L'importanza dell'inclusività e di un ambiente di lavoro salutare: il rapporto di EA

Electronica Arts ha pubblicato un report per sottolineare l'importanza di un'industria dei videogiochi inclusiva, salutare e rispettosa.

Immagine di L'importanza dell'inclusività e di un ambiente di lavoro salutare: il rapporto di EA
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L'industria dei videogiochi e la community intorno alla quale ruota, su SpazioGames ne abbiamo parlato a più riprese, coinvolgono le persone più diverse. Ci sono persone tra le più diverse a creare i videogiochi e ci sono persone tra le più diverse a viverli, apprezzarli, discuterne, analizzarli.

A tal proposito, di recente Electronic Arts – publisher autore di franchise come FIFABattlefieldThe Sims – ha pubblicato un report legato a diversi aspetti della compagnia: l'intento, infatti, è quello di costruire team e giochi più diversificati ed inclusivi, supportando le comunità globali e riducendo al minimo l'impatto ambientale.

Il report, disponibile sul sito ufficiale del publisher a questo indirizzo, evidenzia alcuni aspetti particolarmente interessanti delle mosse attuate dalla compagnia, numeri alla mano.

EA evidenzia, prendendo come riferimento i dati sul mercato globale, che il 55,9% dei giocatori è di sesso maschile, il 43,9% è di sesso femminile, lo 0,2% è di un altro genere. Interessante anche il dato sull'età: se è vero che sono molti i giovanissimi a divertirsi con i videogiochi, lo è anche che il videogiocatore ha in media 33 anni.

Sono numeri che mettono in evidenza fin da qui la grande eterogeneità del pubblico videoludico, attorno al quale l'industria costruisce opere altrettanto sfaccettate, nate da team che possano riflettere questa ricchezza.

Nell'anno fiscale 2021, i dipendenti di Electronic Arts hanno superato le 11mila persone (erano 8.851 nell'anno fiscale 2017) e la compagnia fa notare nel suo report come queste assunzioni siano state portate avanti tenendo conto del valore della diversità, della preziosità del poter contare su voci differenti, con background e prospettive differenti.

Il 24,5% della forza lavoro di EA è rappresentato da donne; il 22,3% dei leader della compagnia è di sesso femminile, il 18,2% di queste dipendenti riveste ruoli tecnici – quelli che sono, nel vetusto immaginario comune, appannaggio dei lavoratori di sesso maschile.

«La nostra dedizione verso la diversità» spiega EA, nella sua presentazione, «verso l'uguaglianza e l'inclusione nella nostra forza lavoro fanno parte della nostra cultura e sono alla base dei nostri valori. Continuiamo a lavorare per attirare, assumere, sviluppare diversi team, e per questo abbiamo fatto aumentare la proporzione di talenti che erano sotto-rappresentati».

Tra questi, EA sottolinea che le dipendenti della compagnia sono passate dal 23,9% del 2020 all'attuale 24,5%. Inoltre, i Senior Vice President donna sono passati dal 16,7% al 25% negli ultimi tre anni.

Per assicurarsi di aprire le sue porte a sempre più lavoratrici, Electronic Arts da diversi anni ha lanciato il programma Girls Who Code, che avvicina le giovani al mondo delle programmazione: nella scorsa estate sono state oltre seicento a prendere parte all'iniziativa. Undici di queste sono ora in EA come stagiste e una è stata assunta full-time come software engineer.

L'impegno di EA, sfogliando il lungo report di 47 pagine, emerge anche in altri aspetti: la compagnia, ad esempio, sposa gli Employee Resource Groups per garantire la diversità, assicurandosi di dare voce alla comunità LGBTQ+ e alle disabilità.

Inoltre, il report evidenzia anche l'importanza della salute fisica, della salute familiare, della salute mentale e della salute finanziaria dei dipendenti di EA: durante la pandemia, la compagnia ha consentito alla maggior parte dei dipendenti di lavorare da casa e ha offerto periodi di malattia pagata senza limite per i primi sette mesi dell'emergenza sanitaria. Per assicurarsi la possibilità di lavorare da casa in sicurezza e il sostegno dei dipendenti durante la pandemia, EA afferma di aver speso 32,5 milioni di dollari.

I valori che il noto publisher evidenzia per i suoi team di sviluppo, nel report, sono sottolineati anche per i giocatori. Secondo EA, infatti, ci sono cinque pilastri per videogiocare in modo positivo:

  • La sicurezza dell'ambiente di gioco;
  • La correttezza dell'ambiente di gioco;
  • L'inclusività – tutti devono poter giocare, a prescindere da qualsiasi peculiarità o dal loro livello di abilità;
  • La connessione – i giocatori possono conoscere nuovi amici o giocare con chi conoscono già;
  • L'equilibrio – lo stile di vita bilanciato è fondamentale.

«La diversità, l'inclusione e l'uguaglianza sono al cuore di quello che siamo e di come gestiamo il nostro business» ha spiegato Andrew Wilson, CEO di Electronic Arts nel report.

«Nell'anno fiscale 2021, abbiamo rafforzato le nostre strategie per le assunzioni inclusive, che hanno portato a dei candidati tra i più differenti. Come risultato, abbiamo assunto più che mai talenti provenienti da gruppi sotto-rappresentati. Abbiamo anche raggiunto globalmente l'equilibrio nei pagamenti senza distinzione di genere, e negli USA senza distinzione di razza/etnia».

La riflessione del CEO si conclude sottolineando che «siamo orgogliosi dei progressi che continuiamo a fare per assicurarci che il nostro viaggio possa essere significativo nella nostra industria, e anche al di là di essa. Continuiamo a ritenerci responsabili di questi obiettivi, mentre miriamo alla costruzione di un futuro più luminoso, attraverso il gioco».