PS3: Rain, la storia che solo la pioggia conosce

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a cura di Alexru88

Noriko Umemura è una producer di Sony Japan
, attualmente coinvolta in Rain, gioco atteso per PS3 e di cui abbiamo già parlato in passato. Per chi si fosse perso le news precedenti, riporteremo qui tutte le informazioni più importanti, utili a introdurre l’estratto dell’intervista a Umemura. Partiamo dal plot, riassunto nella sostanza anche dalle prime tre immagini nella nostra gallery: un ragazzo si sveglia e nota dalla finestra una ragazza che gioca sotto la pioggia; la osserva ammaliato, e tutto sembra tranquillo finché non viene attaccata e inseguita da un mostro. Il ragazzo abbandona quindi la propria camera per andarle in soccorso, ma così facendo diventa parte di un mondo parallelo, nel quale la pioggia copre un ruolo primario: essa infatti rende quel mondo visibile agli altri, generando per i personaggi del gioco una variabile chiave per la propria sopravvivenza. Rain
parla infatti di una “storia che solo la pioggia conosce“. Rain non sarà un gioco d’azione, visto che i due protagonisti della storia, un ragazzo e una ragazza, saranno formalmente inoffensivi.Ma gli strumenti per sopravvivere non mancheranno: mentre sotto la pioggia diventeremo visibili, riuscendo invece a ripararci dall’acqua non saremo individuabili, anche se dovremo comunque stare attenti a non scontrarci con oggetti e presenze nemiche. Il gioco sarà basato su enigmi di varia natura, nel quale per avanzare si dovranno ingannare i nemici con false tracce, magari lasciate sul fango, che dovremo poi toglierci di dosso con la pioggia, in quanto restandoci addosso ci renderebbe visibili anche al riparo dall’acqua. Sfruttando la nostra visibilità potremo attirare un nemico, liberando così un percorso prima vigilato.Il fatto che i protagonisti siano inoffensivi non implica che non potremo mai mettere K.O i nostri avversari, magari facendogli crollare sopra un’impalcatura. Non mancheranno dei livelli in cui i due protagonisti dovranno collaborare in sinergia: in un livello ad esempio, dovremo aiutare la ragazza a scappare, togliendole gli ostacoli lungo il tragitto.Altra caratteristica degna di nota è riguardante la narrazione: i due protagonisti non comunicheranno tra loro, lasciando l’avanzamento della trama a delle scritte impresse sui muri, sguardi, espressioni. Ma il silenzio non sarà mai presente, e non solo per lo scrosciare dell’acqua, bensì anche per la colonna sonora, scritta appositamente per il gioco.Molte storie, che siano romanzi, film o videogiochi, spesso partono da un idea grezza, un’immagine, un messaggio. Per Rain, come nei casi suddetti, non si è partiti dalla trama per la costruzione del gioco, bensì da un concetto più semplice, ma direttamente connesso al gameplay. Noriko Umemura dichiara infatti che: “Rain è stato costruito intorno al controllo dell’invisibilità. Volevamo fare qualcosa nel quale il giocatore avrebbe dovuto destreggiarsi tra l’essere visibile e non. Partendo da questa idea tutto il resto è giunto di conseguenza.“.Umemura parla poi dell’ambientazione, ispirata alle città europee, ma a nessuna in particolare. I livelli saranno piuttosto lineari, ma molti livelli avranno molti extra da scoprire, approfondendo così la trama.Il gioco uscirà da questo autunno sul PSN, e per ora è confermata solo la versione per PlayStation 3.