Recensione

Painkiller: Battle Out of Hell

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a cura di Iori Yagami

Cosa preferite di più in un FPS, la strategia o l’immediatezza più sfrenata? La risposta è sicuramente molto personale, si sa che ognuno ha i propri gusti in fatto di generi videoludici, ma in un settore come questo, in cui la maggior parte dei titoli vantano una buona dose di tatticismo, giocare ad un FPS immediato e di stampo tipicamente arcade può avere i suoi lati positivi, soprattutto se si dà importanza alla giocabilità più pura. Gli sparatuttisti incalliti e desiderosi di “sparare e basta” hanno trovato in Painkiller il mezzo ideale per divertirsi e riscoprire il gusto degli shooter vecchio stampo.Il titolo di People Can Fly ha saputo conquistare un posto di primo piano all’interno degli FPS arcade, convincendo critica e pubblico. Dopo i buoni consensi ottenuti dal gioco gli sviluppatori hanno pensato bene di sfruttarne la struttura vincente e già apliamente collaudata proponendo sul mercato un’espansione con nuovi livelli e armi. Il titolo è Battle Out of Hell e con queste nuove aggiunte People Can Fly spera di aggiungere nuova linfa vitale alla sua creatura. Vediamo se le premesse sono quelle giuste.Ok ragazzi, imbracciamo la nostra arma e torniamo a combattere: c’è ancora tanta feccia da eliminare…

Spara che ti passa!Painkiller è stato apprezzato da molti per la sua grande immediatezza del gameplay e giocabilità e le intenzioni di People Can Fly sono di migliorare le già citate qualità con questa espansione del gioco. Battle Out of Hell si propone di apportare al gioco originale alcune novità sia nell’esperienza in single player che in quella multiplayer. Vediamo quali nuove aggiunte vanta questa prima espansione di Painkiller.Il gioco è contenuto in due CD-Rom e dopo averlo installato (richiede l’installazione di Painkiller) verremo a contatto con un nuovo story mode per il single player e un paio di nuove opzioni per il Multiplayer in Internet. Nella modalità in singolo ritroveremo il nostro Daniel Garner che, dopo aver sconfitto Lucifero, si ritrova ad attraversare una realtà parallela dominata da un tipaccio di nome Alastor. Inutile dire che il buon Daniel dovrà tornare a combattere e noi con lui! Da questo momento, infatti, ci aspettano orde di mostri che aspettano solo di “assaggiare” il sapore delle nostre armi… Un buon motivo per non deluderli!Qui troveremo dieci nuovi livelli e due nuove armi. Queste ultime sono ben realizzate ma non aggiungono nulla di veramente valido, a parte il fucile che può essere utilizzato nello sparo singolo a ripetizione, mentre nel secondario si usa da lanciafiamme.Battle Out of Hell non sposta di una virgola il già collaudato gameplay e in pratica si tratta di fare le stesse cose che facevamo nell’originale: eliminare una caterva di mostri. Un expansion pack che ci permette solo di continuare a divertirci sfruttando dieci nuove ambientazioni. L’atmosfera è quindi sempre violenta e sanguinaria, ma condita di tanto sano humor nero.La dimostrazione dell’umorismo tipicamente “black” di cui è intriso il gioco la potremo constatare ad esempio nel primo livello, ambientato in un orfanotrofio invaso da forze infernali dove dovremo sbarazzarci di bambini zombificati, o dello stage successivo ambientato in un luna park invaso da clown demoniaci e marionette volanti. Insomma il grado di serietà è pari allo zero, anche se di tanto in tanto qualche livello regala un po’ di brividi e la cosa è più che normale vista l’ambientazione.Ad ogni modo le varie location sono caratterizzate da tanta frenesia e i nemici che dovremo eliminare ci attaccheranno in massa, spesso in quantità davvero esagerate. Questa caratteristica rende Battle Out of Hell già più impegnativo dell’originale. Il livello di difficoltà ora è più elevato e dovremo sudare parecchio per uscire vivi dallo stage! Non a caso troviamo nuovi nemici che sembrano più attenti e difficili da abbattere, rispetto al passato. Ora infatti i nostri avversari potranno anche lanciarci delle granate, rendendo più difficile la sopravvivenza. Fortuna che una volta presa la mano non andremo incontro a sensazioni di frustrazione.Un punto a favore del titolo è la vastità delle mappe, in cui ci si potrà spostare con agilità da un posto all’altro senza mai arrivare ad una sensazione di claustrofobia. La difficoltà abbastanza impegnativa viene in parte mitigata dai numerosi check-point, i quali non solo ci salvano automaticamente la partita ma caricano anche il livello di energia vitale al massimo, senza dimenticare la quantità davvero esagerata di munizioni che troveremo lungo la strada.In Battle Out of Hell ritroveremo anche i mitici (ed enormi) boss di fine livello, anche qui difficilissimi da abbattere. Infatti per eliminarli il più delle volte non basterà scaricare un numero spropositato di munizioni, ma si dovrà mettere a punto una tattica ben precisa sfruttando il nostro spirito di osservazione. Questa dei boss di fine livello rimane però l’unica occasione in cui dovremo sfoderare un pò di sano tatticismo, per il resto invece rimane sempre il buon vecchio Painkiller in cui dovremo solo sparare e massacrare mostri.

Hell ain’t a bad place…Battle Out of Hell mostra il meglio di sé sul versante grafico. I ragazzi di People Can Fly hanno dato spazio alla loro immaginazione “horror” e lo spettacolo visivo che ci aspetta sul video è davvero strabiliante per luci, colori ed effetti. I mostri poi sono realizzati abilmente, risultando dettagliati e ricoperti di splendide texture.I livelli sono inoltre tutti fantastici da vedere, caratterizzati da una palette cromatica dalle sfumature assolutamente affascinanti. Uno spettacolo che non lascia indifferenti e che farà lustrare gli occhi agli amanti della cosiddetta “bella grafica”.Il merito di tutto questo splendore tecnico è ancora una volta da attribuire al motore Pain, proprietario di People Can Fly, e all’Havok 2.0 per la gestione della fisica. Questa coppia vincente è indice di sicura qualità e infatti quello che mostra Battle Out of Hell non solo conferma quanto di buono avevamo già visto in precedenza ma in certi punti amplifica le prestazioni tecniche rispetto a Painkiller. Splendide texture ad alta risoluzione, alto numero di poligoni, effetti volumetrici, bump mapping, e molto altro ancora: questo è quello ci aspetta nella spettacolare espansione di Painkiller messa a punto da People Can Fly.Il sonoro è altrettanto buono, grazie a splendide voci ed FX e ad un commento musicale sempre in tema perfetto con le atmosfere del gioco. Peccato solo per doppiaggio italiano presente nei filmati, che risulta di qualità piuttosto deludente.

Hell is from here to eternity!A livello di giocabilità questa espansione non ha subito cambiamenti e ritroviamo la stessa immediatezza precedentemente apprezzata in Painkiller. Non dovremo fare altro che sparare a tutto quello che si muove su schermo e in tal senso il blastaggio totale regna davvero sovrano! Naturalmente se avevate già apprezzato la struttura votata unicamente all’azione pura messa a punto da People Can Fly, con Battle out of Hell vi troverete perfettamente a vostro agio. L’elemento strategico è quindi ancora assente, ma in fondo è proprio questa particolarità di Painkiller che abbiamo apprezzato e non pretendiamo certamente che i programmatori snaturino la loro creatura per trasformarla in qualcosa di diverso. Painkiller non è Half Life e non lo diventerà mai, quindi perchè lamentarsi?Il livello di difficoltà decisamente migliorato offre inoltre una maggiore sfida rispetto al passato, giovando leggermente anche al fattore longevità. Forse quest’ultimo aspetto soffre un pò di una certa linearità strutturale, che si potrebbe avvertire dopo numerose partite. Naturalmente i fans che hanno già apprezzato Painkiller per il suo approccio semplicistico e tipicamente old-style neanche noteranno la linearità e potranno dire che il suo vero punto di forza è proprio il divertimento che ne scaturisce. Pur ammettendo queste cose, rimane purtroppo l’impressione che People Can Fly avrebbe potuto sforzarsi maggiormente per realizzare un expansion pack più sostanzioso e con qualche aggiunta in più. Battle Out of Hell rimane comunque un buon esempio di espansione e regalerà numerose ore aggiuntive di divertimento al già collaudato Painkiller. Senza dimenticare la benefica presenza del multiplayer, che con l’aggiunta di due nuove modalità potrà ancora portare adrenalina e divertimento agli appassionati del gioco online.

HARDWARE

Requisiti di sistema: Windows 98/SE/ME/2000/XP Processore 1,5 GHz RAM 384 MB Scheda Video 64 MB (con HW T&L) – GeForce 2 GTS min

MULTIPLAYER

In Painkiller: Battle Out of Hell è possibile affrontare sfide via Internet o LAN scegliendo tra sette differenti modalità di gioco: alle cinque già presenti (Death Match, Team Deathmatch, Voosh, People Can Fly e The Light Bearer) si sono ora aggiunte le nuove Capture the Flag e Last Man Standing.

– Grafica e sonoro di alto livello

– Divertente da giocare

– Immediato come i titoli “old style”

– Nessuna vera novità rispetto a Painkiller

– Aggiunte poco sostanziose anche a livello di modalità per il multiplayer

– Struttura lineare

7.6

Battle Out of Hell si è rivelato una buona espansione del già apprezzato Painkiller. Gli ingredienti sono sempre quelli: approccio immediato tipico degli sparatutto old style e grande giocabilità, accompagnato da una realizzazione tecnica e un comparto sonoro di ottimi livelli. Tutto qui. Chi si aspettava da questo espansion pack qualcosa di totalmente innovativo rimarrà deluso, visto che i ragazzi di People Can Fly hanno preferito andare sul sicuro proponendo la struttura di gioco già collaudata di Painkiller.

Dieci nuovi livelli di gioco, due nuove armi e due modalità aggiuntive per il multiplayer online: queste sono le uniche aggiunte dell’espansione. Le nuove ambientazioni sono bellissime e particolarmente ispirate, intrise come sempre di umorismo nero. Tecnicamente People Can Fly ha saputo ben sfruttare il motore proprietario Pain e l’Havok 2.0 per la gestione della fisica, raggiungendo dei risultati strabilianti e per certi versi superiori all’originale.

La linearità è ancora il punto debole del gioco, che in alcuni frangenti lo rende poco incisivo sulle lunghe distanze. Naturalmente chi ha amato alla follia Painkiller si troverà perfettamente a casa sua e nemmeno farà caso alla linearità dell’azione. Forse ci saremmo aspettati qualche aggiunta più sostanziosa, ma anche così il risultato ottenuto può considerarsi accettabile.

Il grado di difficoltà è stato migliorato al punto giusto, aumentando il livello di sfida durante le partite. Insomma Battle Out of Hell non è innovativo, ma rimane uno sparatutto frenetico, immediato e adrenalinico. Se Painkiller vi ha fatto impazzire potreste farci un pensierino, in fondo il divertimento non manca, anzi.

Voto Recensione di Painkiller: Battle Out of Hell - Recensione


7.6