L’incidente della graffetta di GameStop — in cui un impiegato ha pensato bene di pinzare lo scontrino direttamente sulla confezione di una nuova Switch 2, finendo per danneggiare lo schermo della console — è diventato virale per tutte le ragioni sbagliate.
Ma ora, con una mossa tanto astuta quanto inaspettata, GameStop ha deciso di trasformare quella figuraccia in un’operazione di beneficenza (e, inevitabilmente, di marketing).
La compagnia ha infatti messo all’asta su eBay proprio quella famigerata console danneggiata (quella sana la trovate su Amazon) insieme alla graffettatrice responsabile, promettendo che l’intero ricavato andrà in beneficenza a favore dei Children’s Miracle Network Hospitals, una rete di ospedali pediatrici non profit.
Al momento della stesura di questo testo, l’asta ha già superato i 108.000 dollari, e mancano ancora più di sei giorni alla chiusura.
È chiaro che, oltre alla causa benefica, buona parte dell’interesse derivi dal valore “meme” dell’oggetto: si tratta ormai di un pezzo unico della cultura pop videoludica contemporanea.
Va detto che la strada per arrivare a questo gesto è stata tutt’altro che liscia. Nei giorni immediatamente successivi al disastro, GameStop ha provato a fare ironia sull’accaduto, pubblicando sui social una battuta con la frase “Staples not included” (le graffette non sono incluse).
Tuttavia, la gaffe è raddoppiata quando si è scoperto che la foto utilizzata nel post apparteneva a una giornalista di Bloomberg, Janelle Jones, e che la compagnia non ne aveva chiesto l’autorizzazione né fornito alcun credito.
Dopo qualche giorno di silenzio e polemiche, l’azienda sembra aver cambiato rotta con un approccio più responsabile e benefico.
Insomma, tra incidenti tragicomici e danni d’immagine, GameStop è riuscita almeno a rimettere in carreggiata la narrazione — e lo ha fatto in modo che possa realmente fare del bene. ù
Certo, è anche una manovra pubblicitaria per migliorare la reputazione del brand, ma è difficile criticare un’iniziativa che convoglia un momento di imbarazzo verso una raccolta fondi concreta per bambini malati. E nel mondo reale, non è poco.
Restando in casa Nintendo, avete letto che la Grande N ha annunciato l'interruzione dei voucher per giochi Switch, grazie ai quali era possibile acquistare due titoli a prezzo ridotto?