Joe Biden contro gli autori di videogiochi: vermi che insegnano a uccidere

L'ex vice presidente democratico, tra i papabili per la candidatura presidenziale democratica di quest'anno, si scaglia contro il mondo informatico e quello videoludico

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a cura di Stefania Sperandio

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Cominciavamo a preoccuparci, perché da un po’ di tempo qualcuno di particolare rilievo mediatico non si era lanciato in una filippica di insulto contro i videogiochi e coloro che ci si intrattengono. Per fortuna, ci è venuto in soccorso Joe Biden, ex vice presidente statunitense e attualmente in corsa per la candidatura finale dei democratici alle elezioni di quest’anno.

Nel corso di un’intervista concessa a The New York Times, infatti, Biden si è scagliato contro gli autori di videogiochi – con quindi una variazione sul tema, considerando che di solito a essere insultato è il medium in sé, oltre a coloro che ne fruiscono e che, secondo il template delle accuse, sarebbero mentalmente plasmabili dalla virtualità e incapaci di intendere e di volere.

Nello specifico, Biden ha ricordato un incontro avuto qualche tempo fa con alcuni esponenti della Silicon Valley, sviluppatori di videogiochi compresi, che cercavano di giungere all’accordo per una nuova normativa che sollevasse gli autori delle piattaforme dalle responsabilità dovute a ciò per le quali poi queste sarebbero state utilizzate dai loro utenti finali. Nel corso di questo incontro, Biden racconta di aver avuto a che fare con un momento particolarmente delicato: «di punto in bianco, questo piccolo verme che era seduto lì al tavolo – che era praticamente un multi milionario – mi dice che lui era un artista. Un artista, perché era in grado di creare quei giochi che ti insegnano come uccidere le persone

Tiriamo un sospiro di sollievo, perché finalmente l’insulto al videogioco così come accade di solito è arrivato, e proseguiamo nell’intervista: nel suo ragionamento, Biden sottolinea di non aver gradito, in particolare, l’arroganza e il modo di porsi di questi sviluppatori, che gli hanno fatto presente di essere «il motore economico dell’America». Un’affermazione alla quale l’ex vice presidente ha risposto prontamente: «fortunatamente, avevo fatto i miei compiti per casa, quindi gli dissi che trovavo quella visione molto affascinante. Erano in sette compagnie lì, tutte tranne Microsoft. A quel punto, gli ho detto che avevano a libro paga meno persone di quante fossero le sole perdite di General Motors in quell’ultimo quarto dell’anno. Quindi non provate a darmi lezioni su tutti i posti di lavoro che avreste creato.»

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In precedenza, Biden si era espresso anche sulla possibilità di introdurre restrizioni legali per i videogiochi violenti, affermando che «non esistono motivi per cui i videogiochi violenti non potrebbero essere tassati.»

Il mercato dei videogiochi ha vissuto una crescita del 3% nel 2019, arrivando a rappresentare un giro d’affari da 120,1 miliardi di dollari (dati da SuperData).

Fonte: VG24/7.com