Come potrebbero evolversi i videogiochi su console?

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

In Cina, per augurare a qualcuno tutte le sfortune del mondo, diremmo: “Che tu possa vivere in tempi interessanti”. A costo di ritrovarmi invischiato in situazioni poco piacevoli voglio ribadire che, invero, viviamo in tempi interessanti.Dal 2013 ad oggi si sono decisamente evolute le cose nel panorama videoludico. Dagli annunci di PlayStation 4 e Xbox One, alla luce delle prime revisioni hardware di entrambe le console, siamo passati in mezzo a tanti momenti frizzanti (positivi e negativi che siano), tante polemiche, altri annunci, e campagne marketing incessanti come non mai.Se penso che sono passati solo tre anni faccio fatica a crederci. Il mondo dei videogiochi sta cambiando in fretta – forse troppo – e con l’arrivo di due “nuove” PlayStation 4 vorrei fare il punto della situazione, capire cosa è successo, succederà e potrebbe succedere nei prossimi mesi, perché è questa ormai l’unità di misura con cui ragionare.

Corsa agli armamentiInnanzitutto, per capire bene il fenomeno, bisogna estrapolare il motivo che ha portato a questa evoluzione repentina del mondo console. Il motivo è lo stesso che colpisce ogni branca dell’elettronica: l’avanzamento tecnologico e nel nostro caso specifico il PC gaming, diffusosi negli ultimi anni con una velocità impressionante. Se cercate i pezzi migliori, pianificare la configurazione ed assemblare un PC da gioco come si deve era appannaggio di pochi un tempo, adesso il regno della Master Race conta decisamente molti più cittadini. Anche qui, i motivi sono molteplici. Steam, tra gli altri, ha creato un’alternativa economica senza pari all’acquisto dei giochi, portando molti giocatori console ad investire su un PC con l’ottica di risparmiare sul software grazie a saldi, offerte e, inutile far finta di nulla, la cara e vecchia pirateria. Poi c’è stata una diffusione a macchia d’olio della cultura da PC-ista fatta di megahertz, gigabyte, schede madri, GPU, frame per secondo, e tutta una serie di altri termini e concetti fino a quel momento sconosciuti a chi viveva, principalmente, di pane e controller. Io ero uno tra questi, per dire.Inevitabilmente, col tempo, i giocatori hanno iniziato a capire quanto il PC fosse superiore a una console e, frame dopo frame, è stato difficile tornare all’ovile. A questo proposito, Andrew House ha dichiarato qualche giorno fa che PlayStation 4 Pro, la nuova creatura di Sony, serve proprio ad evitare la fuga dei giocatori verso il mondo PC. Quindi, in questi tre anni, Xbox One e PlayStation 4 si sono rivelate quasi da subito delle macchine obsolete per il prezzo a cui venivano vendute. Microsoft e Sony avevano promesso hardware in grado di sostenere la risoluzione 1080p a 60fps senza nessun problema, ma i risultati sono stati ben diversi. La console del colosso americano ha fatto sempre fatica a imporsi per via di un’architettura inferiore, la cui percezione negativa per il pubblico è stata accentuata ulteriormente dai titoli della stampa, i quali non hanno fatto altro che sottolineare (a ragione o a torto sta alla sensibilità di ognuno) la differenza con la rivale nipponica. Su PlayStation 4 le cose sono andate meglio, ma va anche detto che di Uncharted 4, a livello tecnico, ce ne sono stati ben pochi anche sulla console Sony. In ogni caso, dopo tre anni abbiamo una revisione “slim” da una parte e dall’altra, l’annuncio della “console più potente di sempre” da parte di Microsoft (che speriamo non esca troppo tardi e diventi obsoleta di nuovo), e PS4 Pro in uscita tra una manciata di settimane, giusto in tempo per supportare a dovere la realtà virtuale e le prime tv 4K degne di questo nome che iniziano a circolare. Per darvi un termine di paragone: la prima Xbox 360 Slim è arrivata dopo cinque anni dal lancio dell’originale, di cui è stata interrotta la produzione a dieci anni dal lancio, nel 2015.

Jump ahead and play anywhereIl passato di Microsoft è fatto di scelte sconsiderate e idee in parte malsane, quasi tutte riviste e corrette sotto l’occhio vigile di Phil Spencer, uno degli artefici del successo (o dell’evitata disgrazia, a seconda dei punti di vista) di Xbox One.Oggi, la casa di Redmond sta giocando d’anticipo e fuori dagli schemi con la divisione Xbox. Ecosistema unificato, cross-buy e cross-save tra Windows 10 ed Xbox, una forte presenza nella scena indie, e Project Scorpio. Quando tutti iniziavano a pensare che Microsoft avesse abbandonato del tutto il mondo console dopo questa generazione, ecco che l’azienda di Redmond sbatte i sei teraflops sul tavolo con tracotanza.Project Scorpio (o Xbox Scorpio) è stata annunciata come, lo dicevamo, “la console più potente di sempre”. C’è un problema, però. Scorpio esce tra un anno e PS4 Pro il 10 novembre. Siamo sicuro che a fine 2017, perché è fin troppo ottimistico pensare che esca prima, non ci sarà qualcos’altro di più “potente di sempre”? Se non altro, e su questo bisogna essere fin troppo di parte per non essere d’accordo, Xbox One si è sempre difesa con una lineup di titoli più che soddisfacente. Sunset Overdrive, Rise of the Tomb Raider (che per un anno è stato in esclusiva), i Forza Horizon e Motorsport, ed il nuovo Gears of War in arrivo, tra i tanti. Questa è una strategia vincente che, sul lungo periodo, potrebbe pagare parecchio.

The best place to play in 4KQuello di PlayStation 4 è considerato, a detta di molti, un capolavoro della comunicazione. Da quella conferenza all’E3 in cui, solamente per aver “counterato” le politiche bizzarre di Microsoft, la console Sony si assicurò la vittoria di lì a poco, e ad oggi PS4 non ha fatto altro che crearsi una immagine perfetta.Interessante come, nonostante sia una console #4theplayers, abbia fatto fatica (soprattutto nei primi periodi) a trovare qualcosa per i giocatori stessi. L’anno scorso sembrava che “il 2015 fosse stato rimandato al 2016”, ed anche in quest’anno che si avvia alla chiusura non è che lo scenario sia tanto diverso. Abbiamo The Last Guardian ancora rinviato, mentre Horizon Zero Dawn è diventato un miraggio a sua volta.Ma la strategia di Sony non è incentrata sui giochi, ed è ancora più palese dopo il recente PlayStation Meeting. L’azienda punta tutto sulla tecnologia con due, grandi, cavalli di battaglia: la realtà virtuale ed il 4K. Per la prima ci riferiamo ovviamente a PlayStation VR in uscita di qui a poco, che gioverà sicuramente delle performance di PlayStation 4 Pro. Proprio quest’ultima è la foriera del 4K, upscalato rigorosamente, nonché dei primi giochi a 1080p e 60fps. Ma qui c’è il trucco, perché saranno gli sviluppatori a decidere se e quando implementare una patch per permettere ai loro titoli di essere più performanti su PS4 Pro. Se Uncharted 4 e The Last of Us Remastered saranno in questa lista, ad esempio, altri grandi prodotti come The Witcher 3 ne rimarranno fuori, perché i CD Projekt RED c’hanno da fare con Cyberpunk 2077 e non possono stare a perdere tempo dietro a frame e pixel. E dagli torto.Se PlayStation VR, sono abbastanza sicuro, farà successo, principalmente per via del prezzo abbordabile rispetto alla concorrenza, non so quanto la strategia del 4K potrà pagare in futuro. Nel breve termine, attratti dal messaggio che questa è la tecnologia di cui abbiamo bisogno, in molti la abbracceranno, ma in futuro basterà fare due conti per vedere che, tra TV adatto e PS4 Pro, un buon PC risulta ben più economico per giocare a queste risoluzioni. Vedremo.

NX e il binge-gamingIn tutto questo c’è Nintendo NX che, e di questo ne sono sicuro, scuoterà il mercato come fece Wii a sua volta. La sensazione diffusa è che l’idea dietro a questa console sia davvero grande, come direbbero i più colti: game-changing.Ormai è abbastanza palese che non sia una console classica, come Scorpio, PS4 Pro e Wii U, per intenderci. La definizione che danno in molti è “ibrido fisso-portatile”, si parla di un tablet potenziato con controller staccabili e docking station per collegarla alla TV in modo classico. Inoltre, più volte Nintendo ha dichiarato che NX non andrà a sostituire il mercato di Wii U e 3DS, ma ad affiancarlo. La soluzione più probabile è che questo nuovo hardware sia un device mobile sulla falsariga di Nvidia Shield.Questo porta ad una mia considerazione personale, anche questa ipotizzata da molti, che rivela quello che sarà il futuro dei videogiochi “da salotto”, delle console per intenderci. Come dicevamo all’inizio rincorrere il mondo PC è ormai impossibile, e di recente con la serie 10 delle GPU Nvidia il gap generazionale è stato ancora più devastante per i prodotti gaming di Microsoft e Sony. Quando l’avversario è sempre due mosse avanti a te o ti arrendi, o cambi strategia. Posto che difficilmente le due aziende citate abbandoneranno del tutto il mercato videoludico, rivedere la strategia è la soluzione ideale, e la soluzione è guardare al “modello Netflix”. Spostando il campo di battaglia dall’hardware al servizio, Microsoft, Sony e Nintendo potranno tornare a competere col mondo PC, perché semplicemente offriranno qualcosa di diverso. La casa di Redmond ha mostrato i primi tentativi in questa direzione con Xbox Play Anywhere, permettendo di usufruire dei prodotti first party su Windows 10 ed Xbox One con un solo acquisto. Sony ha il PlayStation Now, che recentemente è anche arrivato su PC. Tornando a Nintendo, NX potrebbe essere un nuovo passo in questa direzione considerando che, ora che ci penso, una delle primissime dichiarazioni sulla console la vedeva come “l’evoluzione del concetto del Gamepad di Wii U”. Nintendo potrebbe avere, con NX, il prossimo passo consistente in avanti dal progetto Nvidia Shield. Se a questo ci mettiamo un abbonamento mensile con l’accesso ad un catalogo di videogiochi senza limiti, ecco che abbiamo un futuro ben più luminoso di quello che intravediamo ora.

Il futuro dei videogiochi “da salotto” non è nell’avanzamento tecnologico, ma di servizi. Pensando a Nintendo ed NX, perché dovrei pagare sessanta euro per giocare tre volte l’anno a Mario Party con gli amici, quando potrei giocare tutto l’anno a Smash Bros, Zelda, Mario Kart, e ogni tanto al party game in questione sborsando soldi in un’unica soluzione?

Mi auguro che questo scenario si verifichi presto, perché il futuro fatto di aggiornamenti console sempre più frequenti non è un futuro che amo. Si parla anche di console modulari, ma non è una buona soluzione perché il mondo PC, in quanto a configurazioni hardware, è decisamente più funzionale e pratico.