Anteprima

Quantum Break

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a cura di LoreSka

C’è una ragione se Quantum Break è stato uno dei titoli più chiacchierati degli ultimi mesi, una ragione che si individua nei loro sviluppatori. Perché i Remedy, oltre a sapere fare bene i videogiochi, hanno anche la straordinaria capacità di sapere toccare le corde giuste del pubblico senza svelare mai troppo, suscitando una curiosità crescente. Accadde con Alan Wake, che lo studio definì un thriller psicologico, ed è accaduto con Quantum Break di cui, fino a due giorni fa, sapevamo poco o nulla. C’erano state delle immagini, delle brevissime clip, ma il gameplay restava avvolto in un’aura di mistero.
Così, quando sul palco della conferenza Xbox alla Gamescom 2014 si è presentato Sam Lake con una live demo della durata di otto minuti, l’hype di centinaia di migliaia di giocatori è letteralmente esploso. Perché, a quanto sembra, Quantum Break è un progetto ambizioso, intriso dei temi che Remedy ha già affrontato in giochi del calibro di Max Payne e del già citato Alan Wake e messi in scena con una serie di meccaniche originali ed entusiasmanti.
Abbiamo avuto l’opportunità di rivedere la live demo dell’E3 in una piccola stanza alla Gamescom, e abbiamo avuto modo di affrontare questo assaggio dell’avventura con più calma, in una sessione di gameplay durata poco meno di venti minuti nella quale sono stati chiariti tutti i dubbi legati al gioco e al progetto parallelo che lo accompagnerà, la chiacchierata serie televisiva.
Time warp
Quantum Break narra le vicende di un uomo, Jack Joyce, che si ritrova coinvolto in un esperimento di viaggio del tempo finito terribilmente male. L’esplosione che ne deriva, infatti, crea una profonda frattura temporale, e la stessa nozione di tempo è destinata a sparire in una sorta di buco nero. Il mondo, così, si ritrova immerso in continui paradossi temporali, con momenti in cui il tempo si congela o istanti in cui il mondo sembra entrare in un loop infinito. Non è chiaro se la gente si renda conto di quanto accada durante queste fratture, ma è certo che la città di Riverport è in subbuglio: gli esperti dicono che il tempo si sta esaurendo per sempre, e tra la folla scoppia il panico. Nonostante questa situazione di pericolo, c’è chi è determinato a lasciare che le fatture temporali continuino ad esistere: la Monarch Corporation, responsabile dell’esperimento scientifico e azienda determinata a vendere i viaggi nel tempo, crea una zona di quarantena e ingaggia un vero e proprio esercito. Solo Jack può fermare tutto questo, poiché il suo coinvolgimento nell’incidente gli ha permesso di ottenere dei poteri che gli consentono di creare dei piccoli paradossi temporali e di potersi muovere all’interno delle fratture: la sua unica arma contro un’azienda determinata a ucciderlo e per difendersi da un mondo che sta letteralmente collassando.
Le meccaniche di gioco, dunque, fanno leva sulla combinazione dello shooting e del controllo temporale, con alcune sequenze che raggiungono i confini del platform. Il giocatore, oltre a utilizzare una meccanica di copertura e sparo piuttosto standard, può agire con i suoi poteri temporali in diverso modo. Ad esempio, vi è la possibilità di creare una bolla temporale nella quale avvolgere il nemico: in questa bolla il tempo si ferma, e il nemico viene paralizzato per qualche istante. Ma non è finita: se si spara verso la bolla appena generata, i proiettili ne varcano la soglia e si congelano. In questa maniera, una volta dissoltasi la bolla, una enorme rosata di proiettili raggiunge il nemico, consentendo al giocatore di creare con una pistola lo steso effetto devastante di una mitragliatrice. In alternativa, è possibile accelerare il nostro tempo, consentendoci di muoverci tra una copertura e l’altra a una velocità impressionante, tanto rapida da confondere i nemici che ci credono ancora nascosti dietro il primo punto di copertura. Con l’ausilio di questi poteri si possono risolvere le situazioni più spinose: le sparatorie avvengono in costante inferiorità numerica, spesso con nemici armati fino ai denti o straordinariamente corazzati, come nel caso delle sentinelle Monarch intraviste verso il finale della demo, le uniche capaci di entrare nelle fratture temporali per affrontarci. Sfortunatamente l’uso dei poteri non è infinito: vi è una barra che si consuma ad ogni utilizzo, e che impiega circa cinque secondi per ricaricarsi se la si consuma tutta. Occorrerà dunque saper combinare sapientemente sparatorie e poteri al fine di districarsi tra le situazioni più calde.
Oltre alla sequenza mostrata alla conferenza Microsoft, però, c’è dell’altro: una volta sconfitte le sentinelle, infatti, succede qualcosa di catastrofico. Una grossa nave cargo si schianta contro il ponte su cui si svolge la sequenza, distruggendolo. Jack e centinaia di persone sembrano destinate a una morte certa quando, d’un tratto, la frattura temporale peggiora. Il mondo si trova sospeso in una sorta di loop, nel quale continuiamo a vedere la nave che si schianta contro il ponte e i pezzi di cemento e acciaio che si sgretolano e si ricompongono in continuazione. Così, riusciamo a saltare fra le macerie sospese, spesso aspettando il momento giusto per passare tra due travi che collassano o, addirittura, utilizzando i nostri poteri per creare un paradosso all’interno del paradosso, congelare il loop e passare nella breve finestra temporale che abbiamo appena creato. Sulla carta, sembra complesso, ma una volta visto con i propri occhi ci si rende conto che le meccaniche di Quantum Break sono piuttosto semplici da comprendere, ed estremamente spettacolari da mettere in scena.
La serie (non) televisiva
Quando Quantum Break è stato presentato al mondo, si era parlato di un prodotto transmediale, pensato per esistere sia in forma di videogioco che in forma di serie televisiva. I due media avrebbero dovuto interagire in qualche modo, e il comportamento dei giocatori avrebbe dovuto determinare l’esito degli episodi in live action. Usiamo il condizionale perché, dopo una nostra breve intervista con Sam Lake, abbiamo scoperto che non è così. O, più di preciso, il progetto di Quantum Break non include una “serie televisiva” ma una serie di episodi girati in live action e inclusi nel disco del videogioco. Non ci sarà alcun canale TV che trasmetterà le puntate di Quantum Break: i video sono parte del gioco, quasi come se fossero delle lunghe cut scene che si sbloccano giocando all’avventura principale.
Il ruolo del giocatore, però, è effettivamente attivo e può modificare l’esito delle puntate. Poiché la serie live action è incentrata sulla figura dei cattivi – la Monarch Corporation – nel gioco sono stati inclusi alcuni nodi narrativi detti “punti di giunzione” che determineranno il contenuto della puntata che sarà sbloccata immediatamente dopo.
Confessiamo di essere rimasti un po’ delusi da questa notizia: credevamo che Quantum Break avrebbe sdoganato i videogiochi in televisione in una maniera mai vista prima, mentre quello che avremo fra le mani sarà un semplice videogioco che include una serie di video non lineari girati con attori veri. Il prodotto potrebbe risultare comunque interessante, ma non vi è dubbio che parte del fascino misterioso della fantomatica serie TV di Quantum Break se ne sia andato.

– Storia affascinante

– Gameplay ricco di potenziale

Quantum Break è quel genere di gioco che sa conquistarti a un primo sguardo: con una storia affascinante e un gameplay capace di suscitare entusiasmo già al primo incontro, la formula sembra davvero perfetta. Se a questo aggiungiamo il fatto che in ambito narrativo e artistico Remedy è una vera e propria corazzata, possiamo aggiungere senza remore questo gioco alla lista dei titoli più attesi per il prossimo anno. Non importa se il progetto non sarà accompagnato da una vera e propria serie TV: se avete una Xbox One, Quantum Break resta quel genere di gioco che i possessori delle altre console vi invidieranno.