Recensione

Dragon Ball Z Kinect

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a cura di FireZdragon

Mettere le mani su un gioco di Dragon Ball, uno qualsiasi dei tantissimi prodotti da Namco Bandai, risveglia in noi magnifici ricordi. Le avventure nate dalla penna di Akira Toriyama sono infatti riuscite a dar vita ad un personaggio amatissimo, tanto che le frequentissime apparizioni in tv e le riedizioni più o meno curate che regolarmente appaiono nelle fumetterie continuano a rimpolpare la già nutritissima schiera di fan, segno che nonostante i diversi cambi generazionali il personaggio di Goku continua a fare colpo.Mai prima d’ora, però, era stato possibile riprodurre in un videogame i combattimenti spettacolari e arenalinici di Kakarot e compagnia, situazione destinata a cambiare proprio grazie all’arrivo di DragonBall Z Kinect, titolo ideato dai ragazzi di Spike ChunSoft e sviluppato in esclusiva per Xbox 360.

It’s over 9000, scusate 8000La storia ci farà rivivere i combattimenti più importanti di Dragonball Z, dall’arrivo di Vegeta e Freezer sulla terra, con tanto di squadra Ginew al seguito, passando dagli androidi ed il torneo di Cell, fino ad arrivare alla comparsa del malvagio Majin Bu, per un totale di circa trenta combattimenti.La narrazione tuttavia non è sicuramente il punto di forza del prodotto, tanto che praticamente tutta la trama viene tagliata brutalmente per lasciare spazio ai soli combattimenti, ad eccezione di qualche stringa di dialogo tra i personaggi in gioco proprio durante gli scontri. La cosa che più abbiamo trovato ridicola in tutto questo è che i contendenti continueranno a parlare normalmente durante lo scontro, nonostante le botte, le onde energetiche e tutto il resto, proprio come se nulla stesse accadendo sul campo di battaglia. Due le modalità principali che ci accompagneranno: la classica storia, con livelli di difficoltà crescente, e lo Score Attack durante il quale potremmo scegliere un personaggio qualsiasi tra quelli sbloccati e rivivere uno scontro già superato nella modalità storia, nel tentativo di battere il precedente record ed inviarlo direttamente alle classifiche online.Se da questo punto i vista quindi il titolo non riesce a soddisfare appieno vista la scarsità dei contenuti, analizzando il gameplay le cose non possono fare altro che peggiorare.

Kinect e influenza, un binomio devastanteUn titolo di lotta, con sole due modalità di gioco, può salvarsi esclusivamente nel caso in cui i combattimenti risultino divertenti e riescano a mantenere il giocatore attaccato allo schermo nella speranza di sperimentare nuove combo, scoprire i vari colpi speciali e sbloccare nuovi personaggi. Dragonball Z Kinect fallisce miseramente in almeno due di questi tre elementi, proponendo all’atto pratico scontri mortalmente noiosi e privi di qualsivoglia tattica.La presenza di un corposo tutorial all’apertura del titolo ci aveva fatto sperare in una profondità superiore alle aspettative, laddove combinazioni in sequenza e schivate avrebbero potuto davvero regalare qualche ora di sano divertimento. All’atto pratico tuttavia questo non accade. Degli inebetiti nemici si faranno prendere semplicemente a pugni in faccia, rendendo gli scontri piatti e per nulla entusiasmanti.Kinect ci mette ovviamente del suo e leggendo qualsiasi movimento in avanti delle braccia come un semplice pugno permetterà di “rullare” le mani come se stessimo picchiando una punching ball, realizzando combo da decine di colpi in pochissimi secondi.Ad ogni hit, che sia calci o pugni è indifferente, caricheremo una barra speciale che, una volta riempita completamente, farà partire una sorta di QTE durante il quale agitare le braccia in avanti al massimo della velocità. Nel caso riuscissimo quattro volte nel nostro intento, cosa tutt’altro che complessa da fare, la combo si concluderà con una sequenza animata automatica che toglierà una buona fetta di punti salute al nostro avversario.Qualsiasi combattimento, ad eccezione di alcune specifiche fight di soli quick time event (come accadeva in Ultimate Tenkaichi), potrà essere portato a casa semplicemente ripetendo all’infinito queste mosse, anche ai livelli di difficoltà più alti, sradicando dal titolo in maniera completa il fattore divertimento.Tutto questo è un peccato, perché l’idea di fondo prevedeva diverse mosse supplementari, colpi per aprire le parate avversarie e sfere energetiche da lanciare.Saltando sul posto, per esempio, ci si lancerà verso il proprio avversario dando vita ad una combo da quattro colpi. Una volta attivata la sequenza a schermo compariranno quattro mosse da mimare, come in un qualsiasi gioco di danza, e, scegliendo quella corretta, riusciremo a sferrare un poderoso colpo sul malcapitato. Compiere un errore, anche in questo caso, è cosa di rara difficoltà dato che il titolo lascia diversi secondi per eseguire correttamente la mossa. Le schivate invece svolgono la loro funzione egregiamente solo contro sfere energetiche durante le fasi di volo, mentre in corpo a corpo sarete sempre troppo impegnati a menare le mani per preoccuparvi anche di evitare i pochissimi colpi in arrivo.Non sarebbe un gioco di Dragonball se non si potessero lanciare Kamehameha, sfere Genkidama o Big Bang Attack e, almeno in questo, il titolo non tradisce, anche se la loro attivazione sarà quantomeno macchinosa.Per evitare un abuso di questi colpi speciali gli sviluppatori hanno inserito la necessità di caricare la propria aura, definita da una barra speciale al lato dello schermo, prima di poterne lanciare uno. Portando le braccia sui fianchi e piegando leggermente le ginocchia daremo il via all’operazione, per alcuni colpi sarà sufficiente riempire metà indicatore mentre per quelli più devastanti dovremo attendere il completamento totale della stessa. Una volta raggiunto il livello desiderato tutto quello che dovremo fare sarà mimare il nostro colpo preferito e goderci il lancio del nostro colpo più potente. Caricare la propria aura vi lascerà completamente scoperti ai colpi nemici, ma ovviamente la scarsa IA avversaria raramente approfitterà di questa situazione. Avremo preferito tuttavia un caricamento contestuale ai colpi inferti e subiti piuttosto che una meccanica a parte, così da poter rendere gli scontri molto più dinamici.Anche gli avversari, soprattutto quelli più temibili, saranno in grado di sferrare questo tipo di attacchi e ahinoi il Kinect arriva a metterci del suo. Sebbene i comandi da eseguire siano di una semplicità mostruosa, ed in ogni caso questi vengano come sempre letti in ritardo, durante tutte le nostre ore di gioco, e diversi tentativi di ricalibratura, il movimento della parata era praticamente impossibile da far leggere alla periferica di Microsoft, costringendoci a prendere in piena faccia tutti i colpi speciali.

Goku, come ti hanno ridotto Dragonball Z Kinect propone decine di personaggi sbloccabili, praticamente tutti i protagonisti della serie Z, oltre ad offrire varianti con costumi diversi e le diverse trasformazioni. Questi si possono ottenere sia completando lo story mode sia attraverso alcune carte dotate di QR code speciali, feature già vista in passato e particolarmente inutile data la distribuzione che queste poi avranno su internet.La riproduzione dei protagonisti è fedele al manga ed il cell shading riesce a mantenere almeno in parte lo spirito della serie. Gli sfondi invece, con costruzioni poligonali povere, cozzano terribilmente con il resto e visto che a schermo compare sempre e solo un personaggio alla volta ci saremmo aspettati qualcosa di più. Dato il target di riferimento sono state ovviamente rimosse tutte le scene di mutilazione o violenza che tempestano l’anime, sostituite da esplosioni che nella maggior parte dei casi coprono completamente il corpo del malcapitato (Goku ad esempio non viene trapassato dal Makankosappo di Piccolo durante il combattimento con Radish).Il comparto sonoro si mantiene su canoni dei titoli del genere, con doppiaggio in lingua inglese e giapponese e con i sottotitoli in italiano.

– Dragon Ball: Episode of Bardock incluso nel gioco

– Una cinquantina di personaggi da utilizzare

– Si può lanciare la Kamehameha!

– IA ridicola

– Combattimenti noiosi

– Tecnicamente imbarazzante

– Il Kinect ancora non funziona a dovere

– Poco longevo

4.5

Dragonball Z Kinect è probabilmente una delle peggiori trasposizioni di Goku e compagni. Il sistema di combattimento è noioso e ripetitivo, i comandi vengono letti in ritardo da Kinect e la storia viene tranciata brutalmente in molte delle sue parti più importanti per lasciare spazio a combattimenti tutt’altro che esaltanti.

La periferica Microsoft questa volta tuttavia ha colpe solo in parte dato che l’IA avrebbe potuto da sola giustificare il voto. L’unica nota positiva è l’episodio Dragon Ball: Episode of Bardock inserito all’interno del gioco e la possibilità di lanciare finalmente un Kameameha in prima persona, il resto ahinoi è tutto da buttare.

Voto Recensione di Dragon Ball Z Kinect - Recensione


4.5