Anteprima

Madden NFL 13

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a cura di ViKtor

Eli Manning, sei mesi fa, si conquistava un posto nell’olimpo dei quarterback trascinando i suoi New York Giants alla vittoria sui favoritissimi New England Patriots. Un sogno per un giocatore qualsiasi, ma non per il fratello minore di una divinità come Payton.Sono queste le piccole grandi storie della NFL, gli intrecci dietro a partite dal significato che esula il mero confronto sportivo. L’appassionato lo sa e sa anche dare il giusto peso al Kick Off annuale, ovvero alla prima partita della nuova stagione. Il 5 settembre è vicino e per noi, che ne cerchiamo sempre il significato ludico, vuol dire l’arrivo del nuovo e sempre atteso episodio di Madden.

Il quarterback sono ioLa breve presentazione dell’ultimo E3 è servita per capire quali saranno le novità su cui in EA Sports stanno lavorando per assottigliare sempre più la differenza tra Madden NFL 13 e una vera partita di football. La filosofia del “cambiare poco, cambiare bene” seguita negli anni dalla multinazionale canadese si è rivelata vincente e abbandonarla oggi, con la nuova generazione alle porte, sarebbe pura follia.Ecco che quindi, se a prima vista non mostrava differenze con il passato, ad un’analisi più attenta la versione dimostrativa iniziava a tradire piccole e pesanti migliorie.La nuova gestione del quarterback è sicuramente l’aspetto più interessante. Fino allo scorso episodio era prassi, dopo lo snap e in caso di passaggio, spostare orizzontalmente il Vick di turno per ritagliarsi lo spazio utile a ragionare ed avere il tempo di premere il tasto mostrato sulla testa del ricevitore preferito. In Madden NFL 13 questo modus operandi sarà finalmente abbandonato. Grazie alla linea difensiva più dura e ostica da battere e al conseguente ridotto pericolo di sack, non sarà necessario fuggire dalla zona di scrimmage ma potremo lasciare il controllo del primo movimento al QB, il quale farà un paio di passi e si posizionerà sulla zolla a lui più congeniale.Tale approccio implicherà sostanzialmente due cose: innanzitutto la precisione del lancio subirà un incremento sostanziale ma, per sfruttarne le potenzialità, servirà dare la giusta potenza all’ovale. In tal senso non sarà più sufficiente tenere premuto il pulsante del ricevitore di turno, ma occorrerà valutare bene la posizione del corpo del QB e la tempistica imposta dallo schema.I ricevitori, dal canto loro, continueranno a seguire con disciplina la tattica imposta ma se non serviti al momento giusto scompariranno dall’azione e dalle nostre possibilità di lancio. Per facilitarci il compito, comunque, alla EA hanno aumentato il numero di giocate veloci. Nuove Play Action e soprattutto l’introduzione del cosiddetto “Snap&Throw”, passaggio immediato molto utilizzato da Tom Brady, saranno il corollario perfetto a queste interessanti, per quanto non rivoluzionarie, implementazioni del gameplay.

La dura vita del difensoreCome per ogni titolo sportivo che si rispetti, con il passare dei mesi la community aveva iniziato a sviscerare i “difetti” di Madden NFL 12. Nulla che ne intaccasse il valore globale (la nostra recensione lo dimostra), ma la EA ha ricevuto critiche su alcune superficialità nella gestione della difesa, soprattutto per quanto riguarda le secondarie. I linebacker e i cornerback, ad esempio, a volte sembravano avere poteri paranormali e intercettavano o sporcavano lanci dal coefficiente di difficoltà estremo, nonostante non fossero posizionati nel migliore dei modi.La rinnovata intelligenza artificiale, presentata col nome di “Read and React AI”, renderà i defensive team più umani e, allo stesso tempo, più attenti. Se coperto da un compagno e fuori dalla linea visiva dell’ovale, un cornerback non proverà neanche l’intercetto ma si limiterà a seguire il suo uomo per provare il placcaggio. Per quel poco che fino ad ora siamo riusciti a vedere, il realismo dell’azione ne beneficia in maniera sostanziale.A completare il pacchetto di modifiche al gameplay arrivano i nuovi attributi dei giocatori, resi ancora più precisi e fedeli a quanto si vede nei veri campi della NFL. La fisicità diventerà un parametro importantissimo e sarà strettamente collegata alla rimodernata fisica delle collisioni: sorprendentemente, ciò che abbiamo visto ricorda vagamente l’Impact Engine di FIFA, adattato ovviamente alle esigenze del football.

I Caressa americaniTecnicamente parlando, Madden NFL 13 non stravolgerà nulla e si presenterà sostanzialmente identico al predecessore. Una manciata di nuove animazioni, il Motion Blur, le divise Nike (al posto di Reebok da questa stagione) e le traiettorie di passaggio rappresenteranno le uniche introduzioni portate la motore grafico.Dalle atmosfere di contorno e, soprattutto, dal sonoro ci possiamo invece aspettare qualcosa in più. I nuovi commentatori Phil Simms e Jim Nantz, amatissime voci di CBS Sports, dovrebbero regalare quella telecronaca di qualità tanto agognata dagli appassionati e che da sempre è il tallone d’Achille della serie. Ad aiutarli arriveranno nuove e ancor più “televisive” presentazioni dei match, in grado di farci sentire sempre più di fronte ad un Monday Night e sempre meno con il pad in mano. Se sarà vero, lo scopriremo molto presto. Il Kick-Off, anche per Madden, è imminente.

– Nuovi controlli per il quarterback

– IA difensiva migliorata

– Telecronaca rinnovata

Mentre l’attuale generazione di console viaggia decisa verso il viale del tramonto, EA Sports si crogiola sulle proprie certezze e raccoglie i frutti di quanto seminato con i suoi titoli sportivi negli ultimi anni. Con piccole ma interessanti modifiche al gameplay Madden NFL 13, senza alcun dubbio, confermerà l’alto valore della serie e spingerà l’appassionato al consueto acquisto, ammaliandolo magari con la rinnovata gestione dei Quarterback e con il realismo degli elementi di contorno. Passeranno così un’altra Season e altri Play-Off, in attesa di capire quale sarà il futuro next-gen della serie.