La parte del leone per le microtransazioni e GTA V
A recitare la parte del leone, come è facile immaginare, è il successo che non conosce freni di GTA V: ormai, il blockbuster di Rockstar ha superato la soglia di oltre 90 milioni di copie distribuite in tutto il mondo, e secondo gli analisti nel corso del 2017 ne sono state distribuite ben 15 milioni di copie.L’altro scettro va però—e forse anche qui senza sorpresa—alle microtransazioni, che Take-Two preferisce chiamare “spese ricorrenti dei giocatori” (categoria dove include anche sottoscrizioni, DLC e generalmente qualsiasi oggetto digitale acquistabile nei loro titoli). C’è poco da stupirsi che il CEO Strauss Zelnick spinga forte per avere microtransazioni in tutti i futuri giochi della compagnia: le entrate da questo tipo di monetizzazione, infatti, hanno rappresentato ben il 32% di quelle totali di Take-Two, con incassi in aumento del 64% rispetto a quelli dello scorso anno nel medesimo periodo per questa tipologia di vendite. Come diciamo sempre, insomma, le microtransazioni non sarebbero così popolari tra i publisher, se non fossero popolari tra i giocatori.Poco fa, vi abbiamo anche riferito le dichiarazioni della compagnia sul suo futuro supporto a Nintendo Switch, console che la ha impressionata favorevolmente. Fonte: GameSpot