Presto anche la dipendenza dai videogiochi tra le patologie di salute mentale

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La World Health Organisation è pronta ad inserire anche la dipendenza dai videogiochi tra le patologie di salute mentale, nel corso del 2018. Parliamo di un disturbo assolutamente da non sottovalutare, che sarà indicizzato sotto i “disordini da gioco”. In un anticipazione del documento che sancirà l’inserimento della patologia tra quelle d’intesse per l’organizzazione, troviamo anche una descrizione che può aiutare le persone a comprendere se possono considerarsi o meno dipendenti dal videogioco.“Il disordine da gioco è caratterizzato da un pattern di ricorrenti comportamenti persistenti legati al gioco (che può essere chiamato “gaming digitale” o “videogaming”) che possono svolgersi online (ad esempio, su Internet) o offline. Questi atteggiamenti sono manifestati con: 1) un ridotto controllo della propria esperienza di gioco (ad esempio sulla frequenza, sull’intensità, sulla durata, sul contesto), 2) il dare crescente priorità alla necessità di giocare, dando precedenza a questa attività rispetto a qualsiasi altro interesse e alle altre attività giornaliere, 3) il continuo dedicarsi al gioco in modo crescente nonostante il presentarsi di conseguenze negative.”Grazie alla nuova classificazione, la dipendenza dai videogiochi potrà essere diagnosticata dagli specialisti di questo genere di disturbi. Secondo uno studio, un numero compreso tra il 6 e il 15% dei videogiocatori totali ha alcuni atteggiamenti che possono essere ricondotti ad una dipendenza.Infine, gli esperti hanno dichiarato che alcuni dei giochi che hanno più giocatori dipendenti sarebbero World of Warcraft, Battlefield, Farmville, Call of Duty, Minecraft, Angry Birds e Solitario. Fonte: PSU