Il Testamento di Sherlock Holmes

Milano – In occasione dell’evento Focus on Focus Home Interactive, abbiamo avuto la possibilità di recarci presso gli studi milanesi di Halifax e provare con mano Il Testamento di Sherlock Holmes, nuova avventura grafica di prossima uscita su PC, Playstation 3 e Xbox 360. 

Il tutto ha inizio a Londra, nel 1898, dopo la risoluzione di un intricato caso riguardante il furto di alcuni gioielli. Dopo averli restituiti al legittimo proprietario, quest’ultimo dichiara come quelli ricevuti altro non siano che una mera imitazione degli originali. Da questo momento la reputazione di Sherlock Holmes crolla a picco, poiché tutti, Watson incluso, cominceranno a porsi delle domande riguardo la personalità del detective e se la sostituzione dei gioielli sia realmente avvenuta.

Questa nuova avventura grafica si propone in modo diverso rispetto a quelle già approdate sul mercato videoludico. La modalità Storia, infatti, non si focalizzerà solamente sulla risoluzione dei casi, quanto più sulla visione del mondo nei panni del dr. Watson, che, tra le altre cose, tenterà di capire cosa è accaduto a Sherlock Holmes, dato lo strano comportamento assunto da questi durante gli ultimi tempi.

Quel che sin da subito è stato messo in chiaro è che Il Testamento di Sherlock Holmes non predilige affatto un approccio alle situazioni di tipo action, caratterizzato da corse, spari, salti o quant’altro. Anzi, la vera peculiarità del nuovo titolo sviluppato da Frogwares consiste proprio nel basarsi quanto più possibilmente sulla pura investigazione.

Analogamente agli altri titoli presentati da Focus Home Interactive durante l’evento, anche per questo gioco il sistema delle scelte e dei dialoghi risulta molto interessante, in quanto l’esito di ogni situazione verrà fortemente influenzato dalle domande poste o dalle reazioni avute. 

Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di sperimentare il gameplay, e dobbiamo affermare che ne siamo rimasti davvero soddisfatti. E’ innanzitutto doveroso evidenziare come sarà possibile affrontare i singoli casi con un sistema di controllo in prima e in terza persona. Il primo permetterà ai giocatori di controllare l’investigatore mediante la semplice pressione dei tasti WASD e l’ausilio del mouse, mentre il secondo verterà principalmente sull’utilizzo del puntatore (tale sistema è stato ovviamente provato su una configurazione PC messa a disposizione da NVIDIA).

Immancabile ovviamente un corposo e ben progettato inventario, nel quale sarà possibile conservare gli elementi pervenuti durante le indagini e combinarli al fine di creare arnesi o chiavi per risolvere efficientemente determinati enigmi. Il titolo consentirà anche di utilizzare ambedue gli investigatori, rendendo in tal modo l’esperienza di gioco ancora più varia grazie ai molteplici approcci disponibili. A volte capiterà infatti che determinati luoghi risultino bloccati o che Sherlock non abbia la benché minima idea di come procedere. Grazie a Watson tali dubbi potranno essere rapidamente dipanati, poiché tramite il suo intervento si potrà venire a conoscenza di ulteriori dettagli che aiuteranno nella risoluzione del caso. Qualora rimanessimo bloccati nell’analisi degli elementi presenti, inoltre, l’utilizzo del Sesto Senso di Sherlock riuscirà ad aiutare il giocatore evidenziando a schermo cosa analizzare.

Dal menu di gioco sarà infine possibile accedere ad un efficiente sistema di deduzione: a partire dagli elementi empirici a propria disposizione, infatti, Sherlock ed il suo fido aiutante potranno elaborare determinate teorie che comporteranno l’intera risoluzione del mistero che avvolge un omicidio o un furto, così come il destino di un indagato. Qualora la nostra congettura risultasse falsificabile, d’altro canto, sarà necessario ricostruire il quadro generale dell’accaduto e rielaborare una nuova teoria.

Per quanto concerne il comparto tecnico, il sistema di controllo, come già parzialmente accennato, si è rivelato davvero molto valido sia utilizzando la coppia mouse e tastiera sia un controller per Xbox 360.

La resa grafica, realizzata mediante un engine proprietario, ha saputo tutto sommato convincerci, con una buona modellazione poligonale caratterizzata da un aliasing pressoché inesistente ed una grande cura nei dettagli per alcuni elementi come il corpo dilaniato di un cadavere ed il viso dei personaggi. In ultima istanza è da citare il framerate, piuttosto stabile nonostante qualche incertezza, che, tutto sommato, non ha in alcun modo compromesso l’esperienza di gioco.