Recensione

Gyromancer

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a cura di gianlbon

Gyromancer, il nuovo puzzle/rpg nato dalla collaborazione tra la casa di Final Fantasy e PopCap Games, riprende a piene mani le meccaniche di gameplay nate e sviluppate con la serie Puzzle Quest capostipite del genere che ha saputo far convivere elementi appartenenti al mondo degli rpg come l’esplorazione, una trama degna di nota e l’evoluzione dei personaggi con tratti tipici dei puzzle game.

E la storia?Voi vestirete i panni di Rivel Arday, un potente mago che partirà per un lungo viaggio per le terre di Yshmea. Durante il vostro cammino entrerete in rapporto con diversi personaggi secondari che aiuteranno o ostacoleranno l’esito della vostra missione principale: distruggere La Temperanza, un gruppo di ribelli portatori di caos che ha sovvertito l’ordine a Yshmea. Lo scontro sarà duro, ma non temete; le vostre fiere saranno lì ad aiutarvi, divenendo di battaglia in battaglia sempre più forti.Questo è in sintesi lo scenario che fa da sfondo al gioco; essendo coinvolta nello sviluppo un colosso come Square Enix, forse ci aspettavamo una trama un po’ più originale fatta di dialoghi appassionanti e personaggi memorabili e meno stereotipati. Al contrario la trama messa su dai ragazzi di PopCap Games si presenta poco articolata e persino noiosa in alcuni frangenti. Difetti che non intaccano la qualità generale della produzione, che poggia le sue basi su ben altri elementi come il sistema di battaglie, l’esplorazione dei dungeon e l’evoluzione delle creature.

Combattimenti a colpi di gemmeL’esplorazione dei dungeon consisterà nel muovere una sorta di pedina, raffigurante il vostro alter ego, lungo delle rette e dei punti rappresentanti le varie vie percorribili. Qui non mancheranno tesori, sottoforma di scrigni, da raccogliere, contenenti gil e oggetti che si renderanno utili durante la vostra avventura. Ma attenzione ai nemici che incontrerete, essi hanno una loro autonomia e si muoveranno nell’area di gioco lungo percorsi ben delineati. Quando entrerete in contatto con loro si aprirà una schermata dove potrete scegliere la bestia, per un totale di tre da portare contemporaneamente, da inviare in combattimento. Iniziate le ostilità, lo scontro seguirà le regole di Bejeweled Twist con un cerchio da far ruotare in senso orario, tentando di allineare tre o più elementi, identificabili da uno stesso colore e forma geometrica.Il nemico potrà essere ferito combinando le pietre di colore elementare della vostra creatura, quest’azione andrà a far caricare un’apposita barra che, se riempita, rilascerà sul tabellone di scontro una gemma “attacco”. Queste se allineate con delle gemme “normali”, di uguale forma e tinta, scateneranno l’azione utile a danneggiare gli HP nemici. Dal canto suo, il nostro rivale potrà attaccarci tramite dei cristalli bomba che potranno essere disinnescati, entro un tempo limite, combinandoli con figure di ugual natura. Non dimenticate la possibilità di usare, in combattimento, gli oggetti trovati lungo l’avventura, utili per velocizzare l’arrivo delle gemme “attacco” o per curare gli stati alterati, come da tradizione Final Fantasy, causati dall’oppositore. Infine, concluso lo scontro, ci verranno abbonati dei punti esperienza che andranno ad accrescere il livello di Rivel, l’eroe del gioco, e la potenza dei vostri cucciolini che grazie a dei vari potenziamenti evolveranno in creature sempre più devastanti. Tutto questo combinato a un buon ritmo delle battaglie, rigorosamente non a turni, rende il titolo profondo e vario da giocare, includendo una componente strategica che verrà fuori selezionando la belva più adatta da mandare in campo per sconfiggere un determinato aggressore.

TecnicaIl titolo narra le sue vicende grazie l’ausilio di schermate fisse contornate dai dialoghi dei protagonisti. Questa scelta rende il titolo poco movimentato in ambito narrativo, ma è innegabile il buon lavoro svolto da queste illustrazioni, se valutate da un punto di vista prettamente artistico. Il tutto, dai colori agli effetti speciali durante le battaglie, restituisce una buona esperienza visiva che promuove il lavoro svolto da PopCap Games. Il comparto sonoro sfoggia i classici brani appartenenti al mondo degli rpg, con motivetti orecchiabili e mai invasivi. Da citare anche la localizzazione dei testi e dei menu, completamente tradotti con il nostro idioma.

– Buone meccaniche di gioco…

– Tecnicamente ben fatto

– Non lo lascerete tanto presto

– ma complesse per alcuni giocatori

– Trama poco originale

– Personaggi stereotipati

7.9

Il titolo nato dalla collaborazione tra PopCap Games e Square Enix non delude le aspettative, consegnandoci un “similar Puzzle Quest” pieno di ottimi spunti e novità che lo distinguono da quest’ultimo. L’esplorazione dei labirinti ci regalerà varie ore di divertimento alla ricerca di oggetti e creature nascoste da sbloccare e usare in battaglia. Il tutto non mancherà di donarci delle belle soddisfazioni, magari dopo aver atterrato un mostro bello tosto, o tentando di potenziare il vostro personaggio al massimo, eliminando più nemici possibili. In conclusione, consigliamo questo titolo a tutti coloro che dopo Puzzle Quest attendevano con ansia un nuovo esemplare di questo genere. Invece i novizi, che si avvicineranno per la prima volta a questo tipo di gameplay, potranno dare una possibilità a Gyromancer, che con “soli” 1200MP potrà omaggiarvi con un’esperienza di gioco da ricordare.

Per chi non possiede un Xbox360, ricordiamo che il titolo è acquistabile anche per PC, tramite il portale Steam, a un prezzo di 13,99 euro.

Voto Recensione di Gyromancer - Recensione


7.9