Recensione

Pro Evolution Soccer 3

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a cura di Nightmare Man

Il più cordiale benvenuto amici lettori, ben ritrovati qui allo stadio “SpazioGames.it” per seguire questa recensione che sicuramente ci farà emozionare per tutti e 90 i minuti di lettura…Dopo il successo di Winning Eleven 7, torna sul palcoscenico dei videoludi un altro numero che ha già conquistato moltissime persone, grazie alle anteprime pubblicate, già frementi e pronte ad acquistare il miglior gioco di calcio in assoluto…stiamo parlando di Pro Evolution Soccer 3! Eh sì, la Konami ha prodotto di nuovo il suo gioco in italiano per regalarci grandi emozioni…

Il menùIniziamo ad analizzare il gioco nelle sue modalità: entando nel menù principale troviamo la classica modalità partita, nella quale però sono stati inseriti, oltre all’esibizione, una modalità chiamata “giocatore 1 inizio rapido”, una “giocatore 2 inizio rapido” e la classica partita ai rigori. In questo “schema”, la seconda e la terza opzione sono più o meno uguali alle impostazioni prefisse per l’esibizione; l’unica cosa che le differenzia è che in quelle dei “giocatori 1 – 2 inizio rapido” non appaiono le impostazioni prima di far scendere in campo le formazioni, ovvero la difficoltà con la quale volete affrontare i vostri avversari, le condizioni metereologiche, lo stato fisico dei vostri giocatori, se il match si svolgerà sotto i riflettori o durante una bella giornata di sole, ecc. Passiamo alla modalità campionato che non ha subito modifiche, quindi è uguale al predecessore. L’opzione coppa vi vede di fronte alle solite competizioni che abbiamo visto anche in PES2, di conseguenza anch’essa non è cambiata rispetto al gioco precedente. Come non citare ora il classico e bellissimo campionato master…esso però ha avuto delle variazioni: infatti, in PES2 la vostra avventura alla guida della squadra preferita iniziava dalla “Serie C”, affrontando squadre nettamente superiori alla vostra – ma sudando si arrivava fino alla “Serie B” – e, grazie ad acquisti capaci, si poteva affrontare con più tranquillità l’ultima scalata verso la “Serie A”, ove l’ultimo compito rimastovi era quello di vincere la “Champions League”, e naturalmente lo “Scudetto”, sperando però che durante la stagione non accadesse l’esatto contrario… In PES3, invece, il campionato è diviso in quattro gironi da due serie ciascuno, in cui, a seconda di quello che sceglierete nelle preferenze, incontrerete dei team che vi renderanno la vita più o meno dura. Le migliori quattro dei due gironi si scontreranno successivamente per decidere chi nella stagione successiva giocherà nella categoria immediatamente superiore.

AllenamentoProseguendo nel menù principale, trovate l’allenamento, nel quale sono state inserite nuove peculiarità: si inizia con l’allenamento libero, il quale prevede i soliti tiri, calci piazzati e partitelle; poi abbiamo il “nuovo” ingresso dell’allenamento sfida, che in PES2 prendeva il nome di Umbro PTC, nel quale si devono fare punteggi alti nei dribbling, nei passaggi corti, nel passaggio manuale, nelle punizioni e nei passaggi lunghi, nel possesso palla, nella fase offensiva nonchè in quella difensiva, cercando di superare i 1000 punti, che costituiscono il “traguardo” stabilito dal gioco. Ecco il vero e proprio innesto di PES 3… la lezione per i principianti nella quale ci sono più livelli da affrontare per coloro che devono ancora imparare a giocare (come me…): la prima fase consiste nel completamento dei passaggi, nel quale bisogna effettuare passaggi brevi e precisi; nel secondo, invece che corti dovranno essere lunghi e precisi; e, per concludere la modalità dei passaggi, dovete evitare che gli avversari intercettino il pallone che sta per ricevere il vostro compagno. Come secondo cosa dovrete dimostrare di essere in grado di superare la difesa avversaria…la prima fase da affrontare è quella in cui è obbligatorio effettuare rapidi passaggi di prima, mentre nella seconda si deve sfondare sulla fascia con un uno – due e, infine, dovete effettuare una penetrazione in area di rigore palla al piede. Alla terza linea del menù trovate la creazione delle occasioni da rete, ed in questa opzione ci sono solo due punti fissi, a differenza delle altre: nel primo c’è da trovare lo spazio oltre i difensori avversari con un passaggio filtrante, in modo tale da mettere il vostro compagno di squadra in una condizione ideale di tiro, mentre la seconda “meta” da raggiungere è quella di attirare il portiere avversario fuori dai pali senza beffarlo con un pallonetto, bensì con un passaggio al vostro compagno che è lì, in attesa soltanto di spingere la sfera nella porta sguarnita. Quarto punto da imparare è quello di aumentare la precisione nelle conclusioni verso lo specchio della porta: infatti, entrati in questa opzione dovete effettuare un tiro basso ai lati del portiere avversario in modo che il pallone finisca alle sue spalle, sperando che termini in rete naturalmente… poi un’altra sfida è quella di effettuare un pallonetto sopra la testa del portiere, cercando sempre di far gonfiare la rete. Per concludere troviamo un esercizio che adoro fare anche nella realtà: dovete calciare verso la porta di prima intenzione! Penultima linea di questo menù: difendere in maniera efficace. Anche questa opzione ha soltanto due fasi da superare: una è quella di ritardare gli attacchi degli avversari, l’altra è quella che io definisco alla “viva il parroco”, cioè bisogna spazzare il pallone allontanandolo il più possibile. L’ultima opzione invece ci insegna quali tasti usare per effettuare dribbling, passaggi, tiri, finte, difese, uscita del portiere, calci piazzati e rimesse in gioco.

Sezione EditingL’opzione che personalmente amo profondamente: la modalità editing (o modifica). Essa non ha particolarmente rinnovato le sue impostazioni, perché a differenza di PES2, le uniche cose in più sono stati alcuni particolari aggiuntivi che è possibile selezionare nella creazione del giocatore, il quale può avere un’altezza, un peso, un taglio dei capelli, una forma del viso ben determinati, e ancora la barba, gli occhiali alla Edgar Davids, il colore degli scarpini. Sono stati inseriti nella forma del viso la misura del volto in larghezza e in lunghezza, il colore degli occhi, la maschera protettiva che viene applicata dopo un’operazione, il polsino, i nastri per evitare che cali il parastinco, maniche delle tenute da gara (ovvero si può scegliere se il giocatore che volete modificare ha sempre le maniche lunghe, le maniche corte, oppure se le porta stagionalmente). Poi l’altro innesto è stato quello di specificare la precisione del piede non naturale.Infine trovate le solite opzioni di gioco, anche loro con il nuovo innesto, il negozio PES… di che cosa si tratta? Durante le vostre partite, che siano amichevoli, di campionato, coppa o allenamento, il computer aggiunge dei PES, che sono dei punti (o soldi, come meglio preferite) che servono a sbloccare delle opzioni “nascoste”. Gli extra da svincolare sono la capigliatura del giocatore, i calzoncini, lo stadio di esibizione, il campo nel quale la vostra squadra effettuerà gli allenamenti quotidiani, l’effetto del pallone (mi spiego meglio: in pratica, durante il replay di un gol che avete subito o che avete registrato, il pallone viene seguito da una scia colorata che nota l’andamento del pallone), la partita a velocità doppia (cioè se giocate a velocità normale tutto va bene, ma se la raddoppiate sarà più difficile portare a termine un match, se non impossibile)… Tramite il menù è anche possibile aggiungere i giocatori del passato nel gioco in modo da poterli avere nella vostra squadra, sempre che voi lo vogliate.

Parliamo dei difettiAnalizziamo finalmente il gioco, e vorrei iniziare subito dai difetti che ho rilevato in esso… il primo errore, oramai persistente nella serie di Winning Eleven e Pro Evolution Soccer, è la solita mancanza dell’arbitro e dei guardalinee… la Konami non ha proprio voglia di inserire quattro pupazzi in più, e ancora non si capisce il motivo per il quale non venga fatto questo piccolissimo sforzo. Altro difettuccio che si potrebbe correggere con estrema facilità, è la maniera in cui la rete si gonfia… cioè facendo tirare uno straccio bagnato o un missile terra – aria al vostro giocatore, la rete delle porte si gonfierà allo stesso identico modo. Inoltre, tutti gli stadi hanno le porte con le reti profonde 2 metri e con quattro fili che le sostengono in appoggio a due pali di ferro? Beh, non credo proprio, e poi anche il colore delle reti ultimamente sta diventando una moda cambiarlo dal solito bianco… comunque, per il prossimo capitolo ci accontenteremo anche del primo miglioramento suggerito… Terzo enorme difetto che non ho mai sopportato da quando è uscito International Superstar Soccer 98: le panchine sono vuote! Ma chi entra se fate una sostituzione? Il fotografo? Ma perché non vengono messi altri sette giocatori, un allenatore e un massaggiatore? Noterete pure che i giocatori sono abbastanza scoordinati nei movimenti laterali durante l’accelerazione. Vi dico inoltre che è stata introdotta la regola del vantaggio e per questo bisognerebbe togliersi il cappello davanti alla Konami dato che l’idea è veramente buona… sfortunatamente esiste qualche difetto nella fase di attuazione. E’ un vero peccato che a volte la regola venga applicata quando il giocatore che ha subito fallo, e non può continuare l’azione, perda palla e gli venga rubata da un avversario (l’arbitro non fischia e non capisco per quale motivo, dato che colui che dovrebbe impossessarsi della sfera dopo aver subito il fallo dovrebbe essere un compagno di squadra del giocatore “falciato” e non un suo avversario)… altra grande invenzione, ma poco utile, è il fallo di mano che nel gioco è più o meno frequente anche quando non serve e può causare “problemi” durante la gara che state svolgendo, e per esempio non può essere usato quando l’utente vorrebbe commettere l’irregolarità per fermare una importante azione che sta per subire… procedendo, sempre per quanto riguarda i problemi, ne trovate un altro, che penso tutti odino: la telecronaca, se così si può chiamare. Io spero vivamente che Luca De Capitani non sia un vero telecronista perché credo che desterebbe degli abissali sospetti di raccomandazione da qualche persona importante in quell’ambito lavorativo… è orrenda la sua “telecronaca” (le virgolette sono volute), dà l’impressione che a lui non importi assolutamente niente della partita che si sta svolgendo! Comunque preferisco proseguire, non vorrei dilungarmi troppo parlando di questo piccolo grande difetto.Non si riesce ancora a vedere nella saga PES, roba che si nota anche nei giochi di calcio più orribili della terra, una sostituzione effettuata come si deve… ma è tanto difficile renderizzare un giocatore che si avvicina a bordo campo che dà il cinque al compagno che lo sta sostituendo, o che magari carica il compagno e va direttamente negli spogliatoi senza guardare il proprio allenatore perché non accetta la sostituzione? Credo di no, comunque speriamo sempre nel prossimo titolo. Ancora… quando piove, l’effetto dell’acqua che cade davanti le telecamere lascia un po’ a desiderare anche se è da apprezzare il fatto che a volte essa non smette di venire giù per tutto l’arco della partita, mentre in altri casi quando state giocando la pioggia cessa di cadere. Inoltre, un buon 85% delle conclusioni a rete che vengono effettuate dai giocatori, o anche dal computer, avvengono con l’esterno del piede: ma l’interno a che serve? Ma per l’esterno purtroppo non è finita qui: fortunatamente lo si vede raramente, ma quando cambiate gioco da una fascia all’altra… volete che lo dica? Se vi capita di cambiare completamente gioco, da destra a sinistra o viceversa, vi accorgete chilometricamente che la povera gamba del player che ha appena calciato il pallone fa un movimento assurdo… come fa a calciare col malleolo esterno?? Mah… poi finalmente potevamo dire “Ah, il replay lo posso mettere quando voglio, e salvare quello che mi piace anche non segno!”: NO! La Konami ha giocato uno scherzetto agli appassionati di PES, perché il replay non può essere attivato a piacimento… ad esempio se tirate fuori e volete rivedere la vostra conclusione, se vi dice bene, dovete far sfrecciare il vostro dito sullo Start, altrimenti godetevi quello che vi offre il computer e poi ciao ciao replay, perché quando è finito quello, non esiste la possibilità di vederlo scegliendo voi l’angolazione…peccato. Non abbiamo ancora finito con i difetti (anche se nessuno di questi finora è grave, ovviamente, ma si tratta solo di piccole imperfezioni). Perché quando venga fischiato un fuorigioco a volte risulti inquadrato solo il giocatore ricevente la sfera bisognerebbe chiederlo alla Konami, dato che si ostina ad utilizzare inquadrature inservibili da questo punto di vista. Questo più che critico, può essere definito un consiglio che terrei da conto: non sarebbe male cambiare un po’ le esultanze visto che ormai sono sempre le solite. Sarebbe gradevolissimo vedere il giocatore che trafigge l’estremo difensore avversario togliersi la maglietta e appoggiarla sulla bandierina del calcio d’angolo, oppure semplicemente togliersela, o magari saltare i cartelloni pubblicitari ed andare sotto la curva per guardare da vicino i tifosi che sono “esplosi” dopo la firma sul tabellino dei marcatori da parte del loro goleador. Altra cosa che si può migliorare sono i tifosi che, osservati da vicino, sono completamente sfocati… un po’ più di vita a questa gente che viene a vederci giocare gliela diamo o no? Ancora un altro per quanto riguarda la difficoltà nel segnare…secondo me è stato reso troppo forte il reparto difensivo in modo tale da diminuire la possibilità di occasioni da gol… ma così una squadra come il Real Madrid neanche alla Cerretese riesce a vincere con un buon risultato! Segnalo poi un altro, piccolissimo errore che speriamo non si ripeterà nella prossima uscita di PES o di Winning Eleven: quando il giocatore che andrà a siglare il la rete calcerà in porta e, per colpa di un difensore, il portiere si ritroverà spiazzato, perché sul tabellino dei marcatori ancora comparirà “autogol” quando questa “regola” è stata abolita da non so quanto tempo? Ultimo ma non meno importante difetto presente in questo gioco: le squadre non sono state aggiornate…c’è ancora Mutu al Parma, Crespo all’Inter, Guigou, Cufrè, Fuser, Antonioli e Bombardini alla Roma…perché? Ci volete così tanto male voi della Konami? Perché anche la maggior parte dei nomi non è originale? E poi sempre quelli olandesi…perché una buona volta non decidete di acquistare i diritti in blocco?Concludo il paragrafo facendovi notare che, ovviamente, si tratta di piccolissimi difetti che non vanno ad influire quasi per nulla sulla votazione finale dato che nella programamzione di un videogame solitamente si commettono errori ben più grandi e vistosi. Ho preferito comunque citarveli tutti per completezza.

Non spaventatevi, ecco i pregiPossiamo passare finalmente ad analizzare i pregi di questo gioco…Uno che vorrei subito sottolineare è quello dell’inserimento del tiro al volo che è qualcosa di fenomenale, davvero troppo bello. Oltre a questo, finalmente, e lo evidenzio, si può segnare sul palo del portiere su calcio piazzato… grande Konami!!! È stata migliorata anche l’esultanza dei tifosi quando la propria squadra crea una buona occasione da rete. Comunque per quanto riguarda l’analisi globale del gioco non si può dire nient’altro che è stato migliorato di molto rispetto al prequel, cominciando dai movimenti dei giocatori che portano palla, finalmente sono state inserite almeno alcune finte, fra le quali una è la veronica, lo spostamento laterale ingannando completamente l’avversario, oppure mentre portate il pallone muovendo la levetta analogica destra il vostro giocatore alzerà la palla nel tentativo magari di scaricare una bomba verso la porta. Ovviamente questo giochetto è anche utile per evitare l’intervento in scivolata dell’avversario, specialmente quando avrete preso la giusta confidenza con questi comandi avanzati. All’ingresso in campo dei giocatori, si vedono i protagonisti nel tunnel insieme alla terna arbitrale, pronti ad entrare sul terreno di gioco (peccato che dopo l’arbitro e i suoi assistenti scompaiano… mistero!). E’ stato migliorato alla stragrande lo stile dei portieri che danno spettacolo in alcune parate che sembrano impossibili. Bello comunque anche il modo in cui i giocatori vanno alla conclusione, perché delle volte calciando con l’effetto, il pallone che sembra destinato a finire in rete termina fuori perché ha girato troppo prima di raggiungere la porta… buon lavoro della Konami. Brava la casa produttrice nipponica ad attuare una “finezza” per quanto concerne dei calciatori che non hanno buoni piedi per impostare il gioco o arrivare alla conclusione, mi spiego meglio. Molte volte quando si tratta di calciare lungo o di fare un passaggio oltre le loro possibilità sbagliano, e questo è da apprezzare perché anche in Serie A i professionisti nell’ambito del quale stiamo parlando spesso e volentieri falliscono passaggi facili. Ancora, gradevole l’inserimento dei giocatori che quando sbagliano occasioni importanti capita che si mettano le mani fra i capelli o addirittura sul viso! Simpatica e gradevole anche la possibilità di vedere i giocatori durante l’allenamento che non indossano più la solita ed insopportabile maglia da gara, bensì una maglia bianca sotto con sopra un fratino del colore della società che state utilizzando. Interessante anche la protesta alla quale potete assistere da parte del giocatore contro l’arbitro per una decisione di quest’ultimo non gradita dal vostro professionista. Grande idea, la quale si attendeva da tanto, è l’ingresso della barella per l’infortunio di un giocatore… peccato che non intervenga la macchina per trasportarlo a bordo campo, ma per il momento va più che bene… Altro piccolo aspetto positivo: sono state eliminate le varie scritte su schermo come “Fallo laterale”, “Calcio d’angolo” e così via. In fondo (e ne converrete on me), davano solo fastidio.

Grafica e AudioSenza alcuna ombra di dubbio, Pro Evolution Soccer 3 è stato migliorato in tutte le sue parti…se prima il gioco poteva risultare fluido, ora lo è ancor di più. Tanto di cappello alla Konami per quanto riguarda la creazione degli stadi, a dir poco identici in tutti i loro dettagli…i giocatori sono migliorati in tutti i loro aspetti, anche se qualcuno non arriva alla somiglianza perfetta… un esempio? Guardate van Nistelrooy. Le texture appaiono sempre pulite e qualitativamente ottime mentre le animazioni mantengono un elevato standard qualitativo e si avvicinano sempre di più alla perfezione. Non trovo altre parole per descrivere quanto possa essere entusiasmante graficamente questo gioco…quindi passerei ad analizzare la il sonoro di PES3.Parliamo ora del comparto audio, fondamentale in un gioco come PES3. Beh si può dire che prima del menù principale, personalmente avrei preferito la voce di qualcun altro, ma del resto non si può pretendere tutto dalla vita, infatti colui che pronuncia “Pro Evolution Soccer 3” è proprio Luca De Capitani… non ci si può liberare di lui! Proseguiamo con l’ingresso al vero e proprio menù, dove trovate una gradevole musica ad attendere il nostro arrivo sulla prima schermata del gioco, e non solo, anche quella inserita nella modalità modifica è piuttosto armoniosa e piacevole da ascoltare…Durante il match i cori da parte dei tifosi sono pochi ma buoni. L’esultanza dei medesimi in termini di audio è stata migliorata, ma si può ancora fare di meglio anche se per il momento ci si può accontentare. Per quanto riguarda la fase azione – gol, anch’essa ha subito un bel ritocco, a differenza del prequel dove avevamo la quasi totale uguaglianza di suoni sia quando la palla era nel cerchio del centrocampo, che quando andava a finire in rete. Migliorato anche l’effetto sonoro di quando il giocatore colpisce il pallone, ma non accuratamente studiato il classico “stick” della sfera che termina sul palo, anche se è sicuramente migliore della prestazione sonora che ci offriva PES2. Come ho detto prima, il punto debole di questo gioco è proprio la telecronaca…purtroppo è da non poco tempo che Luca De Capitani è stato scelto per parlarci della partita, ma ogni volta che viene prodotto il nuovo titolo, la telecronaca va sempre peggiorando. Infatti dopo l’uscita di PES2, si sperava in un grandissimo miglioramento di essa, ma personalmente in termini qualitativi sembra tale e quale a quella che si sentiva in PES2. Comunque come si sa, più si va avanti e più si migliora, di conseguenza speriamo che sia così per il prossimo titolo…

Giocabilità…Credo che se questo gioco non avesse una buona giocabilità non sarebbe un capolavoro, più che altro non sarebbe il miglior gioco di calcio in assoluto su PlayStation2… fortunatamente è ancora lui l’insuperabile e incontrastabile titolo di calcio. In questa nuova edizione Konami è stata strepitosa nell’inserire nel menù del campionato master la possibilità di scegliere le varie difficoltà per quanto riguarda il grado di possibilità di arrivo dei giocatori alla quale viene fatta l’offerta di acquisto… Inoltre ora le squadre avversarie fanno acquisti più oculati e consoni alle loro disponibilità. Ad esempio in PES2 avevo completato la squadra del campionato master con l’ultimo acquisto per l’attacco, Del Piero…e indovinate chi ha acquistato la Juventus come titolare sostituto di Pinturicchio? Ezequiel Gonzalez della Fiorentina!! Che cosa inguardabile, meno male che la casa nipponica ha pensato bene di correggere questo aspetto mettendo a disposizione dell’utente la possibilità di selezionare lui stesso la fascia di acquisto delle varie società. Ma non solo questo…ha voluto anche complicare le cose e ha fatto bene. I giocatori infatti non si saltano più come in PES2 dove bastava prendere in velocità il giocatore ed andarsene…brava questa volta la casa giapponese a studiare attentamente questo punto, perché veramente, se PES3 fosse rimasto come il prequel avrebbe perso moltissimo, ma intelligentemente Konami ha migliorato, oltre all’uno contro uno, anche la facilità con la quale si supera la difesa rispetto a PES2, infatti anche le squadre più “scarse” hanno grande personalità e sicurezza nel reparto difensivo ed è molto difficile segnare… a meno che il vostro fenomeno non inventi qualche magia, oppure il portiere avversario non faccia qualche papera. E’ quasi completamente sparito il trucco che veniva utilizzato nel prequel quando la vostra squadra usufruiva di un corner. Bastava metterla sul dischetto del rigore tesa ed arrivava un giocatore qualsiasi che di testa la insaccava spesso e volentieri alle spalle del portiere. Strana ma interessante innovazione è stata quella di inserire la possibilità di poter manovrare il portiere fra i pali quando viene richiamato dal tasto L1, anche se a mio avviso è meglio che ci pensi il computer ad evitare di subire gol…

LongevitàDato che dobbiamo parlare dell’argomento evidenziato in grassetto qui sopra, credo che ci sia ben poco da dire, dato che nelle parti più importanti il gioco è stato migliorato, soprattutto per quanto riguarda l’estrema facilità di fare gol… ma con PES3, credo che tutto sarà più bello ed entusiasmante, ma principalmente credo che questo gioco come non mai, dato che il calcio è la mia grande passione, abbia i requisiti per raggiungere un’ottima durata in termini di tempo e si potrà stare tranquilli fino a PES 4. Posso anche dirvi che grazie all’approfondito studio da parte della Konami sulla parte difensiva del gioco, PES3 avrà un grande successo perché ritengo che il punto forte di questo gioco sia proprio la difficoltà nel superare la difesa.Dopo questo credo di aver fatto capire a pieno agli amici lettori che PES3, non è come i suoi predecessori…non basta imparare quelle due cose basilari per piazzare il pallone alle spalle del portiere cinque o dieci volte a partita, questo sta diventando sempre più un gioco di calcio del tutto simile alla realtà, ed è quindi difficile segnare, soprattutto per coloro che amano il realismo, perché personalmente credo che sia stupefacente vedere in un gioco di calcio costruire un’azione che offre spettacolo, non solo a noi, ma anche ai tifosi, perciò per segnare dovete sudare e non tirare dalla solita posizione dalla quale ogni dieci tiri erano otto gol… cominciate a prenderci gusto e vedrete che Pro Evolution Soccer 3 vi impedirà di lasciarlo sulla vostra scrivania senza giocarci a lungo…Un’altra cosa vorrei dirvi…la casa giapponese ha ben pensato di effettuare un cambiamento che potrebbe rendere ancor più straordinario questo gioco…se prima ci divertivamo a più non posso con le sfide fra amici due contro due, oggi amici lettori possiamo effettuare sfide che raggiungono un numero di otto utenti in multitap… già immagino che spettacolo ci aspetterà per un quattro contro quattro pieno di emozioni e ricco di assoluto divertimento.

– Si avvicina alla perfezione, direi che può bastare!

– Telecronaca scadente

– Mancano l’arbitro ed i guardalinee in campo

– Le rose non sono aggiornatissime

9.3

Senza alcun tipo di dubbio PES – e siamo a tre – rimane ancora una volta il miglior gioco di calcio in assoluto, non ha rivali e, se li ha, devono ancora prendere la strada giusta per raggiungerlo…offre spettacolo su quasi ogni suo dettaglio, sia grafico che di giocabilità. Il realismo di questo gioco è sempre migliore e la Konami lo sa. Nessun titolo calcistico offre le prestazioni e le emozioni che ci regala questo Pes 3 che è ormai una leggenda. Non mi resta altro da dirvi se non di affrettarvi a comprarlo, sempre che siate ancora in tempo… perché sono sicurissimo che sarà uno di quei titoli che andrà a ruba!!

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 3 - Recensione


9.3