Recensione

Def Jam Fight for NY

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a cura di Fabfab

Tornano gli artisti di colore americani intenti a suonarsele selvaggiamente per il predominio del ghetto newyorkese e giusto per irridere l’assunto del “fate l’amore e non la guerra”, nel gioco per fare l’amore bisogna vincere la guerra…

Hip Hop All Star!Reduce dal buon successo del primo episodio, arriva in Italia anche questo sequel di un titolo che più yankee non si può: ambientato nella comunità afro-americana del ghetto newyorkese, interpretato da una fila di artisti sconosciuta ai più, infarcita da un linguaggio molto tipicamente slang, è davvero difficile immaginare cosa possa trovarci di interessante un italiano medio.La storia è a dir poco demenziale: per guadagnare il rispetto che ritenete di meritare, libererete il boss del quartiere dalle grinfie della polizia (proseguendo direttamente dall’arresto che concludeva il primo episodio) e grazie a lui potrete entrare nel locale “fight club” e stupire tutti vincendo incontri su incontri, il tutto infarcito di dialoghi e situazioni molto forti. Durante la vostra “carriera” incontrerete, tra gli altri, personaggi del calibro di Busta Rhymes, Fat Joe, Flava Flav, Freeway, Ghostface, Ice T, Joe Budden, Ludacris, Method Man, Redman, Sean Paul, Slick Rick, Snoop Dogg, Xzibit, solo per citarne alcuni (sempre che i loro nomi vi dicano qualcosa), tutti assai noti nel mondo dell’hip-hop, per non parlare di “squinzie” come Carmen Electra, Lil’ Kim, Kimora Lee, Shawnna, Cindy J, Shaniqua.Il vostro alter-ego, invece, sarà completamente inventato e potrete sceglierlo tra una serie di truzzoni già pronti oppure crearlo da zero col limitato editor del gioco.

Hey, amico, no, cioè, troppo fiero!Il gioco in sostanza è un picchiaduro la cui caratteristica principale risiede nell’estremo realismo degli scontri: la violenza ed il dolore di mosse e colpi sembra davvero reali, grazie soprattutto all’ottimo comparto sonoro che fa sembrare un colpo in faccia doloroso come è giusto che sia. Questa volta il giocatore potrà scegliere tra ben cinque stili di lotta (wrestling, kickboxing, arti marziali, street fighting e submission) con cui caratterizzare il proprio combattente, abbinandone fra loro fino a tre contemporaneamente. Le arene di gioco sono estremamente interattive e potrete interagire non solo con elementi dello scenario (bottiglie, sbarre, casse ma anche finestre, reti metalliche, binari della ferrovia per buttare l’avversario sotto il treno!) ma anche col pubblico che assiste all’incontro: gettate l’avversario nelle loro mani e questi lo terranno fermo per voi (ma può anche capitare che siate voi ad essere afferrati o spinti se vi avvicinate troppo), oppure che vi passino armi o le usino su voi!Combattendo si guadagna esperienza che può essere utilizzata in vari modi: potenziando i propri attributi fisici (potenza arti superiori ed inferiori, velocità, resistenza e salute), acquisendo nuove tecniche oltre a quella in dotazione dall’inizio (sostanzialmente aggiungere un nuovo stile al precedente fa si che alcune mosse vengano sostituite da altre nuove, creando così uno stile unico ed originale: peccato che la cosa avvenga casualmente, senza controllo da parte del giocatore e talvolta possa dare vita ad un combattente poco equilibrato) oppure imparando nuove mosse finali. Va detto che la cosa in assoluto più utile è potenziare gli attributi, il resto fa scena ma non è utile nei combattimenti quanto un corpo fortificato.Gli scontri sono molto dinamici ma anche caotici e sostanzialmente assomigliano a quelli del primo episodio, vale a dire che per tutto l’incontro si esegue una lunga sequenza di colpi per far diminuire la resistenza dell’avversario, per poi metterlo K.O. con la nostra mossa finale (le cosiddette Blazin Moves): questo non toglie nulla alla validità del gameplay, ma ne limita un po’ gli orizzonti visto che gli incontri vanno conclusi sempre allo stesso modo, a parte i casi particolari in cui occorre scagliare l’avversario fuori dalla finestra o sotto un treno.Se non altro è interessante il fatto che finchè un combattente non è stato messo K.O., può sempre recuperare e magari ribaltare le sorti dell’incontro: perdere l’occasione giusta per stendere l’avversario potrebbe portare ad un’inopinata sconfitta, o comunque al prolungamento ad oltranza dell’incontro. Le tipologie dei vari match ricordano non poco quelle del wrestling, con sfide uno contro uno, tag team, fatal 4 way e cage matches, ma ci sono alcune interessanti varianti come quelle descritte prima o come la gara a distruggere l’auto dell’avversario. Inoltre in qualsiasi momento potrete impiegare i soldi vinti combattendo per cambiare il vostro look passando dal parrucchiere, acquistando cappelli, scarpe, vestiti ed accessori o facendovi fare un tatuaggio.

Belli e bruttiTecnicamente il titolo si presenta in forma smagliante, sotto tutti i punti di vista, dimostrando che la EA, quando vuole, le conversione le sa fare bene anche per GameCube.La grafica è eccelsa, la riproduzione dell’aspetto dei vari personaggi davvero perfetta, per non parlare della mimica facciale! Le animazioni sono molto buone, i raccordi tra un colpo e l’altro credibili ed i controlli rispondono ottimamente alle sollecitazioni. Ottime per varietà e caratterizzazione le varie arene, anche se risultano quasi sempre molto piccole.Il sonoro è dominato, naturalmente, dalla musica hip hop, quindi che vi piaccia o meno dipende esclusivamente dai vostri gusti; ottimo il doppiaggio originale, che si avvale delle vere voci delle star presenti, peccato solo che la mancanza di una localizzazione italiana e persino dei sottotitoli inglesi limiti la comprensione completa degli stessi solo a coloro che hanno un buon orecchio per l’inglese.La longevità, infine, è ottima per un picchiaduro, si parla di un novantina di combattimenti solo per lo Story Mode, senza contare gli extra da sbloccare e i tre livelli di difficoltà selezionabili (anche l’Easy è tutt’altro che facile!).

– Graficamente ottimo

– Impegnativo e longevo

– La colonna sonora hip hop

– Interamente in inglese

– Sistema di combattimento ancora da migliorare

– La colonna sonora hip hop

7.8

Def Jam Fight for NY riesce a migliorare quasi ogni aspetto del prequel, rispetto al quale rappresenta senz’altro un passo in avanti: continuano però a non convincere del tutto proprio i combattimenti, il cuore del gioco, nei quali la tecnica continua a contare solo fino ad un certo punto, visto che casualità e confusione la fanno talvolta da padroni. Non si tratta comunque di nulla che infici in qualche modo la giocabilità generale del prodotto: il limite maggiore risiede piuttosto nello slang usato dai protagonisti nella modalità storia, visto che il gioco è interamente in inglese e mancano persino i sottotitoli. I meno anglofoni dovrebbero pertanto accontentarsi di seguire la storia capendoci ben poco…

Voto Recensione di Def Jam Fight for NY - Recensione


7.8