Anteprima

Skylanders Swap Force

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a cura di LoreSka

La serie Skylanders è un grosso trappolone, sia per i bambini che per i genitori. Il meccanismo che spinge a collezionare dei pupazzetti per poterli animare sullo schermo tramite un videogioco è un colpo di genio. Il bambino vuole rendere l’esperienza più varia con le statuette, e il genitore è spinto a comprarle. La politica dei prezzi è abbastanza aggressiva, e il gioco – ormai giunto alla sua terza iterazione – è diventato un successo planetario.
Bisogna dare credito ad Activision per avere inventato questa tipologia di giochi, e soprattutto per avere recuperato e ritrasformato in un successo un brand come quello del vecchio Spyro. Certo, il draghetto viola oggi è solo uno dei tanti personaggi della serie, ma è bene ricordare le origini del marchio.
Un gioco sicuro
Anche se l’età di chi vi scrive in questo momento è almeno una ventina d’anni più elevata rispetto al target a cui si rivolge il gioco, dobbiamo ammettere che Skylanders: Swap Force è un titolo sicuro. Non è volgare, non è violento e, soprattutto, è un gioco che sembra perfetto per il pubblico a cui si rivolge. Quando lo si gioca – ignorando la difficoltà molto bassa, evidentemente frutto del fatto che il prodotto deve aprirsi a un pubblico di bambini – ci si immerge in un’atmosfera fantastica ma mai zuccherosa. Insomma, è quel genere di prodotto action pensato per i bambini, e che probabilmente farà esaltare il pubblico di riferimento come noi, ai tempi, ci esaltavamo con le Tartarughe Ninja.
Mentre si combatte si ha la netta sensazione di progredire, di portare a termine degli obiettivi. Anche se il gioco è qualificabile come un hack and slash piuttosto semplice, si ha ben chiaro il motivo per cui si sta combattendo, e si procede imperterriti fino alla conclusione del livello.
Talvolta ci viene concessa la possibilità di esplorare, e qui entra in gioco la meccanica che ha reso celebre la serie: lo scambio di pupazzi sul portale, che con le loro caratteristiche uniche ci permettono di sbloccare nuovi percorsi o di affrontare in maniera più efficace alcune tipologie di nemici.
Scambia due volte
Skylanders: Swap Force introduce una nuova tipologia di personaggi, detti appunto Swap Force. Si tratta di una linea di sedici statuette il cui busto può essere separato dalle gambe, e ricombinato con un altro personaggio. In breve, grazie a questa meccanica è possibile creare oltre 250 personaggi, ognuno dei quali ha un nome diverso e caratteristiche molto differenti tra loro.
Così, i personaggi di tipo fuoco si possono combinare, ad esempio, con i personaggi di tipo acqua, creando un mostro ibrido efficace con due tipologie di nemici solitamente opposte tra loro. Vi sono due tipologie di attacco, ognuna delle quali è associata a una delle due componenti del pupazzetto, e pertanto ha senso combinare anche gambe e busti dello stesso tipo, ma appartenenti a personaggi diversi, in modo tale da guadagnare il migliore attacco di entrambe le statuette.
Questa novità aggiunge sicuramente un po’ di pepe al gameplay, ed è evidente che permette una maggiore varietà sia dal lato dei combattimenti e dell’esplorazione, che qualche vantaggio dal lato del collezionismo. Con un acquisto di un numero modesto di statuette, infatti, è possibile ottenere una buona varietà di combinazioni.
Oltre ai pupazzi della serie Swap Force sono stati aggiunti sedici nuovi Skylanders standard e 8 nuovi LightCore, più 16 nuove versioni di vecchi personaggi della serie. Naturalmente, tutte le vecchie statuette dei precedenti giochi sono compatibili anche con Skylanders: Swap Force.
Il primo in HD
Anche se sono esistite varie versioni in alta definizione dei precedenti capitoli della saga, Swap Force è il primo ad essere stato sviluppato in HD in maniera nativa. Ovvero, il motore grafico di partenza è quello della versione Wii U, pertanto vi è un grosso passo in avanti rispetto alla grafica upscalata del passato, realizzata a partire dalla versione Wii. Il risultato è buono, e le differenze si notano in particolare nelle cut scene e in alcune sequenze giocabili, che usano la telecamera in maniera originale. Abbiamo inoltre notato una divertente parodia/citazione di Angry Birds in una sezione di un livello, in cui dovevamo controllare una catapulta con vista bidimensionale.
Inoltre, ed è strano a dirlo, questo sarà il primo gioco della saga a includere il salto. La cosa, per la verità, non apporta enormi modifiche al gameplay, in particolare perché i personaggi non saltano molto in alto e necessitano comunque di risolvere alcuni puzzle ambientali per superare gli ostacoli maggiori. In ogni caso, l’aggiunta del salto permette alcune sezioni più vicine al platform, che sono risultate praticamente indolori grazie a una telecamera automatica quasi perfetta.

– Ottimo senso di progressione

– Resta il miglior titolo del genere sul mercato

Il brand Skylanders è molto forte e nulla ha da temere dalla concorrenza di Disney Infinity, la retrocompatibilità con le statuette precedenti piacerà molto ai genitori, e il fatto che gli Swap Force permettano una maggiore variazione con l’acquisto di meno giocattoli è indubbiamente una buona cosa.

Di conseguenza, in questo piccolo panorama dei videogiochi con i pupazzetti, è facile capire quale sia ancora il re: Swap Force potrebbe facilmente ripetere il successo dei suoi predecessori, perché quanto abbiamo visto in questa fase di anteprima ci ha lasciato delle ottime sensazioni.