Recensione

The Elder Scroll IV: Oblivion

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a cura di Garese

Alla sua terza uscita, dopo le versioni PC ed Xbox 360, The Elder’s Scroll IV: Oblivion porta nel parco giochi di Playstation 3 un genere di cui si sentiva la mancanza, gli RPG. Ma può ancora sorprendere un gioco apparso per la prima volta più di un anno fa?

Un mondo fantastico ci attende…Oblivion si svolge nello sconfinato mondo di Tamriel, così pieno di avventura e trame da farci perdere per parecchie ore al suo interno.

La scelta di un nome, una razza di appartenenza ed un genere per creare il nostro personaggio saranno le prime azioni richieste dal gioco. Le razze a disposizione sono molte e molto diverse tra loro, e fra rettili, felini, elfi e varie etnie di uomini, avremo solo l’imbarazzo della scelta, e non solo per il puro aspetto esteriore: ogni razza è infatti caratterizzata da specifiche abilità (ad esempio, gli uomini del Nord sono resistenti al freddo, mentre gli Argoniani resistono ai veleni). In questa fase sceglieremo anche l’aspetto del personaggio con un editor più che particolareggiato, con il quale sicuramente perderemo molto tempo a cambiare ogni singolo dettaglio.

Al termine di una panoramica sulla Città Imperiale, potremo scegliere una classe ed, in seguito, un segno zodiacale che caratterizzeranno il nostro alter-ego digitale. Sono disponibili le classi di guerriero, ladro e mago, tipiche dei giochi di ruolo, ma anche numerose varianti ed incroci fra esse, per permettere ad ogni giocatore di trovare quella che più gli si addice. Le abilità presenti nel gioco non sono comunque limitate ad una specifica classe, e potranno essere apprese da qualunque personaggio, quindi la scelta della classe serve soltanto ad impostare un punto di partenza.

Al termine della creazione del personaggio, dovremo portare a termine il tutorial del gioco, al termine del quale avremo un intero mondo da esplorare, pieno di vita e di personaggi, di amici e nemici. La trama principale del gioco ci porterà da semplice prigioniero ad eroe, e dovremo cercare di chiudere i portali che si stanno aprendo dal mondo demoniaco di Oblivion, dai quali fuoriescono creature che attaccano le principali città di Tamriel. Potremo seguire le quest principali, che richiederanno una quarantina di ore per essere portate a termine, ma l’essenza di Oblivion è il contorno alla trama. Il gioco infatti si avvicina più di qualunque altro alla definizione “Gioco Di Ruolo”, dandoci una libertà pressoché illimitata: potremo fermarci a raccogliere erbe per le pozioni, o andare a caccia in una foresta, diventare membri di una gilda, entrare nell’arena e combattere… e molto altro ancora.

Controlli e sopravvivenzaI controlli sono semplici ed efficaci: con R1 effettueremo un attacco, mentre con L1 eseguiremo una parata. Il tasto R2 è invece utilizzato per lanciare l’incantesimo selezionato. Molto comoda la scelta di affidare al D-Pad la selezione di equipaggiamenti ed incantesimi precedentemente impostati. Il tasto X eseguirà le azioni come raccogliere un oggetto o aprire una porta, mentre il tasto Cerchio aprirà il menu, con il quale potremo equipaggiare armi e incantesimi, e controllare la mappa e le nostre missioni. Con il tasto Quadrato impugneremo l’arma selezionata, e con il tasto Triangolo eseguiremo un salto.

Ovviamente, nel gioco sarà necessario combattere contro nemici di ogni tipo, da animali selvaggi, a banditi, a creature demoniache. La visuale in prima persona del gioco è quella di default, ed è la più soddisfacente durante i combattimenti; la sensazione di essere davvero nel mezzo della lotta, data anche dall’avanzata intelligenza artificiale dei nemici, è amplificata inoltre dalla libertà con la quale potremo intraprendere gli scontri: potremo utilizzare armi a corto o lungo raggio, lanciare incantesimi, adottare un approccio “stealth” per colpire il nemico alle spalle, o addirittura evocare creature in nostro soccorso.

L’aumento delle proprie abilità non è quello convenzionale: non guadagneremo infatti un certo numero di punti, da distribuire fra i vari attributi, alla fine di scontri o quest; un dato attributo, invece, aumenterà eseguendo più volte una data azione (ad esempio, lanciando incantesimi l’abilità con le magie aumenterà), rendendo più realistico il concetto di “fare esperienza”. Questo sistema ha però un lato negativo: potrebbe non essere molto divertente essere costretti a ripetere in maniera forzata un’azione, solo per aumentarne l’abilità associata, ma questa è una scelta nelle nostre mani.

Grafica e SonoroOblivion vanta di un comparto grafico di prim’ordine, uno dei migliori visti nei giochi usciti attualmente su Playstation 3. I mesi di ritardo rispetto alla versione Xbox 360 hanno dato i propri frutti, mostrando ciò che si può ottenere con l’ottimizzazione. La versione Playstation 3, infatti, può vantare tempi di caricamento minori, cali di frame rate meno frequenti, texture più dettagliate ed una miglior distanza visiva.

Gli ambienti sono immensi e dettagliatissimi, pieni di animali e creature che “vivono” al loro interno. Non sono da meno gli effetti di luce, o qualsiasi altro dettaglio del gioco, dalle locazioni agli oggetti dell’equipaggiamento.Alcuni punti negativi, che però non svalutano l’aspetto complessivo del gioco, sono le animazioni facciali dei personaggi, spesso sfasate dall’audio, ed occasionali cali di frame rate. Il gioco è inoltre affetto da alcuni bug, come collisioni con muri invisibili, cambi di voce dei personaggi non giocanti, o quest che non si attivano quando dovrebbero.Le animazioni risultano eccellenti, a patto di giocare in prima persona, perché quelle del nostro personaggio non sembrano essere state curate a dovere.

Anche il sonoro è molto curato, i suoni ambientali e durante i combattimenti sono molto realistici. Camminare nell’acqua, sull’erba, o in una caverna produrrà un suono diverso, che contribuirà ad aumentare il nostro grado di immersione nell’esperienza di gioco.

La musica di Oblivion è veramente adatta al suo vasto mondo, a partire dall’epico tema di apertura. A seconda della situazione, sia attraversando un bosco, che camminando per le strade di un villaggio, il gioco selezionerà la colonna sonora adatta alle nostre avventure. Quando un nemico sarà nelle vicinanze, inizierà il tema assegnato agli scontri, avvisandoci del pericolo incombente.

Contenuti (presenti ed assenti)Questa versione del gioco include l’espansione Knights of the Nine, che terrà impegnati i giocatori per un’ulteriore decina di ore, ma sono assenti tutti gli altri contenuti scaricabili della versione Xbox 360, ed al momento non è stato reso noto se e quando questi saranno resi disponibili anche agli utenti Playstation 3. Anche con questa relativa carenza di contenuti, saranno necessarie più di cento ore per portare a termine Oblivion completamente, e questo vi terrà impegnati per vari mesi.

– longevità quasi infinita

– immersivo

– miglioramenti grafici rispetto alla versione Xbox 360

– mancano molti contenuti aggiuntivi

– sono ancora presenti alcuni bug

9.1

Oblivion è al momento uno dei migliori giochi disponibili su Playstation 3. Questa versione potrà essere quella più curata tecnicamente fra le versioni per console, così come quella con il minor numero di contenuti aggiuntivi a disposizione, ma rappresenta un’opportunità impedibile per tutti gli utenti Playstation 3, di giocare e vivere un vero capolavoro.

Voto Recensione di The Elder Scroll IV: Oblivion - Recensione


9.1