PS5, retrocompatibilità: le legacy mode sono l'asso nella manica di Sony

«Stiamo tenendo tutto questo nel nostro taschino posteriore, per così dire, mano a mano che procediamo con il lavoro sulla retrocompatibilità»

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a cura di Paolo Sirio

Sony ha un asso nella manica per quanto riguarda il funzionamento della retrocompatibilità su PS5.

Dalla presentazione delle specifiche della nuova console c’è stata un po’ di confusione riguardo a quali titoli saranno coinvolti nel programma della retrocompatibilità di PlayStation 5.

Inizialmente si pensava sarebbero stati utilizzabili soltanto i top 100 giochi PS4, ma questa affermazione è stata smentita dalla casa giapponese, che al contrario si aspetta di vedere utilizzabili su PS5 migliaia di titoli della generazione corrente.

Parlando con Digital Foundry, il system architect Mark Cerny ha fornito qualche dettaglio in più riguardo alle “legacy mode” che consentiranno alla nuova PlayStation di essere compatibile con i prodotti per PS4 e PS4 Pro.

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Cerny ha spiegato che i chip Jaguar (PS4 e Xbox One) e Zen 2 (PS5 e Xbox Series X) alla base delle console moderne hanno lo stesso set di istruzioni x86 ma le tempistiche con cui queste istruzioni vengono eseguite sono «sostanzialmente diverse».

Le legacy mode permetteranno a PS5 di decodificare le istruzioni e farle andare al proprio passo, consentendo di aver miglioramenti nel frame rate e nella risoluzione quando possibile.

«Abbiamo lavorato con AMD per personalizzare i nostri particolari core Zen 2», ha rivelato l’ingegnere. «Hanno modalità nelle quali possono essere approssimativamente più vicini al timing di Jaguar».

«Stiamo tenendo tutto questo nel nostro taschino posteriore, per così dire, mano a mano che procediamo con il lavoro sulla retrocompatibilità».

Speriamo che il quadro sia più completo e comprensibile possibile in tempo per il lancio di PS5, atteso per la fine del 2020.

Fonte: USGamer.net