L'autore di Plants vs Zombies venne licenziato da EA perché si oppose al pay-to-win

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non è certo un periodo felice per Electronic Arts
, che dopo la questione delle microtransazioni su Star Wars: Battlefront 2 che l’hanno messa nell’occhio del ciclone (ci si sta perfino interrogando sul fatto che possano essere gioco d’azzardo), continua a vedere venire a galla novità non proprio positive in merito al suo attaccamento per la monetizzazione post-lancio. Secondo Edmund McMillen, autore di The Binding of Isaac
, il suo amico George Fan, autore di Plant vs Zombies, venne cacciato da EA quando fece resistenza di fronte alla volontà di trasformare il secondo episodio sempre più in un pay-to-win.Assunto dall’allora indipendente PopCap, Fan diede i natali con il team al primo Plant vs Zombies, che divenendo un grande successo attirò le attenzioni di EA, nel 2011. La compagnia acquisì lo studio per $750 milioni e cominciarono i lavori per il seguito. Ma, mentre Fan faceva resistenza come poteva, la casa statunitense voleva spingere su un modello pay-to-win per monetizzare l’esperienza ludica. Il risultato fu il licenziamento di Fan.«Credo sia una cosa che valga una notizia, mi frustra tantissimo che non se ne sia mai potuto parlare in questi anni» ha dichiarato l’amico McMillen.Attualmente, Fan lavora come indipendente a nuovi progetti, come Octageddon, in arrivo su Steam. Fonte: Videogamer.com