SOMA include adesso la Safe Mode: ecco perché è un gioco da recuperare

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Quando SOMA venne pubblicato dimostrò due verità incontrovertibili: la piena maturità raggiunta da Frictional Games e quanto da solo riusciva a trattare con una sensibilità e una magniloquenza fuori dall’ordinario argomenti di grande profondità. “La realtà è ciò che si rifiuta di sparire anche quando smetti di crederci” è la frase di apertura di Philip K. Dick usata nel gioco, che ben rappresenta una parte dell’immaginario che i creatori di Penumbra e Amnesia hanno voluto creare, pescando a piene mani dalla fantascienza pessimista dell’ultimo trentennio del ‘900.
Umanità
Talvolta la fama può giocare brutti scherzi. In che modo? Nel caso di Frictional Games, rinomati per aver dato nuova linfa al genere grazie a un approccio per certi versi nuovo, che chiudeva la strada alle armi e creava un viatico per quello che oggi viene chiamato survival horror “run & hide“, i lavori precedenti hanno determinato la natura (errata) di SOMA ancor prima che il pubblico capisse di cosa realmente si trattasse. 
Da autori di giochi horror, in molti si aspettavano un altro horror, e invece no: al di là di sparuti elementi che non ne determinavano la natura, SOMA andava identificato senza dubbio alcuno come una raffinatissima opera di fantascienza decadente, cupa e misteriosa come i segreti dell’identità umana.
Rielaborando concetti complessi come l’autocoscienza, il senso dell’individualità e il dualismo tra vita reale e surrogata, SOMA gettava una nuova luce su tematiche che in questo medium, in modo così brillante e autorevole, non sono mai state trattate. 
Lo faceva senza alienare l’utente con la difficoltà di linguaggio o con derive filosofiche criptiche e pretenziose; proprio per questo – grazie alla conclamata capacità degli sviluppatori nel riuscirci con grande naturalezza – stimolava alla riflessione tramite una narrazione ambientale efficace, spiazzante e alla portata di tutti.
Non mancavano naturalmente numerose citazioni dedicate a chi quelle tematiche vuole approfondirle davvero, motivo per cui erano presenti dei richiami allo splendido Moon (film con protagonista un ottimo Sam Rockwell) e a diverse opere letterarie i cui titoli evitiamo di nominare, poiché potrebbero dare degli indizi di troppo su elementi narrativi che dovreste scoprire lungo l’avventura.
Cosa cambia
Giocando in Safe Mode non potrete morire. Le creature sono ancora al loro posto, ma non vi attaccheranno e non potranno farvi del male. 
D’altra parte, chi ci ha giocato su PC ed è venuto a conoscenza della popolare mod “Wuss Mode” dovrebbe avere un’idea piuttosto chiara di cosa sia questa nuova modalità, pensata per chi non vuole avere interruzioni e inserita proprio allo scopo di mettere tutti in condizione di godersi la storia dall’inizio alla fine senza doversi preoccupare di alcunché. Non che il gioco fosse complicato da portare a termine, ma è evidente quanto Frictional abbia compreso, forse a scoppio ritardato, che il pregio migliore di SOMA risiedeva proprio nel racconto e nei temi che abbracciava.
Per chi lo desiderasse, non esiste più la necessità di nascondersi, e ciò dà anche modo di esplorare con più attenzione e senza particolari ansie gli scenari di gioco. 
È importante specificare che gli sviluppatori non daranno ai giocatori l’impressione che si stia giocando in una sorta di cheat mode, con i nemici immobili o che si avvicinano a voi minacciosamente senza sortire alcun effetto in quel modo artificioso che darebbe solo un gran fastidio. No, gli sviluppatori hanno rivisto il comportamento dei nemici, così da offrire un’esperienza del tutto genuina agli utenti.
Frictional aveva inizialmente pensato di inserire la Safe Mode al lancio, ma la decisione finale è stata differente. Mentre i feedback di una minoranza di giocatori arrivavano, spiegando che volevano godersi appieno la splendida narrativa psicologica a tema sci-fi, ma che non ci riuscivano per via dei mostri, gli sviluppatori hanno deciso di ripensarci. Lo hanno fatto proprio a partire dal primo dicembre, giorno in cui SOMA è arrivato anche su Xbox One. La Safe Mode è stata aggiunta tramite patch anche nelle altre versioni. Adesso, non avete più nessuna scusa per giocare a una delle perle più brillanti dell’ultimo lustro. 

Decadente, pessimista e straziante, SOMA è una raffinata opera sci-fi che indaga gli angoli più reconditi della coscienza umana, aprendosi a importanti tematiche che solo la letteratura di fine secolo scorso è riuscita a trattare con grande dignità. Se una volta aver terminato il miglior gioco mai creato da Frictional Games avrete ancora voglia di restare in tema, vi consiglio di leggere Pelle D’acciaio di Janet Asimov, Vertice di Immortali di Robert Silverberg e The Müller-Fokker Effect di John Sladek, ammesso che siate così fortunati da riuscire a reperirli.