Anteprima

Plants vs Zombies: Garden Warfare 2

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a cura di LoreSka

Anche se sembrava un pesce d’aprile architettato bene, alla fine Plants vs Zombies: Garden Warfare arrivò davvero. E fu un successo. Molto prima di Splatoon e Nintendo, i ragazzi di PopCap confezionarono uno sparatutto in terza persona capace di rivolgersi in maniera sicura a un pubblico più giovane, riuscendo tuttavia a superare la barriera del mero gioco casual per accogliere un pubblico più ampio ed eterogeneo del previsto.
Il gioco, infatti, è straordinariamente ben riuscito, curato quanto basta, divertente, variegato e ricco di DLC gratuiti giunti in maniera regolare nelle fasi iniziali di vita del prodotto. Le microtransazioni – pur presenti – non hanno intaccato in alcun modo la struttura del primo episodio, e il titolo è presto diventato un vero e proprio successo con una folta schiera di appassionati pronti a darsele di santa ragione tra umorismo e un po’ di skill.
Così, all’annuncio del secondo episodio, ci siamo davvero rallegrati: Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 non è altro che un gioco più grosso, più ricco e potenzialmente più bello del proprio predecessore. Sensazioni, queste, confermate alla prova svoltasi a Colonia lo scorso agosto, dove trascorremmo alcuni minuti molto intensi al cospetto dei nuovi personaggi inclusi in questo capitolo. Così, a distanza di quattro mesi, PopCap ci ha riproposto il gioco presentandoci alcune sezioni inedite di gameplay che cercheremo di raccontarvi in questa anteprima.
Nel giardino
Questa volta gli sviluppatori hanno optato per l’abbandono del menù, concentrandosi sulla creazione di un hub che strizza l’occhio ai giocatori maggiormente orientati all’esperienza single player. Questa è – forse – la novità più radicale di questo sequel, che si apre finalmente ai giocatori meno avvezzi all’esperienza online offrendo una serie di contenuti pensati per il giocatore solitario. Si pensi, ad esempio, che l’hub non è che una sorta di roccaforte circondata da un mondo ostile e liberamente esplorabile dal giocatore. In altre parole, chi gioca può decidere di lasciare l’avamposto e di iniziare ad esplorare il mondo, in una curiosa (e assurda) struttura open word che si fa via via più complessa mano a mano che ci si allontana dal luogo di partenza.
Dall’hub possiamo inoltre accedere a una serie di missioni che ci consentono di prendere dimestichezza con le meccaniche del gioco, sostituendo ai nostri compagni in carne ed ossa degli alleati controllati dall’intelligenza artificiale.
L’Operazione Giardino, dunque, si trasforma in una sorta di campagna interamente giocabile in single player, in cui dobbiamo affrontare le consuete orde di nemici e, talvolta, dirigerci verso un obiettivo per completare la missione. Questa volta, inoltre, è possibile “rovesciare il fronte” e prendere controllo di uno zombie in una modalità denominata Operazione Tomba, difendendo una lapide dall’assalto delle piante e fronteggiando boss alla clorofilla.
Avrete dunque capito che Garden Warfare 2 passa attraverso la creazione di un maggior numero di contenuti rispetto al proprio predecessore, un aspetto che si è tradotto in un gargantuesco arricchimento del roster: avremo a disposizione 110 personaggi divisi in 7 classi per fazione, per un totale di 3 nuove classi per fazione (che descrivemmo nell’articolo dello scorso agosto). Questo aspetto dovrebbe arricchire in maniera esponenziale l’esperienza di gioco ma, allo stesso tempo, crediamo che il già incasinatissimo bilanciamento del primo gioco non subirà certo dei miglioramenti. Ma poco importa: uno degli aspetti divertenti di questo gioco è dato dalla possibilità di sperimentare con i personaggi e trovare delle variazioni che ben si adattano al proprio stile di gioco. Con una varietà di questo tipo, dunque, troveremo di certo pane per i nostri denti e avremo davanti a noi ore ed ore di strani esperimenti.
A questo si affianca il radicale aumento delle abilità per personaggio, che passano da 3 a 8 e che consentono una varietà nell’uso del proprio zombie o della propria pianta mai visto prima. Siamo dunque piuttosto eccitati nel pensare alle possibilità offerte da una tale gamma di opzioni, e siamo certi che questo titolo saprà offrire un monte ore di gioco infinitamente più alto del capitolo precedente.
Un po’ di esperienza
Un altro aspetto destinato a cambiare in maniera importante Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 si riscontra nel differente modo in cui si migliorano i propri personaggi. In precedenza era necessario completare alcune sfide per ottenere i potenziamenti, mentre in questo sequel tutto si baserà su un sistema di accumulo di punti esperienza, ottenuti compiendo le azioni in gioco e – soprattutto – in qualsiasi modalità. In questo modo i giocatori saranno spinti a godersi il gioco con maggiore libertà, passando senza troppi pensieri dalla libera esplorazione dell’hub alle modalità online, tornando alle modalità ibride o al multiplayer locale. Tutto fa brodo ai fini del potenziamento del proprio personaggio, e la crescita sarà meno frustrante e più naturale.
Se consideriamo, poi, che le azioni possibili in questo gioco sono tante e varie, crediamo che i giocatori avranno davvero l’imbarazzo della scelta. Le modalità online sono numerose, ma si sono arricchite anche le modalità ibride single player/multiplayer, sono stati aggiunti mini giochi e una nuova modalità a orde che non vediamo l’ora di provare. E, naturalmente, vi saranno tante nuove mappe con caratteristiche uniche – tra cui una nuova mappa ambientata sulla Luna in cui la gravità ridotta modifica in maniera vistosa l’esperienza di gioco.

– Tantissimi contenuti

– Aperto anche ai giocatori in single player

– Parte da basi molto solide

Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 si conferma essere tutto quello che i fan stavano aspettando: un gioco più ricco, più bello e più vario del proprio predecessore, con meccaniche rinnovate e una maggiore attenzione alle modalità per giocaotre singolo. Se avete amato il primo capitolo non abbiamo molti dubbi: questo sequel è da aggiungere alla lista dei most wanted. Per tutti gli altri… tenetevi forte: potrebbe rivelarsi la sorpresa finale di questo inverno.