Recensione

Crash Bandicoot: The Wrath of Cortex

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a cura di Ryuken

La nuova avventura del marsupiale più famoso dei videogames, torna ad ispirarsi ai primi episodi della serie. Infatti, come i più attenti sapranno, Crash dopo essere stato l’indiscusso protagonista di tre platform games 3D su Psx, per scelta dello sviluppatore, ha partecipato a due episodi alternativi: un gioco di corse in stile Mario Kart e un party games sulla falsariga dei vari Mario Party.Visto lo scarso successo riscosso dai due tentativi, quelli di Vivendi/Universal hanno ben pensato di tornare all’antico proponendoci un classicissimo platform poligonale, genere che meglio si sposa alla figura di Crash.Veniamo ora a parlare un po’ della trama, che nella fattispecie vede due vecchie, cattive, conoscenze come il Dr. Neo Cortex e Uka Uka impossessarsi di quattro antiche maschere, appartenute in un’epoca lontana ad altrettanti Dei.Le maschere in questione danno il controllo, a chi le possiede, sui quattro elementi (terra, aria, acqua e fuoco) permettendogli, così, di scatenare terribili tempeste, terremoti, maremoti, incendi, ecc, ecc.Naturalmente tutti gli agenti catastrofici, appena menzionati, saranno diretti contro Crash e tutti i suoi amici.Lo scopo del tutto sarà distruggere le maschere. La cosa non sarà semplicissima, infatti, il Dr. Neo vi scaglierà contro, massi, fuoco, trombe d’aria e vere e proprie alluvioni a secondo dello stage in cui vi troverete; a giungere fortunatamente in vostro aiuto ci saranno vari mezzi, come: automobili, deltaplani, robot ed elicotteri, tutti quanti da utilizzare per portare a casa la pellaccia.

Sì, ma ci sono novità?The Wrath Of Cortex non si discosta, però, più di tanto dal classico gameplay che ha reso famoso il nostro eroe.Il gioco ci vede iniziare nella scontata stanza, dalla quale è possibile accedere attraverso dei portali di teletrasporto ai vari sottolivelli che, se portati a termine con successo, ci consentiranno di affrontare il boss di fine mondo.Ogni modo è suddiviso in cinque sottolivelli per un totale di sei mondi e quindi di trenta livelli.L’obiettivo d’ogni singolo sottolivello è recuperare uno dei trenta cristalli che vi occorrono per distruggere le maschere, delle quali abbiamo accennato poco sopra.L’originalità del prodotto, come potete dedurre, non è ai massimi livelli; c’è da dire però che i programmatori si sono sforzati per realizzare delle varianti al gioco niente male: alle classiche sezioni piattaformiche se ne alternano altre nelle quali Crash sarà chiamato a fare delle cose, per lui, poco comuni.Ad esempio, nel primo mondo, passerete un intero livello volando su di una specie di aereo, nel tentativo di abbattere sei aggeggi volanti; oppure dovrete affrontare un’altra sezione nella quale Crash si muove racchiuso all’interno di una sfera.Queste sono solamente due delle innumerevoli varianti che i programmatori hanno inserito, forse, ben consci del fatto che la struttura portante di questo CB:WoC non brilla certo per originalità.Nel constatare queste cose mi sembra che videogiochi e musica stiano seguendo dei percorsi comuni. Premesso che il mondo della tecnologia, del quale i videogames fanno di fatto parte, viaggia a ritmi molto superiori rispetto a quelli dell’industria musicale, non posso fare a meno di dire che esattamente come i nuovi artisti pescano dal passato e fondono sempre più spesso generi musicali diversi nel tentativo di far saltare fuori un qualche cosa che possa sembrare nuovo ma che in se di innovativo non presenta nulla perché formato da un’insieme di cose già conosciute, allo stesso modo i programmatori cercano di inserire all’interno di un classico platform games elementi presi dagli adventure, dai picchiaduro o dagli sparatutto nella speranza “d’ingannare” l’utente finale.Sparsi fra i livelli ci saranno le immancabili mele, che accompagnano il personaggio fin dalla nascita, e i soliti nemici rompiscatole, i quali vi renderanno ancor più difficile il superamento di alcuni ostacoli già di per sé tortuosi.Raccogliere i frutti appena menzionati significherà aumentare il proprio punteggio e, una vota raggiunte i cento, una vita in più.Come accadeva anche negli altri episodi, molte di queste mele e i bonus sono ben nascosti in alcune casse di legno che spesso sono poste vicino ad altre contenenti NITRO.Le azioni realizzabili dal protagonista sono, bene o male, le solite: camminare, saltare, fare la rotazione (cioè la mossa per eliminare comunemente i nemici), andare in scivolata e camminare accovacciato.

La grafica conta!Proprio così! Mai come in questo caso la cosa è veritiera, infatti, l’aspetto visivo è fondamentale per un prodotto che somiglia a migliaia di altri del genere.E’ quindi palese in fatto che per emergere dalla marmaglia l’aspetto tecnico sia fondamentale e, fortunatamente, CB:WoC seppur non esalti ai massimi livelli non delude affatto.La qualità grafica è di sicuro migliorata e le foto lo stanno a testimoniare; finalmente i programmatori non hanno più dovuto lottare contro i limiti tecnici di una console, la quale per essere programmata al meglio costringeva a scendere inevitabilmente a determinati compromessi per ottenere, così, una veste grafica decentemente definita ed una fluidità decorosa.Il numero di poligoni è finalmente molto elevato e la fluidità non è stata più elemento di preoccupazione primario per il team di sviluppo, che ha potuto anche concentrarsi senza riserve sulle texture, le quali rendono ambienti e personaggi quasi privi di spigoli i quali, a volte però, appaiono fin troppo chiari.Le animazioni del protagonista e dei boss sono spassosissime ed anche i nemici occasionali non si muovo di certo male; comunque qualche frame in più non avrebbe guastato.In conclusione posso assicurarvi che lo schema di gioco è realizzato senza sbavature.Le colonne sonore sono buone: i classici motivetti carini abbastanza variabili che alla lunga non danno fastidio; nota di menzione va fatta al doppiaggio interamente in italiano realizzato in maniera egregia a parte il fatto che Crash non parla mai! Sarà muto?

Giocare con Crash per Ps2 è bello?Che dire…..non c’è male, in fondo ci troviamo di fronte ad un gioco vario, ben programmato, avente per protagonista un personaggio simpatico ma purtroppo poco originale.Il difetto principale di WoC è questo, ad ogni modo, io non mi sono fatto troppi problemi e mi sono divertito un casino come mi sono divertito a giocare e rigiocare altri titoli videoludici appartenenti ad altre branche inflazionate, come quelle dei picchiaduro e dei survival horror.Se il genere vi piace non c’è motivo per non giocare al prodotto distribuito da Leader.

Buona fattura tecnica e varietà di gioco.

Poca originalità.

7.5

Seppur molto buono tecnicamente, il titolo non è altro che un riadattamento dei precedenti episodi, a questo punto la conclusione è solo una: non vi siete ancora stancati di Crash?

No, allora accomodatevi non ne rimarrete delusi!

Voto Recensione di Crash Bandicoot: The Wrath of Cortex - Recensione


7.5