Anteprima

FUEL

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a cura di andymonza

Quando una piccola e semisconosciuta software house, finora responsabile di due tie in di film d’animazione, si mette in testa di sviluppare un gioco di corse estremamente ambizioso, i più potrebbero sbadigliare e tornare a cose “più importanti”. Quando però dietro a questa produzione c’è anche il nome di Codemasters, ecco che forse si accende un barlume di speranza.Fuel è indubbiamente un titolo molto ambizioso, che si propone di scuotere le fondamenta di un intero genere abbattendo le barriere che l’hanno finora caratterizzato; dal celebre Motorstorm all’inaspettato Pure, passando per il discreto Baja, il gioco di corse offroad arcade è stato finora proposto in una forma “chiusa”, con gare su circuito accompagnate da caricamenti e menu di stampo classico. Il nuovo progetto dei francesi Asobo si inserisce in questo contesto proponendo un’innovativa struttura totalmente free roaming, con ben 14.000 chilometri quadrati di una simil-America devastata dal surriscaldamento globale da esplorare liberamente in cerca di gare sui mezzi fuoristrada più disparati.

Coast to coastQuesto interessante concept ha preso finalmente forma grazie ad una versione provvisoria giuntaci in prova, già completa nei contenuti ma non ancora del tutto rifinita. L’accesso ai menu permette di familiarizzare con il gameplay, che prevede una suddivisione del vastissimo territorio in nove regioni. L’esplorazione libera di queste ultime sbloccherà una serie di eventi cui partecipare, sotto forma di classiche gare a checkpoint o su circuito, oltre ad una gran quantità di personalizzazioni estetiche per il nostro racer ed i vari mezzi. Gli eventi si renderanno visibili al semplice avvicinamento, sotto forma di icone segnate sia sulla bussola nella parte alta dello schermo, sia nella mappa zoomabile presente nei menu; quest’ultima si rivela un valido strumento di navigazione, in quanto permette di impostare destinazioni, per poi raggiungerle comodamente grazie ad una visibilissima freccia in sovraimpressione durante la guida. Data la natura completamente aperta del gameplay, le stesse gare non presentano ostacoli o barriere di sorta, prevedendo invece l’attraversamento di checkpoint segnati sulla minimappa ed esplicitati a schermo da riflettori rossi; tale espediente aggiunge un notevole elemento tattico, costituito dalla scelta del miglior percorso da seguire in base al veicolo che si sta guidando. Il garage proposto da Fuel è infatti molto vasto, presentando ben 75 veicoli suddivisi in varie categorie, dalle dune buggy alle moto, dai quad alle Jeep; a seconda di quale mezzo si sta guidando sarà dunque più saggio optare per percorsi fuoristrada o su asfalto, e decidere se tagliare certe curve o meno potrà davvero fare la differenza. Data la vastità della mappa offerta, gli sviluppatori hanno pensato di aggiungere alcune facilitazioni alla navigazione, che permettessero anche a giocatori abituati a strutture di gioco più tradizionali di godere di tutte le possibilità che il gioco che ha da offrire; con questo spirito è stato introdotto una specie di teletrasporto, che dà la possibilità di richiamare dalla mappa un comodo elicottero che in seguito ad un breve caricamento scarica il giocatore nel punto selezionato.La differenziazione del paesaggio si fa sentire molto forte nel passaggio da una regione all’altra: esse sono state modellate sulla base di alcuni stati americani, e presentano ambientazioni tipiche e riconoscibili come il Grand Canyon ed il Golden Gate di San Francisco. Si passa dal deserto alla montagna, dalla costa ad ambienti cittadini, il tutto condito con una riproduzione realistica e dinamica dei fenomeni atmosferici; pioggia e vento renderanno senza dubbio le gare molto più emozionanti, mentre Tornado e tempeste di sabbia si riveleranno vere e proprie minacce per il posizionamento in gara. A questo va ad aggiungersi un ciclo giorno-notte ovviamente accelerato, che permette di godere di albe e tramonti da cartolina.Per non rendere l’esplorazione totalmente fine a sè stessa, oltre ai vari eventi sarà possibile rinvenire sparsi sul territorio diversi upgrade estetici per il personaggio e per i veicoli, che andranno ad accumularsi nell’aposito menu di personalizzazione.

Born to driveIl modello di guida proposto è chiaramente arcade: le alte velocità raggiungibili dai mezzi non renderanno troppo difficile affrontare le curve, e la totale assenza di un modello di danni rende la tecnica di appoggio agli avversari assolutamente applicabile. Durante la guida si avverte una leggera sensazione di “galleggiamento”, ed il terreno accidentato non ha grosse conseguenze sull’effetiva guidabilità dei mezzi.Buona è la differenziazione tra le varie tipologie di veicoli, laddove gestire una pesante Jeep sarà tutt’altro affare rispetto a portare un leggerissimo quad.I circuiti proposti variano quanto a qualità, passando da percorsi piuttosto lineari dove l’unica abilità sta nell’evitare i molti ostacoli, a tracciati più complessi ed elaborati, con improvvisi tornanti ed insidiose scarpate da gestire.Nel caso l’offerta proposta dagli sviluppatori non vi bastasse, tramite un comodo editor è possibile creare il proprio percorso in una delle aeree già visitate, distribuendo fino a 30 checkpoint sul territorio; questa interessante possibilità è ulteriormente valorizzata dalla possiblità di scambiare i tracciati personalizzati con gli amici.

Comparto TecnicoIl motore proprietario che gestisce l’enorme mole di territorio proposta in Fuel sacrifica in parte il livello di dettaglio offrendo in cambio un orizzonte vastissimo, e passaggi graduali tra una regione e l’altra. Di grande impatto sono gli effetti particellari, che riescono a restituire piogge e venti davvero convincenti, dando il meglio durante le occasionali tempeste di sabbia nel deserto. Vi è anche una parziale distruttibilità degli scenari, evidente soprattutto in prossimità dei Tornado, che spazzano via alberi e tralicci dell’energia elettrica, aggiungendo ulteriore caos in pista.Apprezzabile è il design delle diverse ambientazioni, che con pochi tratti riesce a caratterizzare efficacemente.Il comparto luci fa bene il suo dovere, anche se vi sono alcune scelte cromatiche nell’avvicendamento giorno-notte talvolta un po’ troppo accese. Il frame rate, fissato a 30 FPS, cede notevolmente soprattutto nel free roaming, ma per un responso conclusivo occorrerà aspettare la versione finale.Il comparto audio fa il suo dovere, ma senza eccellere: i rombi dei motori risultano decisamente piatti all’ascolto e si accompagnano a musiche non memorabili.

L’ambizioso progetto di Asobo si concretizza in un prodotto interessante, in grado, per quanto ci è stato possibile provare, di gestire una non facile struttura free roaming. Il comparto gare è forse meno incisivo di quello di altri titoli più conosciuti, vuoi per il modello di guida, vuoi per l’intelligenza artificiale, ma le ambientazioni assolutamente suggestive e la grandissima quantità di veicoli compensa pienamente.

La versione finale conterrà più di 70 gare e, considerata la possibilità di crearne ad oltranza tramite l’editor, la longevità è assicurata.

Non ci resta che aspettare ancora qualche giorno in attesa della versione finale, per capire se gli sviluppatori hanno sfruttato efficacemente gli ultimi mesi di lavorazione, utili a tracciare la linea di demarcazione che separa un prodotto memorabile da uno solamente mediocre. Stay tuned.