Call of Duty Warzone fa una strage di cheater (oltre 70mila)

Tolleranza zero.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Disponibile dallo scorso 10 marzo 2020, Call of Duty Warzone ha portato l’azione dei battle royale all’interno del celebre sparatutto in soggettiva di Activision.

Il gioco, un free-to-play, di è subito imposto come un successo assoluto, tanto da raggiungere in breve tempo i 50 milioni di giocatori.

Considerando un flusso di utenti così elevato, il publisher aveva già fatto partire i primi ban permanenti (circa 50mila), relativamente ad alcuni utenti per così dire “sgraditi”.

A quanto pare, il repulisti continua: nella serata di ieri, 1 aprile, Infinity Ward ha aggiornato i suoi fan annunciando che su Warzone sono stati bannati più di 70mila cheater. Ma non solo: gli sviluppatori starebbero lavorando per implementare nuove misure anti-cheater e incrementare i report in-game per riuscire a “scovare” più facilmente gli imbroglioni.

Insomma, «tolleranza zero» da parte del team di sviluppo verso chi bara o usa trucchetti per avere la meglio sui propri avversari durante le varie partite online. Come non essere d’accordo?

Nella nostra recensione del titolo Activision vi abbiamo inoltre raccontato che «non stiamo parlando di una rivoluzione per il genere, né ci allontaniamo molto dai precedenti Blackout e Call of Duty Mobile; tuttavia, questa prima release da free-to-play su console potrebbe essere un ottimo inizio per chi, fino ad ora, era restio all’idea di una battle royale in stile Call of Duty.»

questo indirizzo trovate invece tutte le novità relative alla recente Stagione 3 dell’ultimo sparatutto in soggettiva di stampo bellico.

Fonte: Twitter