei vostri compagni sul campo di battaglia, donando al tutto anche una buona dose di strategia visto che così potrete decidere per esempio di fare avanzare sempre loro per rimanere indietro a dare man forte con le armi da fuoco. Insomma di idee e cose da fare ce ne sono veramente tante, ma forse non tutti avranno la pazienza di studiare bene le possibilità offerte dal gamepaly e questo per il fatto che nella prima metà del gioco progredirete molto lentamente ed avrete poche possibilità di utilizzare l’appoggio degli altri membri della g-squad, quindi solo coloro che arriveranno nelle fasi avanzate del gioco potranno vedere tutti gli aspetti positivi della giocabilità.

GraficaIl lavoro svolto dai programmatori Koei è sicuramente buono e sarebbe stato eccellente se solo non fossero stati presenti alcuni difetti, in particolare uno che mina gravemente la valutazione finale. Prima di tutto occorre menzionare l’ottima realizzazione dei personaggi e dei nemici che vantano un numero elevatissimo di poligoni e buone texture (quando vedrete come sono realizzati i boss rimarrete senza parole); infatti nei vari filmati realizzati con il motore grafico del gioco potrete notare la cura, a tratti maniacale, con cui sono stati modellati e soprattutto noterete i personaggi femminili che a tratti sembreranno ricordare le “ragazze” di DOAX per i loro seni prorompenti! Le ambientazioni sono anch’esse ben realizzate, ma a volte peccano per via della loro linearità; per esempio nella città, dopo un pò potreste trovare monotono vedere sempre gli stessi palazzi e texture, e sicuramente non avrebbe guastato una maggiore fantasia all’interno delle varie ambientazioni, che soffrono tutte dello stesso problema. Il frame rate è ottimo ed il gioco gira sempre a 60 fotogrammi al secondo senza mai incepparsi, neanche nelle scene più caotiche, e fa un certo effetto assistere a combattimenti contro decine di muton senza mai notare un rallentamento o scatto, credetemi di combattimenti contro così tanti nemici contemporaneamente se ne sono visti davvero pochi, solo in DW3 che di fatto soffre di un certo effetto nebbia totalmente assente in Crimson Sea. Da segnalare la presenza di diversi effetti grafici che sicuramente appagano la vista (molto belli quelli di luce) e di un ottimo uso dei colori che qui risultano accesi più che mai, ma la nota dolente della realizzazione grafica arriva, purtroppo, per via della scandalosa gestione della telecamera. Credetemi, si rischia il mal di testa!La telecamera è troppo sensibile agli spostamenti del personaggio e quindi ruota quasi di continuo facendo perdere spesso l’orientamento, ma il peggio lo si vede nei combattimenti dove difficilmente riuscirete ad avere di mira un nemico, visto che lo perderete di vista non appena vi muoverete un pò e nelle ambientazioni piccole noterete il tutto ancora di più! E’ un vero peccato perché questo difetto permane per tutta la durata dell’avventura ed abbassa di molto la valutazione sulla grafica, che a parte la monotonia di certe ambientazioni e delle animazioni non proprio spettacolari, sarebbe stata ottima. Peccato.

SonoroIl comparto audio presenta anch’esso alti e bassi dovuti soprattutto all’alternarsi di musiche eccellenti con altre quasi inascoltabili. Quando combatterete l’atmosfera sarà sempre accompagnata da ottimi arrangiamenti che sicuramente contribuiranno alla spettacolarità dell’azione, ma in certe fasi esplorative l’accompagnamento musicale diventa a volte una tortura dovuta anche dal ripetersi delle stesse musiche. Gli effetti risultano realizzati discretamente e mai fuori luogo, va segnalato anche il doppiaggio (inglese) che è abbastanza buono e contribuisce in maniera determinante a caratterizzare i vari personaggi. Nel complesso il comparto sonoro risulta appropriato, ma molto ripetitivo per via dello scarso numero di musiche presenti , di conseguenza il giudizio non può che essere discreto.

LongevitàLa longevità dipende molto dai gusti personali di ogni giocatore e non nascondo che a prima vista, a parte l’impatto grafico molto positivo, la monotonia iniziale fa sentire il suo peso. L’avventura ha una discreta durata (per il genere) che si assesta sulle 20 ore, rimane il fatto che una volta terminato non credo che lo rigiocherete e poi molti potrebbero trovare troppo noiose le prime 10 ore di gioco, quindi il mio consiglio è di provarlo bene prima di fare l’acquisto, se poi siete appassionati del genere allora sappiate che probabilmente Crimson Sea è un buon investimento che rivela le sue vere qualità nella seconda metà dell’avventura; e poi su Xbox non credo ci siano tante altre alternative, quindi…

ottima realizzazione dei personaggi e dei nemici;

molto belle alcune musiche;

appagante una volta terminato;

pessima telecamera;

inizialmente troppo monotono;

una volta finito difficilmente lo rigiocherete;

poche musiche;

7.5

Koei, in definitiva, ha realizzato una discreta avventura che se fosse stata priva di alcuni difetti sarebbe potuta diventare un termine di paragone per il genere, comunque non dispiacerà agli appassionati ed a coloro che avranno la costanza e la pazienza di andare avanti, gli altri videogiocatori è meglio che indirizzino i loro risparmi verso qualche altro titolo.

Voto Recensione di Crimson Sea (Usa) - Recensione


7.5