Recensione

Sonic The Hedgehog 4 Episode 1

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Sonic The Hedgehog è indubbiamente un‘icona, se non l’icona di Sega dai tempi della sua introduzione nel lontano 1991 su Mega Drive/Genesis. Nonostante la qualità media dei titoli a esso dedicati, durante gli anni, abbia visto un’evidente parabola discendente, i fan del porcospino blu non hanno rinunciato a sperare in un ritorno in grande stile del loro eroe, magari in una nuova avventura che ricalcasse i fasti della serie originale. Sega, fortunatamente, deve aver ascoltato le richieste dei fan e con questo Sonic The Hedgehog 4 Episode 1 ha deciso di riportare i binari della saga ai canoni dell’era 16 bit, dando quindi un vero e proprio seguito ufficiale, come si può notare dalla numerazione apportata al titolo.

Come prima, più di primaSviluppato da Dimps, il prodotto appare sin da subito come un incrocio tra un remake ed un vero e proprio sequel dei primi tre capitoli della serie. Infatti, il primo scenario che incontreremo, chiamato Splash Hill Zone, riporterà sicuramente alla mente di tutti gli appassionati la storica Green Hill Zone del primo Sonic, con una lussureggiante ambientazione ricca di prati, fiori, cascate e giri della morte da affrontare. Il titolo è composto da quattro “Zone” diverse, ognuna suddivisa in tre sottostage ed infine lo scontro contro il boss di turno, ovviamente costituito dal malvagio Dr. Robotnik con potenziamenti appositi alla sua navicella, più una quinta area che definisce la resa dei conti finale con lo scienziato pazzo. Anche Casino Zone, Lost Labyrinth Zone e Mad Gear Zone riportano alla mente ambientazioni già apparse nei precedenti episodi della serie, opportunamente modificate e rese più attuali. Ad esempio, in Casino Zone ci dovremo destreggiare tra slot machine, flipper e giochi di carte che potranno all’occorrenza donarci un gran numero di vite o anelli; nella Lost Labyrinth Zone ci troveremo immersi in rovine sotterranee divise tra aree sott’acqua, in cui dovremo far attenzione a non rimanere troppo senza ossigeno e luoghi angusti e bui che dovremo illuminare con l’ausilio di una torcia per poi finire in corse su carrelli minerari o sopra sfere di metallo; in Mad Gear Zone, invece, rappresenta la classica zona industriale dove il malvagio scienziato trasforma poveri animaletti in robot al suo servizio e in cui dovremo vedercela con piattaforme meccaniche e ingranaggi vari.Come di consueto, saranno presenti sette smeraldi del caos da raccogliere in modo del tutto simile al capostipite della serie. Infatti, arrivando alla fine del livello con cinquanta o più anelli sarà possibile saltare all’interno di un anello gigantesco che ci trasporterà in un bonus stage ispirato a quello del primo Sonic. Si tratterà, infatti, di una specie di labirinto in cui dovremo muoverci ruotando adeguatamente lo scenario, cercando di porre il nostro eroe nel modo corretto per evitare i pericolosi bumper e le aree che porranno fine istantaneamente alla partita, fino al raggiungimento dell’agognato smeraldo. Collezionando tutti i Chaos Emerald presenti nel gioco ci sarà data la possibilità, se in possesso di almeno cinquanta anelli, di tramutarci in Super Sonic, una versione potenziata del nostro eroe color oro e in grado di raggiungere velocità più elevate e saltare più un alto. Ovviamente la trasformazione non sarà a titolo gratuito, ma consumerà anelli con il passare del tempo che dovremo reintegrare continuando a raccogliere quelli presenti negli stage.Parlando più in specifico del gameplay, dobbiamo far notare come l’”homing attack”, cioè la possibilità di compiere un lock-on su oggetti e nemici in modo da raggiungerli velocemente, abbia causato una diminuzione del livello di difficoltà complessivo, tanto che collezionare un numero davvero elevato di vite è diventato un gioco da ragazzi (è presente pure un trofeo/obiettivo che impone di raggiungere novantanove vite per riuscire a sbloccarlo). Qualche appunto anche sul level design, solitamente di buon livello, ma con alcune cadute di stile che inficiano in qualche modo la godibilità complessiva del prodotto.Punto debole del titolo la longevità, poiché sarà facile completare il gioco in meno di un paio d’ore e seppur la presenza di modalità aggiuntive quali il Time Attack e lo Score Attack, dove rispettivamente sarà importante completare gli stage nel tempo e con il punteggio migliore possibile con tanto di leaderboard mondiali sulla quale caricare i nostri risultati, non aggiungono molto all’offerta ludica totale.

Colori a velocità estremeLa cosmesi di Sonic The Hedgehog 4 Episode 1 si attesta su ottimi livelli. Gli stage sono ben caratterizzati e ricchi di colori, la velocità di gioco sempre molto alta e priva di rallentamenti che possono compromettere la giocabilità. Splendide ad esempio le texture utilizzate per la Lost Labirynth Zone che mostrano un’opulenza di dettagli invidiabile.Per ciò che concerne il comparto sonoro, ci troviamo di fronte a musiche totalmente inedite di discreta qualità accompagnate da alcuni remix di vecchi brani ed effetti di stampo prettamente “classico”.

– Ricalca lo stile dei primi Sonic bidimensionali

– Veloce e giocabile

– Level design non sempre ottimale

– Longevità ridotta

– Difficoltà bassa con l’introduzione dell’homing attack

7.5

Sonic The Hedgehog 4 Episode 1 è un valido platform che cerca di offrire ai nostalgici un ritorno alle origini del celeberrimo porcospino blu. Grafica e giocabilità di ottimo livello si vanno tuttavia a scontrare con una longevità particolarmente ridotta, soprattutto a fronte dell’esborso monetario necessario per eseguire il download del prodotto, e una difficoltà tendente al ribasso dovuta alla presenza dell’”homing attack” che semplifica un po’ troppo le cose al nostro eroe. Si tratta in ogni caso di un acquisto consigliato a tutti gli appassionati della mascotte Sega ma anche a tutti quelli che cercano un nuovo platform stile bidimensionale di buona qualità.

Voto Recensione di Sonic The Hedgehog 4 Episode 1 - Recensione


7.5