Recensione

Onimusha 3: Demon Siege

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a cura di Mindead

Tra le poche conversioni che dalle console passano sui PC è finalmente arrivato Onimusha 3: Demon Siege. In passato avevamo avuto a che fare col primo capitolo di questa saga, un titolo che ha divertito e coinvolto gli amanti di frenetici scontri in terza persona armati di affilatissime spade.La Capcom, inutile cantare le sue lodi, propone questo terzo capitolo che ci vede di nuovo impersonare il samurai Samanosuke contro i suoi eterni rivali Genma instaurando la novità del viaggio temporale per condire la trama di questo titolo. Il gioco infatti non è ambientato esclusivamente nell’ antico Giappone ma anche nella Francia del 2004 in cui i Genma, grazie al padroneggiamento del viaggio temporale, seminano morte e terrore nella città di Parigi al fine di conquistare il mondo. Questa volta però non avremo solo Samanosuke a dover vedersela con le orde dei Genma ma anche il poliziotto Jacques Blanc che è la trasposizione virtuale del noto attore Jean Renò (Leon, Ronin). Entrambi verranno chiamati a difendere per l’ennesima volta il mondo dall’ invasione dei mostri catapultandoci in una storia mozzafiato dallo stile cinematografico che ricca di colpi di scena e adornata da un livello grafico molto buono ha le carte giuste per aprire breccia nei gusti di molti.

I Demoni nel FuturoPersonalmente sono sempre contento quando un gioco viene convertito da Console a PC (ad esclusione di quelli sportivi) perchè offre l’occasione di aver a che fare con titoli prettamente differenti da quelli che girano nel mercato dei computer, titoli che, per chi d’altronde di console non ne vuol sentir parlare offrono comunque l’opportunità di inebriarsi del loro stile.Il primo capitolo di Onimusha mi aveva divertito, era per l’appunto quello stile di gioco che ogni tanto mi piace provare. Questo è cominciato altrettanto bene seppur l’intelligenza artificiale lascia a desiderare e le quests da risolvere pare si riducano a meri spostamenti fra curate locazioni zeppe di fastidiosi nemici per compiere azioni elementari ed asincrone…Ma si sà, spesso l’impostazione di tali videogames è più incentrata sull’intrattenimento che verso l’applicazione in termini di costanza e dedizione al gioco in quanto tale.Dopo aver assistito ad un’ intro mozzafiato con svariati richiami ai capitoli precedenti veniamo catapultati nell’ azione ed in men che non si dica ci ritroviamo ad affettare mostri ninja di ogni dimensione e forma. Godiamo di ottime armi e combinazioni di colpi quando impersoniamo Samanosuke, che può avvalersi dell’ energia fuoriuscita dalla sconfitta dei suoi nemici recuperandola grazie ai poteri del suo guanto per progredire di livello e potenziare la sua corazza e le sue stesse armi, spade per esser precisi di vario genere, doppia katana, spadoni a due mani ecc. ecc. Arriveremo al punto di possederne più di qualcuna , essendo elementi necessarie nella progressione della storia, spade sempre più potenti, ciascuna personalizzata per mole e forma ma soprattutto per il colpo speciale con il quale districarsi quando i nemici sono troppi (e vi assicuro che non saranno pochi quei momenti).Anche il nostro Jean Renò della Sylicon Valley coreana (essendo questa l’origine del gioco) sarà armato di tutto punto, si perchè oltre al fatto che anche egli calza un guanto simile a quello di Samanosuke (anzi identico, se non fosse per il colore Blu mentre Rosso è quello del nipponico guerriero) egli impugna una frusta! Sfizioso sarà l’utilizzo che con la frusta potremmo fare signori miei, infatti nel combattimento offre la possibilità di tenere a bada e debita distanza i nemici quanto quella di imprigionarli con essa per poi giustiziarli sommariamente con due o tre pistolettate in pieno volto! Non sapete che goduria vedere “Leon” che se ne gira baldanzoso nel set de “L’ Ultimo Samurai” con una frusta (che come la progressione delle armi di Samanosuke in seguito sarà sostituita da una “spada frusta” e poi in una violentissima mazza chiodata) sbrandellando Zombie Ninja a 4 zampe e 2 braccia ai quali bisognerebbe dedicare un film…

Guarda che guanto Jean.Ma non è finita qui, perchè talvolta nella Parigi in macerie sfrutteremo anche una bella bionda amica di Jacques Blan ma con dei gusti più moderni, infatti Ella combatterà con mitra, fucile a pompa e fucile di precisione addolcendo l’animo dei suoi avversari a forza di bombe a mano e schioppettate per sbloccare determinate situazioni nel corso dell’ avventura. Benchè non ci venga offerta l’ opportunità di sfruttarla a lungo, sfiziarsi con le fucilate è un buon passatempo.I nostri personaggi propongono pressappoco le stesse funzioni, le stesse combo, le stesse caratteristiche e devono affrontare peripezie circa identiche. Si avverte come l’impressione che non sia più l’ evolversi della storia ricco di colpi di scena, di trovate sorprendenti e di ottima grafica ad accompagnare il gameplay ma che sia quest’ultimo a dover scortare l’ ininteragibilità degli eventi.Per fortuna questa visione del gioco cambia con l’ andare avanti nella storia, seppur non per gli enigmi, che per quanto assumano difficoltà rimangono sempre elementari, ma gli scontri ci si propongono più impegnativi, i nemici per quanto del tutto simili a quelli dell’ inizio del gioco, variando di colore assumono una resistenza maggiore ai nostri colpi e attaccano con una ferocia più ragionata (anche perchè se avessero continuato a combattere come nelle prime fasi ci saremmo chiesti come mai le vecchie parigine non li avessero presi a bastonate senza attendere i nostri servigi). Pensate che quando impersonate i nostri eroi verremo sempre spalleggiati da un piccolo elfo, anch’ egli fondamentale nella storia, che ci aiuterà a compiere determinate azioni capaci di donare quel tocco di Brio che fà strizzare l’ occhio a favore di Onimusha 3. Jacques Blan può grazie al supporto di questo elfo usare la sua frusta per sollevarsi aggrappandosi ai lanternai delle locazioni e cosi raggiungere ambienti altrimenti inaccessibili attraverso spettacolari balzi.

Ma la potenza?Purtroppo la versione PC non apporta nessun migliora,mento al comparto tecnico della controparte Playstation 2, risultando peggiore però per alcuni rallentamenti che si denotano spesso durante le fasi più concitate dell’azione di gioco. Per il resto ci troviamo di fronte ad un titolo che fa un buon uso dei poligoni per ricreare mostri e personaggi molo realistici e dotati di animazioni numerose e convincenti. Musiche d’atmosfera, ma non eccezionali e doppiaggio discreto fanno da contorno al reparto tecnico di questo porting.

HARDWARE

Sistema operativo: Windows® 2000/XP Processore Intel Pentium® III 1GHz, AMD Athlon 1.0GHz + o superiore Memoria 256Mb o superiore Scheda video: 3D 128MB DirectX(R) 9.0c compatibile/AGP & PCI Exp o superiore Direct X: DirectX(R) 9,0c Lettore DVDrom Scheda audio: DirectX® 9,0c compatibile o superiore Spazio su disco: 2 Gb Periferiche: Game pad compatibile

MULTIPLAYER

No

– E’ un buon intrattenimento

– Buona Grafica

– Buon Sonoro

– Trama discreta

– Enigmi troppo semplici

– Lo scopo è ridotto a un mero spostamento con ripetute carneficine

– Alcuni quiz sono contraddistinti dalle tipiche iconcine dei tasti della ps2.

7.5

Insomma Onimusha 3: Demon Siege ha intenzione di raccontarvi una storia, una bella storia, più di tante che al giorno d’oggi sene vedono (e chi vuol intendere intenda) ed è anche un titolo ricco di pretese, alcune le soddisfa mentre altre rimangono oculate sotto l’ombra della trama e degli eventi che tuttavia sono belli ed interessanti, quindi fatevela raccontare. Purtroppo però il titolo è più una visione della storia principale in cui noi dovremo solo distruggere ogni cosa, senza un reale coinvolgimento in quello che è un percorso predefinito a cui non potremo sottrarci. Consigliato quindi solo agli appassionati della saga od a chi non disdegna una partita ad un genere atipico per il PC.

Voto Recensione di Onimusha 3: Demon Siege - Recensione


7.5