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Marvel's Spider-Man 2 | Provato - Ci abbiamo giocato per due ore

Siamo stati a Londra per provare in anteprima Marvel's Spider-Man 2, e siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni.

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Marvel's Spider-Man 2
Marvel's Spider-Man 2
  • Sviluppatore: Insomniac Games
  • Produttore: PlayStation Studios
  • Distributore: Sony Interactive Entertainment
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PS5
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: 20 ottobre 2023

LONDRA – Per tutti i giocatori dotati di una PlayStation 5, Marvel’s Spider-Man 2 si classifica facilmente tra i titoli più attesi dell’anno. Da una parte questo è dovuto senz’altro alla mancanza di altri titoli “di peso”, una problematica che sta affliggendo, più in generale, l’attuale generazione di console, che stenta ad ingranare a ritmi sostenuti; dall’altra, però, sono innegabili i meriti del titolo, che sembra costruire sulle ottime basi del primo capitolo – e dell’episodio standalone dedicato a Miles Morales – per consegnare ai giocatori un’esperienza supereroistica persino superiore alla precedente.

Noi siamo stati invitati a Londra da PlayStation e Insomniac Games per provare il gioco in anteprima. Abbiamo passato un paio d'ore ore in compagnia del titolo, vestendo i panni di Peter e Miles e provando una porzione della storia principale, insieme ad alcune missioni secondarie.

Scopriamo com’è andata.

New York sempre protagonista

La prova che abbiamo svolto a Londra su Spider-Man 2 (di cui potete assicurarvi una copia al day-one tramite Amazon) ha avuto una durata di circa due ore. Abbiamo potuto provare una sequenza di missioni della storia principale, ma siamo anche stati liberi di esplorare la mappa e di avviare alcune missioni secondarie.

Ovviamente, nella versione testata non era ancora tutto accessibile e, visto il tempo limitato, abbiamo preferito concentrarci su ciò che c’era a disposizione della storia; ciò nonostante, vogliamo proprio partire dall’esplorazione.

Il gioco mantiene sostanzialmente inalterato il feeling del primo capitolo: svolazzare tra i grattacieli di New York è ancora una delle cose più divertenti offerte dal gameplay, al punto da rendere la città una vera e propria protagonista accanto a Peter e Miles.

Se avete passato ore ed ore con il primo episodio (o con il capitolo dedicato a Miles), vi sentirete immediatamente a casa una volta che sarete liberi di esplorare la città pad alla mano. Sostanzialmente, non ci sono stati grandi cambiamenti a livello di controlli e quant’altro, dunque non avrete problemi ad adattarvi.

Una interessante novità è rappresentata dalla planata, che aggiunge profondità all'esplorazione orizzontale.
La novità principale, in questo senso, è costituita da una sorta di planata che Peter e Miles possono eseguire grazie alle loro ragnatele. Può sembrare una novità di poco conto, ma non lo è: se utilizzata bene, infatti, la planata aggiunge una grande profondità all’esplorazione orizzontale dell’ambientazione, facilitando incredibilmente la dinamicità del movimento, soprattutto nelle zone dove sono presenti più edifici.

Oltre a ciò, abbiamo notato anche delle novità minori, e sicuramente ce ne saranno altre che ancora non abbiamo incontrato. Un esempio riguarda il movimento sull’acqua: prima bastava toccare l’acqua per farvi cadere dentro Peter o Miles, ed uscirne era estremamente macchinoso, perché era necessario trovare un punto verso cui sparare le ragnatele.

Adesso, invece, è possibile scivolare sulla superficie dell’acqua – un po’ come se stessimo surfando per capirci; anche qui, si tratta di una modifica apparentemente minore, ma che nel complesso incide positivamente sull’economia del gioco, rendendo ancora più dinamico il movimento di Spider-Man in situazioni che prima rallentavano l’azione.

Un’altra novità riguarda la segnalazione dei punti d’interesse, adesso evidenziati molto più chiaramente mentre si attraversa la città. Un piccolo miglioramento per la quality of life, certo, che però si è rivelato estremamente utile già nel breve tempo di questa prova.

Come anticipato, non abbiamo avuto la possibilità di soffermarci molto sulle attività secondarie e sull’esplorazione, ma abbiamo comunque potuto svolgere qualche missione opzionale. Abbiamo trovato qualche punto d’interesse da fotografare – e ci siamo anche impegnati nell’inseguimento di alcuni droni.

Non abbiamo invece provato le missioni legate agli avamposti e i crimini generati casualmente sulla mappa, ma dubitiamo che ci siano stati grandi cambiamenti per queste due attività. Abbiamo invece notato, sul menù, diverse voci ancora da sbloccare per le attività secondarie, dunque è lecito aspettarsi anche qualche altra novità ad accompagnare il ritorno di buona parte delle missioni opzionali del primo capitolo.

Passando al versante tecnico, il gioco sfrutta il passaggio a PlayStation 5, e l'upgrade è evidente soprattutto nei dettagli della città, molto più curata e densa. A fronte di questo, ci sono anche degli aspetti dove il passo in avanti c'è ma è meno evidente rispetto a quanto visto altrove, soprattutto nelle animazioni facciali dei personaggi e nei dettagli degli interni.

Il miglioramento più evidente riguarda la velocità di caricamento, sia nel passaggio tra zone chiuse ed aperte, sia nei dettagli della città. È qui che è possibile apprezzare di più il passaggio a PlayStation 5 (che potete trovare su Amazon), insieme ovviamente al feedback aptico offerto da Dualsense.

Considerando che la build da noi testata era vecchia di sei settimane (dunque probabilmente risalente a luglio), il gioco ci è parso in ottime condizioni: tolto un singolo bug – in cui sono incappati diversi colleghi e di cui il team era già a conoscenza – non abbiamo notato grandi sbavature, dunque siamo ottimisti sullo stato in cui uscirà il gioco al day-one.

Simbionti, cacciatori e lucertole

Passiamo adesso alla porzione di storia che abbiamo potuto provare. Non vogliamo farvi spoiler, dato che non sappiamo esattamente in quale momento del gioco era ambientata questa sezione, dunque cercheremo di raccontarvi meno dettagli possibile su quello che stava succedendo.

In linea generale, le missioni che abbiamo potuto provare erano tutte legate ad uno specifico personaggio, dunque abbiamo alternato l’utilizzo di Miles e di Peter nel corso delle due ore di gioco. Non sappiamo se tutte le missioni della storia principale saranno legate ad uno Spider-Man specifico, ma queste lo erano e non era possibile passare indistintamente da uno all’altro.

Nel corso delle missioni abbiamo avuto modo di conoscere da vicino alcuni degli storici antagonisti che compariranno nel gioco, su tutti Kraven e Lizard, a cui era dedicata la boss fight che concludeva la nostra demo.

A livello di scrittura, il gioco si mantiene sui livelli dei capitoli precedenti. Abbiamo apprezzato soprattutto come gli sviluppatori siano riusciti a rendere l’idea dell’influenza del simbionte su Peter; nonostante il nostro amichevole uomo ragno di quartiere sia sempre il solito nerd dalla battuta pronta, cominciano ad esserci segni evidenti del suo cambiamento, che però avviene in modo graduale e sottile.

Anche in questa prova di due ore, abbiamo potuto alternare l'uso di Peter e Miles.
Dunque da una parte abbiamo Peter, costretto a fare i conti con la malattia del suo migliore amico e con l’influenza del simbionte, mentre dall’altra abbiamo Miles, che vive invece i drammi più tipici di un ragazzo che sta abbandonando la sua adolescenza, costretto a dividersi tra scuola, amici, famiglia e vesti di supereroe.

Ovviamente due ore sono poche per esprimersi sulla qualità della trama, ma le premesse per un altro capitolo che faccia felici i fan dell'arrampicamuri, nella storia di questa versione di Spider-Man ci sono tutte.

Per quanto riguarda la struttura delle missioni, esse sono rimaste sostanzialmente identiche al primo capitolo, almeno in queste due ore. Si alternano momenti di esplorazione, più rilassati e con il saltuario puzzle da risolvere, a combattimenti frenetici.

Oltre a dei nuovi puzzle, nell’esplorazione una novità è costituita dai ragni-robot; rispetto al primo episodio, le mosse a disposizione di questi robottini sono state ampliate esponenzialmente, ed adesso potremo saltare, lanciare ragnatele, interagire con oggetti e altro ancora, rendendo più stratificate le fasi in cui ne assumiamo il controllo.

Insomma, non ci saremmo aspettati grandi cambiamenti, dato che gli episodi precedenti avevano introdotto una formula perfettamente funzionante, e così è stato. Eravamo invece più curiosi di scoprire le novità inerenti al combattimento, frangente in cui c’era effettivamente un margine di miglioramento. E non siamo rimasti delusi.

In generale, sia Peter che Miles possono ora eseguire un parry contro gli attacchi pesanti, segnalato da un’aura prima gialla e poi rossa che compare intorno al nemico. Bloccando questi attacchi avremo un’occasione preziosa di sferrare una sequenza incontrastata di colpi, guadagnando un vantaggio potenzialmente vitale sull’avversario. Questi attacchi pesanti non possono essere schivati, dunque dovrete abituarvi a bloccarli; viceversa, altri colpi possono essere solamente schivati.

Una volta capito questo sistema, semplice sulla carta ma più complesso da replicare pad alla mano, avrete una buona padronanza del sistema di combattimento; ciò nonostante, ci è sembrato di notare un leggero innalzamento del livello di difficoltà generale, al punto da aver assistito più di un paio di volte alla schermata di game over.

I nostri eroi possono anche contare su nuovi attacchi e abilità. Peter, soprattutto, può contare sui poteri offerti dal simbionte, che sono semplicemente devastanti. Pur avendo un tempo di ricarica esteso, questi attacchi possono completamente ribaltare le sorti di uno scontro, dunque diventa fondamentale familiarizzare con essi il prima possibile.

Per il resto, abbiamo potuto vedere il ritorno di un sistema di upgrade, sia per le abilità che per i gadget, praticamente identico a quello dei predecessori, ma non abbiamo approfondito granché la questione, preferendo utilizzare il set-up prescelto dagli sviluppatori.

Dopo due ore passate in compagnia di Spider-Man 2, possiamo dire che difficilmente il gioco reinventerà la ruota introdotta nel 2018, ma in realtà non ce n’era bisogno. Dopotutto, la formula di gioco, nonostante sia strutturalmente simile a quella di altri action-rpg open world in terza persona, continua ad essere unica proprio grazie alle caratteristiche di Spider-Man, che donano al tutto un tocco semplicemente inimitabile.

L’impressione generale che abbiamo avuto è che il gioco sia riuscito a costruire sulle ottime fondamenta dei primi capitoli e, soprattutto nel combattimento, è evidente la volontà di fornire qualcosa di ancora più divertente e coinvolgente. Bigger and better, insomma, per una volta sembra davvero sinonimo di qualcosa di positivo e non semplicemente di un ingrandimento quantitativo del gioco – per il solo fine di avere un’esperienza genericamente “più grande”.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Bigger and better, davvero

  • Svolazzare per New York è ancora impareggiabile

  • Nuovi poteri devastanti in combattimento

Contro

  • Rimangono da valutare le attività secondarie e la tenuta della storia

Commento

Questa prima prova di Marvel's Spider-Man 2 ci ha lasciato con delle sensazioni molto positive. Insomniac ha raccolto i frutti dell'ottimo lavoro svolto sui capitoli precedenti, con una formula che risulta ancora fresca e divertente, ma che a questo giro è indubbiamente "bigger and better", grazie a tante, piccole novità che vanno ad impreziosire l'esperienza. Rimangono ancora alcuni elementi da valutare, su tutti la tenuta della storia e le attività secondarie, di cui abbiamo avuto soltanto un assaggio in questa sede; ma ormai l'uscita è vicina, dunque non ci sarà molto da attendere per avere le risposte che cerchiamo.
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