Recensione

The Sims 2

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a cura di Darkzibo

Come si sa, a differenza delle conversioni per PC e console casalinghe, quelle portatili della fortunata serie di The Sims, vede una maggiore linearità che trova un inizio e una conclusione, affrontando diverse missioni che prevedevano l’apprendimento di diversi mestieri e arti. Si è passati dal paese di Fuori Tutti, disponibile per Game Boy Advance ed N-Gage, alla città di The Urbz, primo titolo della serie per Nintendo DS, tutti con grafica 2d e visuale isometrica. Come si sa, i lavori servivano per guadagnare sempre più denaro e comprarsi, ad esempio, la tanto desiderata casa di campagna da arredare a proprio piacimento, con lo scopo finale di divenire sindaco della città. Con The Sims 2, i programmatori sembrano aver scelto un’altra strada.

The Sims CrossingDopo aver creato il vostro alter ego virtuale, maschio o femmina che sia, dopo averlo vestito, pettinato e nominato, verrete catapultati in una cittadina composta da qualche abitante e qualche negozio. Subito, dovrete andare nell’albergo cittadino per trovare un alloggio. Il portiere vi annuncia che il proprietario se ne è andato e che le sorti economiche di quella povera comunità sono affidate in gran parte ai turisti che sono ospitati nell’albergo. Il sindaco, quindi, vi darà in gestione la struttura con tutti gli affari che le competono se riuscirete a risolvere una prima missione. Alla fine le sorti dell’albergo saranno nelle vostre mani!! L’albergo rappresenta l’unica fonte di sostentamento per la cittadina, lo sa bene il sindaco che disperato vi verrà a chiedere di gestire al meglio la struttura, trattando bene i clienti, pulendola e tenendola aggiornata, aprendo nuove ali come la zona casinò e shopping. Il tutto viene misurato dal tempo reale, dato che l’orologio del gioco si regola con quello del Nintendo DS. Se per esempio un cliente vi dice che arriverà un suo parente entro due giorni, il personaggio giungerà proprio entro due giorni effettivi, composti da 24 ore. Questo può sembrare una bella cosa, dato che noterete un certo parallelismo tra la vostra vita e il mondo nel gioco (quando accenderete la console la sera, sarà sera anche nel gioco e così via), ma alla lunga potrebbe stancare quelli che sono abituati al tempo accelerato degli altri episodi portatili. Il punto a favore di questa scelta sta nel fissare, quasi da agenda, alcuni episodi o personaggi che si incontreranno solo in un determinato periodo della giornata. Animal Crossing docet.La longevità diviene quindi una cosa soggettiva: tutto dipende da quanto tempo resisterete a questo ritmo lento di gioco. Potrebbero passare giorni e mesi, oppure dopo qualche breve tempo avrete già abbandonato la vostra copia, senza scoprire cosa riserva il finale. I minigiochi, discretamente vari e divertenti vi consentiranno di sfidarvi tramite la connessione Wi fi con altri possessori di una copia del gioco.Subito vi balzerà all’occhio la limitatezza degli ambienti che andrete a visitare: circa cinque negozi, compreso bar, pub e municipio e un piccolo appezzamento di deserto. Vi sembrerà di avere una camicia di forza che vi relega in un ambiente che di esplorabile non ha nulla e, dato che ci dovrete passere molte giornate, risulterà monotono e meno divertente di quanto possa sembrare.

Touch The SimsLo scopo del gioco sarà quello di soddisfare i clienti e di andare incontro alle loro esigenze per raggiungere un certo grado di popolarità: se qualcuno è triste lo dovrete rallegrare così come se qualcuno stesse soffrendo per la sua mancata affermazione all’interno della piccola comunità. Come si può fare tutto ciò? Semplicemente impiegando il touch screen e rispondendo ai gesti dei sims tramite dei pulsanti che sembrano sensori celebrali e che faranno eseguire al vostro avatar una risposta alle esigenze dei clienti. Per esempio se un sims allarga le braccia voi dovrete premere prontamente il pulsante virtuale che richiama l’abbraccio; se non lo farete in tempo o sbaglierete, il cliente o l’abitante del paesello, perderà punti stima nei vostri confronti e la vostra popolarità sarà destinata a un declino. C’è da dire che l’impiego del touch screen, come altri titoli per Nintendo DS usciti in questo periodo, sta iniziando a entrare nell’ottica dei programmatori. Per esempio, in The Sims 2, vi servirà non solo per selezionare alcune opzioni di base e per dirigere i sentimenti e le azioni del vostro personaggio, ma anche per ricaricare uno spara – acqua, in stile liquidator, da usare per scacciare gli alieni, per impiegare l’aspirapolvere in modo da pulire l’albergo. In quest’ultimo caso, tornerà utile anche il microfono dato che, una volta che ci soffierete dentro, leverete la polvere appena aspirata. Vi sarà concesso anche di registrare brani premendo i pulsanti della pianola, proprio con le vostre dita o, se preferite, con il pennino. Se invece preferite le arti visive, potreste disegnare un quadro per poi appenderlo a fare bella mostra di sé su una parete del vostro albergo. Ancora, lo screen inferiore, servirà per regolare il metal detector, nella ricerca di metalli preziosi nella piccola zona desertificata.Forse non si inneggia ad un’innovazione completa, però è un buon segno che prima di tutti EA si sia accorta delle molte opportunità che dà lo schermo tattile del Nintendo DS. Il movimento del personaggio è affidato al pad direzionale e alcune azioni potranno essere compiute direttamente dai pulsanti alla vostra destra. Il controllo è facile, anche se, data la nuova struttura tridimensionale del titolo in questione, sarebbe servito un controllo analogico, più atto alle esigenze del nuovo assetto. Altra pecca è la gestione delle telecamere che, come al solito, genera difficoltà nel gestire l’azione.

Nuova dimensioneCome detto poc’anzi, questo episodio di The Sims vede l’introduzione della terza dimensione nella serie dei giochi portatili. Se prima, infatti, avevamo una visuale isometrica 2D, ora abbiamo un mondo con un certo spessore, esplorabile dalle telecamere. I personaggi sono particolareggiati sia per i loro atteggiamenti, sia per la loro realizzazione, che, per quanto il Nintendo DS lo conceda, sembra ben fatta anche per quanto riguarda l’abbigliamento. Forse le textures, soprattutto dei volti, meritavano un briciolo di attenzione in più, ma il risultato finale è più che piacevole. Le ambientazioni non sono molto varie e alla lunga vi annoieranno, anche per la loro scarsezza nel dettaglio. Per esempio l’albergo non avrà molta varietà così come tutta la ridente cittadina. Questa limitata presenza di edifici e di luoghi di esplorazione, poteva essere compensata da una realizzazione con la erre maiuscola, ma purtroppo non è stato così. Un altro difetto è il rallentamento di tutto il gioco quando inizia a piovere. Forse poteva essere una cosa evitabile, dato che altri effetti climatici, come la luce del tramonto che dovrebbe allungare le ombre (siamo in un luogo semi desertico) non esistono. Anzi la luce giornaliera, a parte la logica funzione di rendere tutto più chiaro, non crea alcun altro effetto, né sulle textures, né sui personaggi.Il sonoro riproduce, sfruttando le casse del Nintendo DS, il simpatico linguaggio dei Sims, ben comprensibile e chiaro quando si tratterà di comprendere gli stati d’animo dei personaggi. La colonna sonora, ascoltabile anche tramite in jukebox sparsi per i locali della città, è sempre, come al solito, rilassante e abbraccia perfettamente lo spirito di The Sims 2.

– Divertente sotto diversi aspetti

– Tecnica rinnovata

– Gestite un albergo in tempo reale

– Finalmente il touch screen inizia a avere un suo perchè

– Ambiente di azione ristretto

– Forse l’orologio in tempo reale annoia alla lunga

– Una volta finito lo abbandonerete

– Ambienti poco curati

7.0

Alla loro seconda apparizione sul Nintendo DS i Sims acquistano e perdono punti. Li acquistano perché finalmente trovano una nuova dimensione tecnica e perché il titolo sfrutta bene il touch screen, in diverse occasioni. Li perdono per il semplice fatto che la scelta di rendere il passare del tempo proporzionato al mondo reale, potrebbe scoraggiare i vecchi sostenitori degli altri episodi in cui le ore correvano via rapidamente. Inizialmente troverete interessante questa seconda vita, ma poi capirete che forse sarebbe stato meglio velocizzare il tutto, trattandosi poi di una console portatile.

Se cercate un titolo dalle caratteristiche portatili, lasciate pure stare questo The Sims 2, mentre se vi sentite pronti a gestire un albergo tutto matto, pieno di situazioni ironiche in una vita virtuale, acquistatelo subito. Tenete in considerazione che non si tratta di un titolo rigiocabile e che, una volta portato a termine, non lo riprenderete più.

Voto Recensione di The Sims 2 - Recensione


7