Dopo la causa (che non ha avuto successo) che Lindsay Lohan scatenò contro Rockstar, c’è un nuovo caso simile per la celebre software house autrice della serie GTA. La Lohan riteneva infatti che un personaggio di GTA V avesse “rubato” le sue fattezze e chiedeva quindi dei compensi per l’uso della sua immagine. In questo caso, invece, si torna addirittura a Grand Theft Auto: Vice City, il grande classico della serie che debuttò nel 2002 e che ci riportava negli Anni Ottanta nei panni dell’iconico Tommy Vercetti. Psychic Readers Network, a quanto pare, si sarebbe accorta con qualche annetto di ritardo che uno dei personaggi presenti nel gioco, Auntie Poulet, avrebbe le fattezze del personaggio di Miss Cleo, di sua proprietà. A scatenare le ire che hanno portato alla causa anche una curiosa coincidenza: Miss Cleo era infatti interpretata da Youree Dell Harris, nel 1997—la stessa artista che ha dato la voce a Auntie Poulet in Vice City.Dopo aver elencato i motivi suddetti, Psychic Readers Network ha dichiarato che la creazione di Miss Cleo le costò $100 milioni di dollari. Visto che Rockstar ha incassato oltre $500 milioni, viene richiesto un rimborso in denaro per l’utilizzo senza autorizzazione del personaggio.
Rockstar, dal canto suo, si dichiara totalmente estranea alle accuse:”Queste accuse sono completamente prive di qualsiasi fondamento e totalmente assurde. Ci difenderemo con forza per quanto riguarda la questione” è la breve nota ufficiale diffusa dalla celebre software house.Si tratta solo dell’ennesimo caso di curiosa causa relativa al mondo dei videogiochi, dopo quella del giocatore che aveva portato in tribunale Sony per la risoluzione di Killzone: Shadow Fall, o dopo le magagne legali di Hello Games, accusata dall’emittente TV Sky di star facendo uso di un marchio registrato nel titolo del suo No Man’s Sky.Vi raccontammo, tempo fa, i casi più curiosi in uno speciale dedicato, che potete leggere a questo link.Fonte: DualShockers
