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Jump Force, provata la Closed Beta

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

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Jump Force
  • Sviluppatore: Spike Chunsoft
  • Produttore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 15 febbraio 2019 - TBA 2020 (Deluxe Edition su Switch)

Per festeggiare il 50° anniversario dell’uscita di Shonen Jump, testata che da sempre pubblica tantissimi tra i manga più apprezzati dal pubblico, Bandai Namco si è preparata a lanciare Jump Force, ultimo capitolo della serie di picchiaduro “crossover”, sviluppata da Spike Chunsoft (già autori di J-Stars Victory VS), che anche questa volta includerà tanti tra i più famosi personaggi dalle più svariate serie. Dopo avere avuto modo di provarlo con mano in diverse occasioni (ultima delle quali la Milan Games Week) abbiamo sfruttato l’occasione della closed beta per poterlo testare più a fondo e capire di più sul titolo che andremo a trovare il prossimo febbraio.

Jump Force 2

Il primo approccio con Jump Force

Inizieremo con la possibilità di scegliere uno tra i 6 avatar predeterminati. Proprio come già accade in Dragon Ball Xenoverse, pare che la specializzazione dell’avatar ed il conseguente apprendimento di mosse speciali sarà uno dei punti chiave del gioco, anche se la feature non era presente in questa beta. Tralasciando l’aspetto fisico, l’unica differenza sostanziale tra gli avatar era la mossa speciale standard, a seconda dela serie citata dal nostro costume (Kamehameha, Gom Gom Red Hawk e Rasengan) mentre le altre mosse speciali erano uguali per tutti (Reigan, Fulmine di Pegasus e Super Sfera Genkidama). Ci ritroveremo immediatamente catapultati nell’Hub di gioco dove saranno presenti anche alcuni dei personaggi del roster (come Goku, Vegeta e Naruto), probabilmente utilizzabili come maestri nella versione completa. Fin da subito si riscontrano purtroppo dei problemi con la telecamera ballerina ed un framerate decisamente non all’altezza, che cala vistosamente in presenza di tanti giocatori su schermo.

Jump Force 3

Escludendo gli avatar, abbiamo avuto la possibilità di provare in tutto 15 personaggi: Goku, Vegeta, Freezer (Dragon Ball), Rufy, Zoro, Barbanera (One Piece), Naruto, Sasuke (Naruto), Pegasus (Saint Seiya), Ichigo, Rukia (Bleach), Gon, Hisoka (Hunter x Hunter), Yusuke e Toguro (YuYu Hakusho). I combattimenti si svolgono in team di 3, ciascuno con barra della vita condivisa, in un ambiente Open World in 3D. Lo stile grafico, pur non particolarmente dettagliato, punta a unire le particolarità delle diverse serie e il mondo reale in cui si sono ritrovati. Una decisione stilistica che riesce, per qualche secondo, a farci dimenticare che pochi di loro provengono dagli stessi universi manga, ma che non sempre ci ha convinto. Nella beta erano presenti 4 scenari: Cervino, New York, Hong Kong e Namecc. Solo uno dei 4 è basato dunque su una località proveniente da un manga (in questo caso, Dragon Ball), a conferma del fatto che si combatterà prevalentemente sulla nostra Terra.

Jump Force 4

E’ stato possibile combattere sia contro la CPU che contro altri giocatori, con possibilità di fare match di pratica in attesa che il matchmaking ci permetta di giocare: una feature che abbiamo utilizzato pochissimo, data la grande efficienza dei server che non ci hanno mai dato problemi per tutta la durata della beta. Se da un lato l’efficienza dell’online ci convince, non possiamo dire altrettanto del gameplay: come già citato in occasione dell’hub, il framerate è davvero troppo ballerino e neanche lo stesso gameplay ci appare fluido come dovrebbe essere per un titolo di questo calibro. Oltre alle immancabili mosse leggere, pesanti e grabs è possibile effettuare proiezioni, attacchi speciali (in maniera, ancora una volta, molto simile a Xenoverse), utilizzare attacchi assist (e cambi) e caricare la propria aura. A causa di una telecamera problematica (e complice l’assenza di costumi alternativi, una pecca che speriamo essere presente solo in questa beta) il combattimento risulterà spesso troppo caotico, premiando spesso e volentieri il button mashing. Questo non significa che non sia possibile combattere utilizzando delle combo ben studiate: semplicemente non bisogna aspettarsi un gameplay troppo profondo, dato che il titolo non prova minimamente a nascondere la propria natura di gioco principalmente fanservice. C’è poco spazio per la strategia insomma, con tanto spazio riservato alle cazzottate “ignoranti” con personaggi e tecniche preferite.

Jump Force 5

+ Roster vario

+ Server stabili e matchmaking veloce

+ Personalizzazione dell'avatar con potenziale

+ Framerate instabile

+ La telecamera ha qualche problema

+ Gameplay poco profondo

Se da un lato siamo rimasti piacevolmente sorpresi da una stabilità immediata dei server, che mai ci hanno dato problemi nonostante il grande numero di giocatori, non possiamo dire lo stesso del gameplay, che ancora ci riserva qualche incertezza. Un framerate davvero instabile, una telecamera problematica ed un sistema di combattimento votato più al button mashing che alla strategia non fanno altro che farci pensare che alla fine questo si rivelerà essere un prodotto fanservice, pensato più per celebrare una passione comune che per regalare un gioco profondo. Ma in fondo, per molti fan, potrebbe andare bene così ugualmente.

Voto Recensione di Jump Force - Recensione


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Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Roster vario

  • Server stabili e matchmaking veloce

  • Personalizzazione dell'avatar con potenziale

Contro

  • Framerate instabile

  • La telecamera ha qualche problema

  • Gameplay poco profondo

Commento

Se da un lato siamo rimasti piacevolmente sorpresi da una stabilità immediata dei server, che mai ci hanno dato problemi nonostante il grande numero di giocatori, non possiamo dire lo stesso del gameplay, che ancora ci riserva qualche incertezza. Un framerate davvero instabile, una telecamera problematica ed un sistema di combattimento votato più al button mashing che alla strategia non fanno altro che farci pensare che alla fine questo si rivelerà essere un prodotto fanservice, pensato più per celebrare una passione comune che per regalare un gioco profondo. Ma in fondo, per molti fan, potrebbe andare bene così ugualmente.