Anteprima

God of War Ascension

Avatar

a cura di Hybr1d

Come già accaduto con altre serie di successo, Assassin’s Creed e Uncharted su tutte, anche God of War arriva a implementare una modalità multiplayer dopo i primi capitoli interamente concentrati su una narrazione epica ed esaltante da godersi tutta d’un fiato in solitario. God of War: Ascension vedrà i giocatori cimentarsi in una campagna single player incentrata sul passato di Kratos, mentre in multiplayer i giocatori potranno confrontarsi a suon di mazzate, con la solita dose di sangue e violenza che da sempre contraddistingue l’amatissima serie esclusiva PlayStation. Con il lancio di God of War: Ascension previsto per marzo 2013, i programmatori di Santa Monica Studio hanno deciso di dare il via a una beta multiplayer con la quale saggiare la qualità e la stabilità del codice in fase di sviluppo, nonché raccogliere pareri dalla community di fan che sono riusciti ad ottenere un prezioso invito per parteciparvi. Noi, ovviamente, non potevamo lasciarci sfuggire questa ghiotta occasione.

Da che parte stai?Come nelle più classiche modalità multiplayer, ogni giocatore si troverà a controllare un proprio alter ego virtuale, denominato Campione, il quale sarà caratterizzato da diversi parametri che andranno ad influenzare la sua resa in battaglia e il suo stile di combattimento. Tramite armature, magie e potenziamenti potremmo aumentare le abilità nella lotta corpo a corpo, incrementando forza e resistenza fisica, oppure arti magiche o capacità di rigenerazione. Alla base di tutto, però ci sarà l’alleanza stretta con una delle divinità presenti nel gioco, che indirizzerà in maniera sostanziale i parametri del nostro Campione, facendolo eccellere in un’arte piuttosto che nell’altra. In questa beta di God of War: Ascension, sono presenti quattro divinità, di cui solo due selezionabili, Ares e Zeus. Se decidessimo di servire Zeus, il nostro alter ego virtuale sarà un mago da combattimento, eccellente nell’uso della magia e in grado di neutralizzarne quelle nemiche. Per quanto riguarda Ares, egli privilegia i guerrieri con forza fisica eccezionale e magie di fuoco in grado di infliggere danni molto consistenti. Tutti gli oggetti saranno ad appannaggio del miglioramento delle doti di combattimento in battaglia e nel corpo a corpo.Scelta l’alleanza ci tuffiamo in un tutorial atto a rispolverarci la memoria sulle varie meccaniche di gioco e a introdurre le novità che andranno a caratterizzare questo capitolo rispetto ai precedenti. I comandi principali sono rimasti sostanzialmente invariati, con i due stick analogici deputati al movimento e alla schivata, i tasti frontali per attacchi, salti e prese, e il dorsale L1 per la parata. Sono inoltre presenti attacchi speciali, molto utili per infliggere danno extra all’avversario ma anche per scaraventarlo in aria per dare inizio a una combo inarrestabile. Oltre alla barra dell’energia, avremo a disposizione una barra della magia che quando riempita ci permetterà di utilizzare le magie del nostro Campione, attivabili con il grilletto destro, infliggendo ingenti danni a uno o più avversari: fondamentali saranno il tempismo e la velocità di esecuzione.

Let’s get ready to rumble!Abbiamo avuto a nostra disposizione due modalità di gioco in cui cimentarsi: Favore degli Dei e Favore degli Dei a Squadre. La prima è un classico deathmatch che vede quattro giocatori sfidarsi in un arena e il primo che raggiunge gli 8000 punti vincere. Periodicamente appariranno scrigni, potenziamenti e postazioni in cui ripristinare la barra della salute o della magia. I potenziamenti svolgono un ruolo importante nell’economia delle singole partite. Lance, martelli e spade offrono al Campione un’arma secondaria molto utile per sferrare attacchi che provocano un ingente quantitativo di danni, ma avranno una durata limitata per il loro utilizzo. Durante i combattimenti sono presenti anche personaggi ripresi dagli scorsi episodi della serie che interverranno nell’incontro a intervalli regolari con attacchi che, oltre a danneggiaci, modificheranno la conformazione stessa dell’arena. Per esempio Ercole, munito di Cestus di Nemea, sferrerà onde d’urto devastanti che abbatteranno i parapetti, introducendo la possibilità di buttare nel vuoto gli avversari, provocandone la morte istantanea. Nella modalità a squadre, due team di quattro giocatori ciascuno, Troiani e Spartani, si sfidano per conquistare quattro altari dislocati nella mappa. Anche qui verrà incoronato vincitore il team che riuscirà per primo a raggiungere gli 8000 punti. Nella mappa Deserto delle Anime Perdute oltre che dai nemici dovremmo anche difenderci da Polifemo, il quale presidia gli altari e interviene nella battaglia sferreranno attacchi ogni qualvolta un giocatore gli si avvicinerà eccessivamente. Per ucciderlo è necessaria la Lancia dell’Olimpo, che, per gentile concessione divina, apparirà nello scenario solo nelle fasi avanzate della partita.Al termine di ogni scontro verranno assegnati al nostro Campione punti esperienza e crediti da spendere per acquistare reliquie, oggetti e magie. Armature e armi, invece, sono ottenuti raggiungendo specifici obiettivi, oppure trovandoli negli scrigni dislocati nelle arene. Ogni acquisto è subordinato dal raggiungimento di un livello, e questo incentiva il giocatore a buttarsi nuovamente nella mischia per guadagnare nuovi punti esperienza e crediti da spendere.

Il vero problema del multiplayer di God of War: Ascension è che questa meccanica viene presto a noia. Una volta individuato l’equipaggiamento preferito, si hanno solo tre livelli di potenziamento da sbloccare accumulando punti esperienza durante le partite. Raggiungere il level cap per armatura, magia e oggetti di gioco non richiede moltissimo tempo, e dopo gli incentivi calano drasticamente. Far salire di livello il nostro Campione non migliora le sue statistiche, ne i suoi punti vita o i suoi attacchi e magie. Alla lunga, il livello diventa un mero numero con cui tutt’al più confrontarsi con gli amici, evidenziando la mancanza di un vero e proprio sistema di sviluppo del personaggio. Il gameplay ci ha lasciato estremamente soddisfatti. La sensazione è quella di trovarsi costantemente al centro di una rissa tra titani, con martelli e spade che menano fendenti di una potenza terrificante e fiumi di sangue e squartamenti a completare l’opera, aumentando a dismisura l’esaltazione del giocatore. La resa delle armi è ottima e tutte offrono un’incredibile sensazione di peso e potenza ad ogni colpo sferrato, complici anche i nemici che vengono violentemente scaraventati in aria o schiacciati contro le pareti. Per quanto riguarda le dinamiche di combattimento, spesso non si ha scampo se i nostri avversari si coalizzano contro di noi, ma è anche vero che capita di inserirsi nella rissa quando sono loro ad essersi già indeboliti a vicenda e ricavarne delle uccisioni di facile esecuzione.

– Si menano grandi mazzate

– Ottimi i combattimenti

– Varietà di armi secondarie

– Violenza tipica della serie

La nostra prova del multiplayer di God of War: Ascension ha evidenziato luci e ombre di quello che esordirà a marzo come primo capitolo con una modalità multigiocatore della saga di Kratos. Se da una parte il feeling nei combattimenti è pienamente riuscito, con arene e mappe ben strutturare e la costante sensazione di trovarsi a far parte di una violentissima rissa tra titani, dall’altra lo scialbo sistema di sviluppo del personaggio e la limitata disponibilità di armi ed equipaggiamento ci hanno fatto storcere il naso. Siamo comunque fiduciosi riguardo il prossimo capitolo di God of War, consapevoli che il vero cuore del titolo risiederà nel single player e che questa modalità sarà comunque in grado di offrire la giusta dose di svago e divertimento durante le pause dalla trama principale.