Immagine di Fallout 4 e il bambino nel frigorifero – il Dettaglio
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Fallout 4 e il bambino nel frigorifero – il Dettaglio

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a cura di Francesco Ursino

Informazioni sul prodotto

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Fallout 4
  • Sviluppatore: Bethesda Game Studios
  • Produttore: Bethesda Softworks
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 10 novembre 2015 - 12 dicembre 2017 (Fallout 4 VR) - 26 settembre 2017 (GOTY)

Fallout 4 è un gioco che presenta tutta una serie di sottotrame e storie che meriterebbero maggiore attenzione. Devo ammettere di non avere spesso la pazienza necessaria a leggere i log dei vari computer e altri documenti all’interno dei quali, però, si annidano quelle vicende che danno ai mondi creati da Bethesda una maggiore profondità.

Tra le tante piccole storie di Fallout 4, però, una mi è rimasta in mente perché piuttosto bizzarra. In questa puntata de il Dettaglio, la rubrica che racconta dei piccoli particolari nascosti all’interno dei grandi giochi, vi parlerò del piccolo Billy, il bambino che è sopravvissuto all’apocalisse nucleare all’interno di un frigorifero.

Fallout 4, il dettaglio 03

Un frigo garantito 200 anni

Stavo girando senza meta per la mappa di Fallout 4. Ero ormai arrivato alla fine della storia e, siccome volevo allungare un po’ la mia esperienza nella Boston post-apocalittica prima di scegliere definitivamente da che parte schierarmi, andavo in giro in cerca di qualche nuovo segreto.

Passando per University Point sentii una voce che mi chiamava. Scoprii dopo poco che la voce veniva da un frigorifero che conteneva, all’interno, un bambino di nome Billy. Per quanto assurdo possa suonare, il ragazzino era sopravvissuto nel frigo per circa 200 anni, riuscendo a superare anche l’apocalisse atomica. Ovviamente il tutto aveva delle conseguenze: Billy era diventato un ghoul che, adesso, voleva soltanto tornare a casa dai suoi genitori.

A quel punto avevo alcune possibili scelte: accompagnare Billy a casa era solo una delle opportunità, visto che per qualche motivo un gunner di nome Bullet aveva interesse ad acquistare il piccolo. Mi ricordo di aver rifiutato di concludere l’affare e, una volta trovata la casa, aver affidato il bambino ai genitori. Dopo essere sopravvissuto all’assalto di Bullet, che a quanto pare era veramente molto interessato ad avere Billy, ho ricevuto la mia ricompensa e sono tornato a girovagare per la mappa, tenendomi sempre molto lontano da Preston e i suoi insediamenti che avevano bisogno di aiuto.

Ovviamente il mio era solo uno degli approcci possibili: oltre a vendere Billy il giocatore con un elevato carisma poteva risolvere il tutto a parole, evitando di uccidere Bullet e allo stesso tempo consegnando sano e salvo Billy ai suoi genitori.

Fallout 4, il dettaglio 02

Sul momento non avevo collegato le due cose, ma la quest del piccolo Billy, chiamata Un ragazzino al fresco, potrebbe essere una citazione di Indiana Jones e il Regno del teschio di cristallo. Nel film, infatti, Indy sopravviveva a un’esplosione nucleare nascondendosi dentro a un frigorifero, proprio come il bambino.

Se si va a guardare l’intera scena del film, d’altra parte, è innegabile che l’intera atmosfera della pellicola sia fortemente vicina a quella di Fallout 4, specie delle primissime scene del gioco; lo stesso aspetto del frigo è molto simile. Sorprendentemente, pare che nascondersi in un frigo per sopravvivere all’olocausto nucleare non sia, però, una soluzione valida.

Nel 2012 il sito Overthinking It ha dedicato una lunga (lunghissima) disamina sull’argomento, avvalendosi della consulenza del dottor David Shechner che, alla fine della sua dissertazione, dichiarava: “Non si può giocare con le leggi della fisica nucleare”. Spulciando l’internet alla ricerca di altre citazioni ho trovato corrispondenze tra la quest e il film del 1963 Ladybug Ladybug, nel quale si racconta della storia dei bambini di una scuola elementare che, in reazione a un allarme per un possibile attacco nucleare, si rifugiano in un vicino bunker.

Una sola bambina, rimasta esclusa, trova riparo in un frigorifero abbandonato: del suo destino, però, non si saprà nulla.

Plot holes, plot holes everywhere

Tornando alle tematiche strettamente legate alla quest di Fallout 4, possiamo dire che l’intera missione può considerarsi un’occasione sprecata o, in alternativa, un esercizio di scrittura un po’ superficiale. In questo thread piuttosto approfondito di Reddit, in effetti, ci si chiede il perché di numerose scelte narrative relative a Billy. È vero, il bambino per qualche motivo è un ghoul ma non un ghoul ferale, e in più la sua reazione a tutti gli avvenimenti cui è partecipe è piuttosto blanda per uno che, stando a quanto dice il gioco, è stato rinchiuso in uno spazio angusto e buio per 200 anni.

Insomma, un po’ più di partecipazione emotiva da parte di tutti i personaggi chiamati in causa non sarebbe stata malvagia; la stessa reazione dei genitori alla vista del figlio scomparso da 200 anni appare fin troppo compassata. Secondo alcuni, allora, potrebbe essere tutto un grande scherzo architettato dal ragazzino: in questo modo si spiegherebbe il (relativo) buono stato di salute di Billy e la (relativa) poca partecipazione dei genitori.

La quest che riguarda il piccolo Billy rinchiuso in un frigorifero rimane una delle istantanee più nitide della mia esperienza in Fallout 4. È vero, la storia diventa sempre più improbabile e stramba ogni volta che ci si ripensa, ma tutto sommato l’idea di un bambino che sopravvive per 200 anni rinchiuso in un frigorifero e che, grazie a noi, riesce a ritornare dai suoi genitori è piuttosto romantica e piacevole da ricordare. Qual è stata la vostra esperienza con Billy? L’avete aiutato a tornare a casa o avete scelto altre strade?

Voto Recensione di Fallout 4 - Recensione


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Commento

La quest che riguarda il piccolo Billy rinchiuso in un frigorifero rimane una delle istantanee più nitide della mia esperienza in Fallout 4. È vero, la storia diventa sempre più improbabile e stramba ogni volta che ci si ripensa, ma tutto sommato l’idea di un bambino che sopravvive per 200 anni rinchiuso in un frigorifero e che, grazie a noi, riesce a ritornare dai suoi genitori è piuttosto romantica e piacevole da ricordare. Qual è stata la vostra esperienza con Billy? L’avete aiutato a tornare a casa o avete scelto altre strade?