Recensione

Red Dead Revolver

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a cura di Iori Yagami

Dopo un bel pò di attesa è finalmente disponibile nei negozi Red Dead Revolver, un titolo che ci trasporta in uno scenario tipicamemente cinematografico da Spaghetti Wastern. Ormai molti di voi sapete dei problemi avuti durante la lunga gestazione del titolo. Nato da una geniale idea dei telentuosi programmatori di Angel Studios, il gioco venne prima proposto alla Capcom, che lo inserì inizialmente nella sua line-up di qualche tempo fa. A causa di incomprensioni con il produttore (Capcom intendeva inserire nel titolo zombie e mostri assortiti!) Angel Studios si ritirò di buon ordine e in seguito entrò a far parte di Rockstar. Oggi Angel Studios è nota come Rockstar San Diego e Red Dead Revolver è il loro ultimo gioiellino. Ora daremo uno sguardo alla storia del “film-videoludico”. Prendete le vostre armi e preparatevi a fare fuoco: là fuori non scherzano! Red Dead Revolver è un film western appassionante e da vivere fino in fondo…

Il Buono, il Brutto e il Cattivo!La storia del gioco si ambienta nel 1880 e vede come protagonista il pistolero Red alla ricerca degli assassini dei suoi genitori. Il personaggio di Red è molto somigliante al giovane Clint Eastwood di film tipo “Per un pugno di Dollari” e l’atmosfera si rifà agli spaghetti western degli anni’60. Il suo nemico principale è un certo Javier Diego, tipo senza scrupoli che ha ordinato l’eliminazione dell’intera famiglia di Red. I genitori del giovane rimangono bruciati nell’incendio e Red raccoglie la pistola del padre caduta nel fuoco (causando un marchio indelebile sulla sua mano). Anni dopo il giovane comincia il suo lavoro di cacciatore di taglie, un buon espediente per trovare i colpevoli del massacro, e da qui avrà inizio lo story mode. Questo è quanto ci viene mostrato nel filmato introduttivo del gioco. Noi cominceremo la partita proprio a partire dall’inizio della prima missione del nostro Red.Da cornice al protagonista troviamo dei personaggi degni del migliore film western: dal gentiluomo inglese alla proprietaria terriera che non esiterà ad impugnare il suo fucile per difendersi dai malintenzionati. Questi personaggi sono rispettivamente il pistolero inglese Jack Swift e la bella Annie Stoakes, a cui hanno bruciato il ranch e cerca quindi vendetta nei confronti del governatore…Nel corso del gioco Red incontrerà comunque altri personaggi e scopriremo alcuni particolari sul suo passato, così come il colpevole dell’omicidio della sua famiglia.

Al cuore Ramon!!Dopo aver visto l’introduzione inizieremo la partita. Lo story mode presenta all’inizio una specie di tutorial in cui ci verrà insegnato a sparare e ad usare correttamente l’arma speciale di Red, oppure il giusto comportamento da adottare durante i duelli uno-contro-uno. Red Dead Revolver è strutturato prevalentemente a missioni in cui affronteremo generalmente prima gli scagnozzi e poi alla fine i boss della banda criminale. Quando Red arriverà nella città di Brimstone sarà lo sceriffo ad assegnarci le missioni. Dovremo portare a termine tutte missioni per intascare le taglie poste sui vari criminali. Naturalmente la storia riveste un ruolo fondamentale all’interno del gioco e man mano che avanzeremo vedremo l’evolversi della trama fino a giungere al naturale epilogo. Per questo motivo tra un livello e l’altro sono state inserite diverse scene d’intermezzo, che giovano al look piacevolmente cinematografico del titolo Rockstar.In Red Dead Revolver gli scenari e le missioni non saranno mai uguali grazie ad un ottima varietà delle situazioni di gioco. Infatti nelle varie missioni troveranno spazio anche tante scene prese di peso dai alcuni dei classici western movies, come ad esempio l’assalto al treno, lo scontro sul ponte e i mitici duelli in cui dovremo puntare e sparare, con tanto di slow motion per renderlo maggiormente cinematografico. In questa fase naturalmente dovremo essere svelti e sparare prima che l’avversario ci “sistemi” con una buona dose di piombo fumante!La carne al fuoco non manca di certo in questo intenso ed originale action game. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla presenza di un pò di sano bullet time, tecnica particolarmente adatta ai giochi di azione. Questa volta l’ormai famosa tecnica resa celebre dai film di Matrix, o in giochi come Max Payne, è chiamata Dead Eye e costituisce l’arma speciale di Red. Il Dead Eye viene indicato con una barra di colore giallo posta in basso, sotto alla barra dell’energia vitale (di colore rosso), che decrescerà ogni volta che lo utilizzeremo. La barra del Dead Eye si ricarica sparando sui nemici o eliminandoli. Così facendo non solo aumenterà di nuovo il livello del Dead Eye ma prenderemo anche dei bonus sulla taglia!Una caratteristica sicuramente pregevole è che potremo utilizzare questa tecnica speciale per tutti i personaggi di contorno presenti nel gioco e tutti avranno le loro personalissime abilità speciali corrispondenti al Dead Eye di Red. Potremo infatti utilizzare anche gli altri personaggi presenti nella storia, anche se il protagonista rimane Red, in alcuni livelli e ognuno di loro è dotato di caratteristiche ben precise.L’arsenale a nostra disposizione è di buonissimo livello e ci permetterà di utilizzare una buona varietà di armi, che vanno dalla Six Shooter fino ad arrivare alla dinamite, senza dimenticare archi e frecce. Avremo inoltre la possibilità di potenziare le nostre armi (o di acquistarne di nuove) utilizzando il denaro che Red guadagnerà ad ogni nemico abbattuto. Un pò come accadeva nel mitico shooter “Sunset Riders” della Konami, ricordate? Nel caso di Red Dead Revolver potremo contare pure sui bonus che ci saranno assegnati ad ogni azione spettacolare, incrementando così i nostri guadagni.Prima di iniziare ogni missione ci verrà chieso di selezionare tre tipi di armi: armi a corto raggio (pistole), a lungo raggio (fucili), o oggetti di vario genere (bottiglie, dinamite, ecc.). Questi ultimi ci torneranno utili nel caso rimarremo senza munizioni. In questi frangenti potremo utilizzare anche le mani per fare a pugni, ma di sicuro con un’arma in mano ci si sente più tranquilli!Rockstar Sandiego ha inoltre introdotto un buon numero di animazioni ai personaggi. Tra queste si segnala anche la possibilità da parte di Red di nascondersi se è accerchiato da brutti ceffi, scegliendo la giusta tattica da utilizzare per eliminarli.Ogni personaggio può raccogliere le armi degli avversari ed accumularle, dando al giocatore delle scelte strategiche notevoli. Nel livello denominato Ugly Street Fight, Red prende due tipi di fucili, la Owl o la Bayonet. La prima è ottima negli scontri a corto raggio, mentre la seconda è adatta sulle lunghe distanze. Tutte le armi hanno un funzionamento abbastanza realistico, basato sull’epoca del 1880, pur non perdendo di affidabilità durante il gioco. Non mancheranno i classici power-up curativi che permetteranno al giocatore di ripristinare buona parte dei punti salute di Red. Questi bonus salute sono rappresentati da “bottiglioni” di colore bianco con una croce rossa disegnata sopra!Buona inoltre la varietà di gioco proposta da Red Dead Revolver, che permette al giocatore di trovarsi sempre in situazioni nuove e stimolanti. Abbiamo già parlato di questa interessante caratteristica a proposito dell’assalto al treno o i classici duelli. Questo permette di gioacare a Red Dead Revolver sempre con un certo entusiasmo.

Lo chiamavano Trinità…Dal punto di vista tecnico Red Dead Revolver si presenta con un comparto tecnico abbastanza curato, ma non particolarmente brillante. Dobbiamo infatti tener presente che si tratta di un titolo multipiattaforma e che a conti fatti è solo discreto su PS2 e non sfrutta minimamente le potenzialità di Xbox. Detto questo va comunque segnalata la buona volontà riposta da Rockstar San Diego per cercare di proporci un buon titolo.Le ambientazioni sono tutte bellissime ed altamente evocative. L’unica differenza evidente tra le versioni PS2 e XBox risiede unicamente in una maggiore pulizia e un livello di dettaglio leggermente piu alto nella qualità dell’immagine della console Microsoft. Non mancano inoltre tanti effetti che rendono Red Dead Revolver visivamente accattivante. Tra questi segnaliamo le bellissime sfumature di calore, disturbi tipo proiettore dell’800, che lo rende un film d’epoca, e dei bellissimi, e realistici, effetti di luce (in alcuni punti risultano davvero accecanti!).Belle e colorate le texture del gioco, mentre tutti i fondali risultano affascinanti e sempre vari. In tal senso sono da elogiare i ragazzi di Rockstar San Diego per aver implementato una buonissima varietà di livelli, sempre adatti ad ogni situazione.Gli intermezzi tra un livello e l’altro sono ben realizzati e contraddistinti da un bellissimo effetto tipo proiettore dell’800, come già menzionato sopra, che infonde al titolo un forte look cinematografico.Grande l’effetto del bullet time, con una “ripresa” in bianco e nero mentre tutto intorno a noi rallenta e possiamo puntare il mirino su più punti del corpo dell’avversario. A conti fatti il Dead Eye è davvero pregevole e spettacolare da vedere, anche se assume toni meno “epici” come invece abbiamo visto in passato con titoli come “Max Payne” o il film di “The Matrix”.Non male la varietà delle animazioni dei vari personaggi, anche se forse si poteva fare qualcosa in più. Lo stesso discorso vale per il design: i modelli poligonali risultano in alcuni punti un pò spigolosi (le mani soprattutto), ma tutto sommato ci possiamo accontentare. Red Dead Revolver è comunque un gran bel gioco e visivamente è in grado di soddisfare anche il giocatore più esigente.Il sonoro è un’altra perla del titolo Rockstar. Tutti i temi musicali sono adatti ad ogni situazione e risultano perfettamente amalgamati alle atmosfere del gioco. In Red Dead Revolver sono inoltre presenti alcune musiche già ascoltate (e apprezzate) in altri film western, come ad esempio “Lo Chiamavano Trinità”, di cui riconoscerete subito il mitico tema strumentale girando per la città di Brimstone (dopo la prima missione). Fantastico! Una colonna sonora assolutamente sublime che convince sempre di più man mano che si avanza nelle missioni, donando al titolo un fortissimo look cinematografico. Il doppiaggio è in inglese con i sottotitoli in italiano. Forse non ci sarebbe dispiaciuto trovare un doppiaggio in italiano, ma anche così non possiamo lamentarci, vista la buonissima interpretazione degli attori anglosassoni.

La vendetta di Red.La giocabilità di Red Dead Revolver si attesta su buoni livelli, anche se è bene sottolineare una leggera difficoltà iniziale che coglie il giocatore nel padroneggiare Red. Questo è dovuto ad una non felicicissima soluzione adottata per il sistema di controllo, che sulle prime ci darà più di un grattacapo. Il gameplay del gioco infatti prevede un utilizzo a dir poco “selvaggio” di tutti i tasti del pad (levette analogiche comprese), causando un certo smarrimento durante la partita. Non sarà piacevole all’inizio cercare come forsennati sul pad il tasto giusto da pigiare! Ecco un’esempio pratico: con la leva analogica di sinistra si guidano i movimenti di Red, con la destra si muove l’inquadratura (e il mirino), con un tasto dorsale si estrae l’arma e con l’altro si spara, con la pressione centrale della levetta analogica destra si attiva il Dead Eye e con gli altri tasti si può saltare, utilizzare un riparo, ricaricare l’arma, dare pugni, cambiare l’arma e attivare lo zoom quando si usa il fucile.Come ultima chicca, potremo anche dare i calci durante la fase delle scazzottate! Tutto questo potrebbe sembrare a prima vista un pò macchinoso da imparare ma vi assicuro che una volta presa la mano il controllo di Red (o di qualsiasi personaggio) sarà più agevole.Red Dead Revolver è comunque un gioco “totale”, coinvolgente grazie alla sua atmosfera cinematografica, e molto divertente. Per questo motivo la sua longevità è decisamente garantita, anche perchè giochi di questo tipo non ne escono tanti sul mercato. Il titolo Rockstar rende omaggio non solo alla migliore filmografia western, ma anche al capolavoro Konami, “Sunset Riders”, un buon vecchio shooter con le medesime ambientazioni in cui si “interpretava” il ruolo di alcuni cacciatori di taglie (identica pure l’idea delle taglie e dei dollari in bonus quando si eliminano i criminali, così come lo scontro finale all’interno della “villa”, ecc.). Il livello di difficoltà è piacevolmente impegnativo ed è adatto alle caratteristiche di ogni giocatore. Altre modalità verranno sbloccate una volta portato a termine lo story mode, come ad esempio altri livelli di difficoltà o modalità aggiuntive. In pratica più lo giochiamo e più ci riserva sorprese e bonus segreti da sbloccare.Oltre allo story mode troviamo, tra le modalità presenti, anche il divertente O.K. Corral, ovvero l’opzione in multiplayer. Si può giocare in split screen anche in due o in quattro giocatori. L’opzione Live (disponibile, ovviamente, solo su XBox) consente divertenti sfide in death match con la possibilità di selezionare un buonissima quantità di personaggi (Red compreso!).Presente inoltre la modalità Cacciatore di Taglie (viene sbloccata subito dopo aver vinto lo story mode per la prima volta), che è in pratica una raccolta di missioni speciali ambientate nei livelli dello story mode.Alla luce dei fatti la carne al fuoco per una buona longevità c’è tutta, quindi non possiamo che complimentarci con i talentuosi programmatori di Rockstar San Diego.

– Grande atmosfera cinematografica.

– Sonoro da Oscar.

– Puro western?

– Sergio Leone sarebbe orgoglioso…

– Buona longevità.

– Si poteva fare qualcosa in più a livello tecnico.

– Sistema di controllo sulle prime un pò macchinoso.

8.0

Ho amato “Sunset Riders” di Konami alla follia e tutt’oggi rimane uno dei miei titoli preferiti in assoluto. In tanti anni della storia videoludica sono stati ben pochi i titoli con ambientazione western, ma finalmente Rockstar San Diego ha coraggiosamente reso omaggio a quello splendido titolo del passato, e alla migliore filmografia degli Spaghetti Western, con Red Dead Revolver.

Appena inserito il DVD all’interno della console si capisce subito che questo gioco ha classe da vendere. I titoli di testa ci annunciano infatti i protagonisti del “film-videoludico”, sullo sfondo di una musica perfettamente adatta alla situazione, in cui sappiamo già cosa aspettarci: sparatorie, vendette, amicizia, e tanta azione. La storia è avvincente e i protagonisti altamente carismatici, così come gli scenari risultano altamente evocativi e tutti molto affascinanti. Ottima è infine la varietà delle situazioni che ci troveremo ad affontare nel corso delle missioni, ambientate nei vari stage (nel vero senso della parola), sempre diverse e stimolanti.

La veste grafica, pur non sfruttando appieno le potenzialità delle due console, risulta comunque gradevole. La colonna sonora è da Oscar, così come l’ottimo doppiaggio (in inglese) del gioco.

Per concludere diciamo solo che Red Dead Revolver è un titolo adatto a tutti gli appassionati del genere. Non mancate di provarlo perchè si tratta sicuramente di una delle migliori uscite di questo ultimo periodo su Xbox.

Voto Recensione di Red Dead Revolver - Recensione


8