Parigi – A poco meno di due settimane di distanza dall’ E3, Ubisoft ci ha invitato in esclusiva italiana negli studi parigini per poter provare con mano l’atteso Ghost Recon Future Soldier. Dopo essere approdata su PSP con risultati alquanto deludenti e su Nintendo Wii come semplice sparatutto su binari, la serie è pronta a tornare finalmente su console HD e PC in grande spolvero, miscelando sapientemente tutti quegli elementi caratteristici che ne hanno contribuito al successo e aggiungendo diverse, gustosissime, novità. La fase di test si è divisa dapprima in una sessione di gioco cooperativa per poi passare ad un combattimento online, eccovi tutti i dettagli.
Ci vogliono fantasmi per una guerra fantasmaI Ghost, soldati d’élite dotati del miglior equipaggiamento e addestramento possibile, saranno chiamati ancora una volta a sventare la minaccia di una guerra contro un nemico invisibile. Il titolo ci metterà nei panni del sergente John Kozak, un nuovo membro della squadra al quale si affiancheranno tre soldati veterani, gettandoci in un conflitto globale attraverso otto differenti località. I nostri Ghost questa volta si troveranno invischiati in qualcosa di veramente grosso e dai campi di battaglia Boliviani verranno catapultati a combattere in Nigeria, in Pakistan ed anche nel circolo polare artico per tentare di scongiurare una crisi mondiale. La tecnologia sarà dalla loro parte e più di cinquanta armi futuristiche, create traendo ispirazione da fucili e prototipi già esistenti, formeranno l’incredibile arsenale a nostra disposizione affiancando l’intelligence militare capace di darci quel vantaggio tattico indispensabile per riuscire a sopraffare un nemico in netta superiorità numerica. Dopo questa dovuta introduzione la sala si è oscurata ed il Lead Game Designer, Roman Campos Oriola, affiancato da altri tre collaboratori, ci ha mostrato il gioco in azione.
Al mio segnale, fuoco!A bordo di un elicottero da trasporto con I Shot the Sheriff a fare da colonna sonora, i Ghost hanno raggiunto il luogo della missione e, poco prima di atterrare, sui visori sono comparse immagini olografiche della zona d’azione. L’intelligence ha quindi fornito i dettagli per il completamento dei compiti, le specifiche sull’inserimento ed indicato sulla mini mappa i bersagli principali da colpire. Dopo un brevissimo caricamento i quattro Ghost si sono trovati spalla a spalla in un villaggio popolato da bersagli ostili, uno di loro ha attivato un mini drone volante, mappando così l’intera area circostante, rivelando le possibili vie di fuga ed evidenziando le sagome dei nemici. Senza perdere tempo un altro Ghost, silenziosamente, si è avvicinato al primo bersaglio finendolo con un rapido colpo alla nuca mentre la telecamera proponeva uno zoom ravvicinato dell’animazione. La squadra è già entrata in azione da diversi minuti ed il nemico ancora ignora la loro esistenza, in lontananza un caseggiato nel quale sono asserragliati quattro distinti nemici svetta sulla strada sinuosa. Sfruttando il sistema W.A.R (Weapon Augmented Reality) uno dei Ghost ha richiesto un colpo sincronizzato e a schermo sono comparse tutte le linee di tiro dei suoi commilitoni. Ognuno di questi si è mosso indipendentemente per cercare di avere la visuale libera per sparare e, una volta agganciato il bersaglio con la conferma visiva tramite l’efficace interfaccia, i colpi sono partiti contemporaneamente uccidendo tutti gli ostili e liberando la zona senza far scattare alcun allarme. Continuando il percorso tracciato sulla mini mappa, uscendo dal villaggio, davanti alla squadra si è aperta una radura tagliata da un corso d’acqua ma senza alcun soldato a fare da guardia al passaggio. Insospettiti da tutta questa quiete i Ghost hanno attivato la visuale termica e proprio come sospettato sono comparse a schermo tutta una serie di mine antiuomo piazzate sul letto del torrente. Facendo attenzione ad evitare di saltare in aria la squadra ha proseguito oltre continuando a liberarsi dei nemici silenziosamente, aggirando alle spalle i propri bersagli e usando mosse rapide e letali, entrando in possesso dei dati necessari per terminare la missione senza farsi scoprire. Appena i file sono stati scaricati dal terminale si è attivato un sistema di difesa automatico che ha innescato un allarme, attirando sul posto decine di soldati nemici, giunti in forze su camion militari da trasporto. Un colpo sicuro ad uno dei piloti ed uno dei mezzo si è fermato di botto permettendo così di riorganizzare la difesa. Obbligati a scendere e raggiungere la zona dello scontro a piedi, i nemici sono stati bersagli facili per i colpi della squadra speciale e, proprio quando stavano per essere sopraffatti del tutto, un elicottero da guerra è apparso sulla scena facendo cadere una pioggia di fuoco e proietti sui nostri protagonisti. Con una chiamata radio è stato dunque richiesto il lancio di un missile termico da remoto che è andato ad infilarsi direttamente nel rotore dell’elicottero facendolo esplodere in mille pezzi e creando così il diversivo perfetto per dare ai Ghost l’occasione che aspettavano per fuggire.
Quando il fuoco arriva prima del segnale…Terminata la presentazione degli sviluppatori è giunto finalmente il momento di provare con mano quanto visto e, sicuri di poter ripetere con ampio margine di successo le gesta eroiche appena vissute, ci siamo gettati allo sbaraglio contro il primo nemico. Nemmeno il tempo di tirare fuori il drone per esaminare l’area circostante che uno dei nostri compagni si era già gettato con il coltello in mezzo ai denti per ammazzare il bersaglio, purtroppo con scarsi risultati. L’azione decisamente poco stealth del commilitone ha portato l’inferno sulla terra ed in meno di trenta secondi ci siamo trovati circondati. Preso coraggio e decisi a non sfigurare, abbiamo imbracciato il nostro fido fucile mitragliatore e ci siamo fatti largo tra le fila nemiche tra colpi che sibilavano sopra le nostre teste ed esplosioni talmente vicine da disorientarci e farci fischiare le orecchie. Utilizzando un approccio completamente differente sono emerse nuove funzionalità precedentemente inesplorate, come per esempio la possibilità di affidarsi alle coperture per avanzare al riparo in maniera molto similare a quanto visto in Gears of War. Sarà inoltre possibile attirare il fuoco nemico sulla propria postazione per chiedere poi ad un compagno di andare a terminare colui che ci ha preso di mira. Con fatica ed un uso spropositato di munizioni siamo giunti anche noi al tanto agognato letto del fiume, dove la situazione è precipitata. Il tentativo di fuoco sincronizzato è fallito miseramente grazie ad un colpo esploso con troppo anticipo, rivelando ancora una volta la nostra posizione al nemico. Le cose qui sono peggiorate in un istante e tutti e tre i nostri compagni sono caduti sotto i colpi dei nemici. Con un’azione degna del miglior Arnold Schwarzenegger dei tempi andati ci siamo mossi di copertura in copertura eliminando i soldati che ci ostacolavano e rianimando gli altri membri della squadra con i quali siamo poi riusciti a proseguire la missione. Inutile dire che una volta acquisiti i dati dal terminale i mezzi di trasporto ci sono arrivati praticamente sopra dando di nuovo adito ad una sparatoria senza precedenti. Con un po’ di fortuna, qualche ferita di troppo ma con il bottino al sicuro siamo riusciti a completare la missione e a portare a casa la pellaccia. Questo è stato solo un piccolo antipasto di quello che ci aspetterà nella versione finale del titolo, per una campagna composta da oltre dodici missioni e di una durata approssimativa stimata intorno alle dieci ore.
Due approcci diversi e un sacco di funzionalitàDopo aver avuto la prova dunque che il singleplayer di Ghost Recon Future Soldier sarà piuttosto valido e che permetterà di approcciare le missioni con tattiche completamente opposte la nostra attenzione si è rivolta verso la modalità multiplayer. Tramite una breve sessione di gioco quattro contro quattro abbiamo avuto modo di assaggiare anche questo aspetto del titolo. Nonostante i lavori fossero ancora piuttosto indietro, la singola mappa che ci è stata mostrata ha saputo divertirci con le sue strettoie, le mille coperture disponibili e le decine di passaggi utili ad arrivare agli obiettivi della missione. Purtroppo era selezionabile unicamente il fuciliere me nella versione finale del titolo, a detta degli sviluppatori, non mancheranno ulteriori classi tra le quali spiccheranno lo scout, con poteri stealth, e l’ingegnere, capace di richiamare droni ed offrire supporto alla propria squadra attraverso la localizzazione dei nemici dalla distanza. In questo caso, una volta avvistato un nemico, questo diventava visibile per tutto il team, mostrando la sua sagoma attraverso i muri e permettendo ai nostri compagni, forse con troppa facilità, di sorprenderlo alle spalle e terminarlo con pochi colpi.In Ghost Recon Future Soldier sarà possibile equipaggiare in maniera differente le varie classi e modificare ampiamente le armi in nostro possesso, 52 in tutto, sia nella modalità singleplayer che in quella multiplayer. Dal menù apposito sarà possibile vedere una raffigurazione esplosa del fucile selezionato e cambiarne ogni sua parte, a partire dalla canna, passando dai mirini ed andando a toccare anche le parti più piccole come il grilletto od il calcio. Ogni modifica influenzerà l’efficacia, contribuendo ad aumentare la precisione, ridurre la dispersione dei colpi o la forza dei proiettili.
Quattro chiacchiere con gli sviluppatoriDopo una prova convincente sul campo abbiamo avuto modo di scambiare quattro parole con Thomas Leroux, Associate Producer di Ubisoft per approfondire alcuni dettagli solo accennati durante la presentazione, eccovene il resoconto:
Spaziogames: Qual’è la vostra idea di guerra? Avete prediletto missioni in ambienti ristretti o avete preferito riprodurre scontri su larga scala?Thomas Leroux: Il nostro obiettivo principale è stato quello di permettere ai giocatori di approcciare le missioni come preferivano. In Ghost Recon Future Soldier puoi scegliere se uccidere tutti i nemici sulla mappa od utilizzare i droni ed i gadget tecnologici che abbiamo messo a disposizione per rivelarli ed evitare così quasi tutti gli scontri.
SG: Sarà quindi possibile completare le missioni senza uccidere nessuno o saremo comunque costretti farlo?TL: Dipende molto dalla missione, in alcune dovrete semplicemente mettere al sicuro una zona o rubare delle informazioni mentre in altre scortare qualcuno. Per raggiungere gli obiettivi potrete comunque decidere se evitare i nemici od eliminarli tutti.
SG: Data la necessità di cooperare tra membri della stessa squadra, non sarà difficile coordinarsi con altri tre giocatori mentre si giocano partite online, soprattutto se si vuole giocare in stealth?TL: E’ una questione davvero importante questa per noi. Quando pensiamo alle partite cooperative vogliamo come prima cosa che tutti abbiano la possibilità di essere attivi e partecipi al gioco e come seconda che la comunicazione tra i membri del gruppo avvenga senza problemi. Soprattutto qui in Europa durante le sessioni online può capitare di giocare con un italiano, un polacco, un francese e un tedesco e questo può essere un problema per la coordinazione. Abbiamo dunque pensato ad un sistema per le comunicazioni basilari senza la necessità di parlare ma sfruttando solo gli input dei tasti. Sarà quindi possibile marchiare un bersaglio e dire ad un compagno: Uccidilo! con la semplice pressione di un tasto.
SG: In questo caso ci sarà una sola persona che darà gli ordini a tutta la squadra od i gregari potranno scegliere quali bersagli attaccare in autonomia?TL: Ognuno potrà agire indipendentemente dagli altri e potrà marciare i bersagli in autonomia. Prima di entrare in missione, durante la scelta dell’equipaggiamento, sarà possibile portare con sé i droni per l’intelligence al posto di un fucile per esempio e tutti i partecipanti potranno sceglierne uno. Durante la battaglia tuttavia potrà esserne rilasciato solo uno alla volta rendendo cosi’ indispensabile una buona amalgama tra i componenti della squadra onde evitare di sprecare slot per l’equipaggiamento.
SG: Avremo dunque classi diverse o una sola classe che potrà equipaggiare tutti gli armamentari?TL: Attualmente nella campagna non ci sono classi, i personaggi potranno indossare qualsiasi tipo di equipaggiamento. Nel multiplayer le cose sono diverse e le classi saranno volutamente differenti in maniera sostanziale: avremo lo scout, abile nel camuffarsi e rendersi invisibile, l’ingegnere in grado di utilizzare strumenti hi-tech e droni ed il classico rifleman.
SG: Durante la demo presentata all’E3 2010 sono state mostrate diverse mosse corpo a corpo direttamente dallo stealth, oggi invece la missione era decisamente più improntata sugli attacchi a distanza. Tutti quei colpi melee restano confermati o avete cambiato qualcosa?TL: Non ci saranno combattimenti corpo a corpo che richiederanno l’utilizzo dei Quick Time Event ma ogni volta che ci si avvicinerà in stealth ad un nemico la telecamera effettuerà uno zoom e potremo scegliere di spezzare il collo al nemico o sparargli a distanza ravvicinata, per poi trascinare via il cadavere e nasconderlo in assoluto silenzio.
SG: Abbiamo visto i veicoli nella presentazione di oggi ma questi erano utilizzati esclusivamente dal nemico. Sarà possibile pilotare qualche tipo di mezzo nella versione finale del gioco?TL: Durante la campagna avremo alcune sessioni in cui sarà necessario pilotare i veicoli ma non siamo ancora pronti ad addentrarci nel dettaglio della questione.
SG: La serie di Ghost Recon ha un gran numero di appassionati, cosa ameranno i fan in questo nuovo capitolo?TL: Siamo sicuri che i fan apprezzeranno moltissimo il fatto di poter giocare la campagna come preferiscono ed anche la possibilità di rigiocarla una seconda volta in maniera totalmente diversa, questo grazie all’apertura ed alla vastità delle mappe che permettono di approcciare le missioni ogni volta in maniera differente oltre che alle nuove feature come i colpi sincronizzati ed i droni per l’intelligence che miglioreranno enormemente l’esperienza multigiocatore sia tra amici che online.Una cosa che non è ancora stata mostrata sono i civili. In Ghost Recon Future Soldier abbiamo voluto mostrare come le squadre speciali si approccino realmente con i civili.
SG: Dovremo quindi difenderli?TL: Non è tutto bianco o nero, i civili a volte possono rappresentare un pericolo per la missione e per loro stessi e dovremo quindi interagire con loro in modo per evitare che questo accada.
SG: Sara possibile ucciderli?TL: No! Anche se l’obiettivo della missione non richiederà di proteggerli, perché magari sarete impegnati a dover cercare un personaggio importante ed eliminarlo, non sarà possibile ucciderli. In alcune missioni concitate tuttavia i nemici potrebbero nascondersi tra le loro fila e mentre vi muoverete in un vicolo affollato potreste venir assaliti di sorpresa e dovrete iniziare a rispondere al fuoco.
SG: Volete dire qualcosa di positivo a riguardo del vostro gioco? Cosa lo differenzierà dagli altri sparatutto?TL: La prima cosa che mi viene in mente è che questo non sarà un gioco nel quale bisognerà semplicemente correre e sparare, ci sono già numerosi giochi che tentano quella via, anche con discreti risultati. Noi vogliamo proporre una vera simulazione delle forze speciali e del loro equipaggiamento hi-tech.
SG: Pensate sia un mercato inesplorato?TL: Si, Battlefield o Call of Duty si concentrano più sul giocatore singolo e soprattutto su soldati “normali”. Noi qui puntiamo alla cooperazione e ad offrire un esperienza completamente nuova e diversa da quanto proposto negli altri fps, con una campagna giocabile liberamente e con pochissimi eventi scriptati.
– Buona interazione tra i membri del gruppo
– Diverse possibilità di approccio alle missioni
– Intelligence ben implementata
– L’appeal di Ghost Recon è rimasto intatto
La versione dimostrativa giocabile presentata negli studi francesi di Ubisoft ha rivelato nuovi punti di forza per la saga e lasciato veramente poco spazio ai dubbi sull’effettiva qualità di Ghost Recon Future Soldier. Sebbene il setting futuristico dia adito a tutta una serie di nuove ed interessantissime opzioni come l’intelligence od i droni, l’anima del titolo, per la gioia di tutti i fan, rimane saldamente ancorata a quanto la serie di Ghost Recon ci ha abituato negli anni. La collaborazione tra i membri del team ci è parsa veramente ad alti livelli e mai come in questo nuovo capitolo la coordinazione svolgerà un ruolo fondamentale.
I colpi sincronizzati, il fuoco di soppressione e gli ordini impartibili direttamente sul campo con pochi e semplici click sono delle ottime features che vanno ad aggiungersi ad un sistema di coperture dinamico in grado di creare una modalità singolo giocatore veramente ottima sotto quasi tutti i punti di vista.
Se da una parte dunque il singleplayer ci è sembrato eccelso, la sessione multi giocatore ha lasciato qualche dubbio. Poter vedere le sagome dei nemici attraverso i muri a prescindere dalla loro posizione ci è sembrato esagerato e rischia di limare eccessivamente il fattore tatticismo: uno spot per la posizione nemica probabilmente sarebbe stata più che sufficiente. La prova ci ha comunque soddisfatto nel suo complesso e questo piccolo assaggio di Ghost Recon Future Soldier non ha fatto altro che accrescere la nostra voglia di mettere le mani sul prodotto completo, che si preannuncia essere eccezionale.