Recensione

Regalia: Of Men and Monarchs

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Dopo aver superato con successo una campagna Kickstarter e dopo essere stato anche rimandato di qualche settimana rispetto alle previsioni iniziali per un’ultima rifinitura finale, Regalia: Of Men and Monarchs, il nuovo Tactical RPG sviluppato dal team indipendente polacco Pixelated Milk, è finalmente pronto ad approdare su PC, mentre per PS4 e PS Vita il rilascio è ancora in data da destinarsi. Vediamo insieme se le promesse e le ottime premesse iniziali sono state mantenute.
Improbabili governanti
In questo titolo prenderemo il controllo di Kay Loren, che un giorno si scoprirà essere legittimo erede di un castello e di un regno ormai in stato di abbandono e di rovina; scoprirà inoltre di essere indebitato fino al collo, a causa degli sperperi di denaro eccessivi fatti dai suoi predecessori. Aiutato dalle sue due sorelle, dal suo fedele amico e guardia del corpo Griffith e dal fantasma del primo Loren mai esistito, sarà quindi suo compito riuscire a riportare il regno a i fasti di un tempo, ripagando contemporaneamente anche l’ingente debito accumulato. La trama svolge un ruolo centrale nell’avanzamento dei capitoli e per giustificare diversi livelli di gioco e, seppur volutamente leggera, si fa comunque ben apprezzare grazie a una buona dose di umorismo e a un convincente doppiaggio in lingua inglese.
I compiti del sovrano
Per riuscire ad avanzare nel gioco, bisognerà completare un determinato numero di “kingdom quests” ogni due mesi in-game. Questi obiettivi appartengono a diverse categorie: la riuscita esplorazione di un dungeon, aver costruito o migliorato determinati edifici o anche essere diventato più amico di diversi membri del party. Completarne più di quanti stabiliti ci assicurerà un vantaggio nei successivi due mesi: in pratica, nessun momento è buono per riposarsi! Oltre alla gestione più manageriale del regno, il gameplay si differenzia anche, come già citato, nell’esplorazione dei dungeon, in cui sono presenti due possibili fasi: classiche battaglie da vincere e le “text adventures”, in cui affronteremo un’avventura interattiva in cui le nostre scelte condizioneranno l’esito della stessa; potremmo ricevere utili oggetti, ricevere esperienza o anche migliorare (e peggiorare) il rapporto con i nostri compagni d’avventura. Tocca inoltre menzionare che l’intero gioco non è stato tradotto in lingua italiana, quindi se non comprendete abbastanza bene l’inglese farete molta fatica ad apprezzare pienamente questo titolo, in particolar modo durante queste fasi.
La forza bruta non è tutto
Le battaglie sono decisamente più complesse che in apparenza, al punto che se non fate particolare attenzione potreste ritrovarvi ad uscirne con le ossa rotte perfino nel tutorial di gioco. Potremo schierare in appositi spazi sulla scacchiera disegnata fino a 4 personaggi del nostro team (potremo portarcene dietro fino ad un massimo di 6, tra cui è sempre incluso Kay obbligatoriamente), con eroi e nemici che si muoveranno in un ordine prestabilito e dettato dall’indicatore di iniziativa: più è elevato, più rapidamente si muoverà il personaggio. Ognuno dei protagonisti ha uno stile di gameplay che lo contraddistingue e che sarà necessario imparare a padroneggiare per non uscirne sconfitti: per esempio, Kay ha abilità principalmente di supporto, in grado di potenziare i membri a lui vicini, mentre Griffith può attirare i nemici verso la propria direzione e infliggere seri danni. Per attaccare si dovrà scegliere se usare la skill personale (dal costo sempre gratuito) oppure se utilizzare una delle skill più potenti, che spesso hanno bisogno di tempo per ricaricarsi. Un’altra feature del gioco è la presenza di punti autorità accumulabili ed utilizzabili per far muovere due volte in un turno un personaggio (per infliggere due attacchi consecutivi, per esempio) oppure conservarli per poter utilizzare la skill personale più potente (dagli effetti variabili, a seconda dello stile di gioco del personaggio prescelto). Bisogna inoltre scegliere accuratamente quali mosse eseguire, in quanto non esiste un personaggio in grado di curare le ferite: scelta voluta da parte degli sviluppatori in favore dei punti scudo, ottenibili attraverso oggetti equipaggiabili, consumabili e anche attraverso determinate abilità di personaggi con compiti di supporto. In totale vi sono 12 possibili e improbabili eroi giocabili (di cui 4 sbloccabili solamente dopo aver agito diplomaticamente negli interessi dei relativi regni di appartenenza), tutti con uno stile di gameplay unico e ben caratterizzato. In caso di sconfitta di uno o più protagonisti, potranno essere riportati in vita solo raggiungendo un determinato nodo d’interesse all’interno del dungeon oppure completandolo.
Chi ha detto che regnare è facile?
Abbiamo particolarmente apprezzato le varie sfaccettature del gameplay, che consentono un approccio molto personale al titolo, con le decisioni interamente personali di quali kingdom quests completare e nell’ordine che preferiamo. Dato che le sfide sanno spesso essere particolarmente impegnative, sottolineiamo fin da subito la presenza di una modalità “story mode”, creata appositamente per facilitare il tutto e godersi più tranquillamente la trama del gioco. Graficamente il titolo ha uno stile “cartoon” decisamente azzeccato, seppur i menu e i cosiddetti “hud” risultino invece troppo semplici. Le musiche presenti, invece, seppur di buona qualità, non sono comunque in gran numero e risultano presto ripetitive, data anche la longevità del titolo che può superare anche le 30 ore. Purtroppo tutte le buone idee e qualità del titolo sono minate da una serie inspiegabile di bug e crash che abbiamo riscontrato durante la nostra prova, alcuni anche piuttosto gravi, come veri e propri dungeon inaccessibili. Tutti problemi che ci fanno purtroppo pensare che il gioco non sia stato testato a dovere prima di distribuirlo ufficialmente sul mercato; in ogni caso, è già arrivata una day-one patch che risolve buona parte dei problemi già citati, ma non possiamo comunque non tenere conto, almeno in minima parte, dei vari problemi che hanno minato la nostre esperienza di gioco.

– Gameplay vario ed impegnativo

– Buona longevità…

– Graficamente piacevole

– Qualche bug e crash di troppo

– …ma potrebbe stancare presto

7.5

Regalia Of Men and Monarchs è un gioco con un grande potenziale, ma che per problematiche relative a uno sviluppo forse un po’ troppo affrettato non riesce a brillare quanto dovrebbe. Abbiamo comunque apprezzato molto il gameplay vario e riteniamo che, nonostante qualche difetto, si tratti comunque di un titolo più che valido, che può stuzzicare l’interesse degli appassionati di giochi di ruolo tattici.

Voto Recensione di Regalia: Of Men and Monarchs - Recensione


7.5