Immagine di E3 2019, conferenza Ubisoft | La carica di Watch Dogs Legion e Gods & Monsters
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E3 2019, conferenza Ubisoft | La carica di Watch Dogs Legion e Gods & Monsters

Al netto dei leak, la conferenza di Ubisoft all'E3 2019 ha avuto almeno un paio di reveal di alto livello

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a cura di Paolo Sirio

Informazioni sul prodotto

Immagine di E3 2019
E3 2019
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 11-13 giugno 2019

Nell’ora circa di conferenza per l’E3 2019, Ubisoft ha sparato a raffica una decina di annunci complessivamente e in un paio di casi è riuscita ad imprimere un segno molto forte sugli spettatori. Se in qualche caso pare che certe IP vengano trascinate un po’ in giro per i vari franchise senza un’idea troppo chiara di come portarle avanti senza semplicemente sfruttarne l’immagine (Sam Fisher, ti siamo vicini), in altri ne vengono create di nuove che deliziano e sistemate diverse che non erano mai decollate davvero.

Gli inspiegabili (o quasi)

Cominciamo dalle cose che non riusciamo a spiegarci troppo bene ma siamo alquanto convinti registreranno successi di pubblico. Roller Champions, probabilmente il primo leak di un’edizione che ha visto l’effetto sorpresa assai minato dagli “spoiler della rete”, è un tentativo di Ubisoft di incunearsi nel settore degli sport virtuali ad alto tasso adrenalinico e con un forte elemento competitivo.

Ovviamente, ci avrete visto tanto di Rocket League in questo gioco PvP 3v3 che ci vede impegnati in piste ovali su parquet, muniti di pattini, dove dovremo guadagnarci la palla con le mani e spingerla in rete. Insomma, le macchinine sono state sostituite da avatar umani completamente personalizzabili secondo le mode del 2029, ma è la gestione del titolo ad essere particolarmente interessante: è un free-to-play, ed è giocabile da subito (fino al 14 giugno) su PC in una demo tratta dalla build pre-alpha.

Secondo in questa speciale lista, forse senza tutto il discorso del successo di pubblico, Mythic Quest: Raven’s Banquet è una serie in fase di produzione per Apple TV+ con la collaborazione di Ubisoft. Il protagonista è un creative director impegnato insieme al suo studio nella creazione dell’espansione dell’MMO più popolare di sempre (no, World of Warcraft non c’entra, è una storia creata ad hoc).

Nel cast troveremo Rob McElhenney e Charlie Day di C’è Sempre Il Sole A Philadelphia, e similmente all’apprezzato show TV si tratterà di una sitcom in cui il personaggio di McElhenney sarà un creativo a dir poco al di sopra delle righe per via del suo egocentrismo. Se andrà bene, tra un tentativo di farci ridere e l’altro, ci dirà qualcosa in più di come nascono i videogiochi; se andrà male, beh, non rideremo neanche.

Terzo, Elite Squad: un gioco di ruolo e strategia con combattimenti in tempo reale 5v5 che proporrà un cast all-star con i principali eroi dell’universo di Tom Clancy. Ci saranno una campagna, una modalità PvP Arena in cui scalare le classifiche e la possibilità di costituite delle Guild Wars con gli amici.

I personaggi includono, tra gli altri, Sam Fisher di Splinter Cell (capito cosa intendevamo in apertura?), Megan e Nomad di The Division, Caveira e Montagne di Rainbow Six Siege, ciascuno di essi appartenente ad una certa classe – Fisher è del reparto della Contro Intelligenza, visto che ve lo starete chiedendo. Il titolo è previsto per smartphone e tablet, ed è possibile registrarsi adesso per avere un posto in squadra.

Alla voce “cose che non ci serviva granché scoprire ma sapevamo ci sarebbero state alla conferenza Ubisoft per l’E3 2019”, troviamo un’ampia porzione dell’evento dedicata a Ghost Recon Breakpoint; scontato, visto che il gioco è in uscita ad ottobre. Jon Bernthal (The Punisher, The Walking Dead) si è esibito prima in un trailer del titolo in cui fa un discorso motivazionale alle sue truppe dei Wolves, poi è salito sul palco per provare a battere l’apparizione di Keanu Reeves al media briefing Xbox portando con se un cane. Un cane molto obbediente, anche se alquanto annoiato dal discorso; fosse saltato e corso via al primo applauso forse il trono di Reeves avrebbe potuto vacillare.

Sono arrivate anche un po’ di notizie, oltre al mood setting fatto in vista del lancio tra pochi mesi: in primis, basandosi sul feedback degli utenti, Ubisoft Montreal ha deciso di far tornare dopo la release la possibilità di giocare da soli insieme a membri guidati dall’intelligenza artificiale, com’era in Wildlands, del resto. In secondo luogo, è stata aperta una community ufficiale, chiamata Ghost Recon Delta Company; in terza analisi, ci sarà una beta a partire dal 5 settembre.

Se per Rainbow Six Siege la Operation Phantom Sight partirà domani e per For Honor è disponibile l’evento a tempo limitato dalle tinte dell’horror psicologico Shadows of the Hitokiri (fino al 27 giugno), The Division 2 ha una gittata più lunga: il primo anno di contenuti aggiuntivi avrà tre episodi, il primo dei quali si intitolerà DC Outskirts: Expeditions e ci porterà a luglio nei boschi di Washington DC e allo zoo nazionale, con tanto di una nuova missione della storia in cui assaltare un avamposto presidenziale. La location di Kenly College richiederà invece di condurre delle indagini sul posto e risolvere dei puzzle ambientali.

the division film

Il secondo episodio sarà disponibile in autunno e si chiamerà Pentagon: The Last Circle; sarà ambientato al Pentagono ed includerà il secondo raid ad otto giocatori della storia del franchise. Il terzo episodio sarà incentrato su una caccia all’uomo, un traditore della Divisione, e ci riporterà nel 2020 nientemeno che alla New York del primo capitolo della serie. In programma, infine, un weekend gratuito dal 13 al 16 giugno, forse prima del previsto per via delle vendite non scoppiettanti, ma è una pratica comune del publisher.

Buone e inattese notizie sono infine arrivare in merito al film di The Division: la sorpresa della serata è che la pellicola è stata presa in carico da Netflix, dove verrà trasmessa su scala globale. Il lungometraggio è nelle mani del regista David Leitch (Atomica Bionda) e vedrà nei panni dei protagonisti Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain; non abbiamo particolari riguardo alla sceneggiatura di Rafe Judkins ma dovrebbe essere incentrata sul capostipite.

Watch Dogs Legion, Rainbow Six Quarantine, Gods & Monsters

La parentesi delle comunicazioni di servizio, ormai imprescindibile com’era stata per Bethesda qualche ora fa nell’economia della conferenza di un editore con tanti service game, lascia adesso il spazio ad un numero importante di annunci e world premiere, che – lo dicevamo in apertura – ci ha colpiti in maniera decisamente positiva.

Watch Dogs Legion ha aperto la conferenza vera e propria, partita ad onor del vero con un medley di musiche della saga di Assassin’s Creed, con una lunga demo che ha fugato i dubbi circa la bontà del concept per il quale ogni NPC sarà un personaggio giocabile con una sua storia e un diverso punto di vista sulla trama principale.

Il gioco arriva completo di permadeath, e infatti abbiamo visto uno dei protagonisti morire sul campo, e consente di arruolare uno stuolo di personaggi da inserire nella “legione” di DedSec impegnato sul campo in una Londra post-Brexit e ipercontrollata dalla malvagia corporazione Albion. Trovato il pg che ci interessa, potremo avvicinarlo, completare la sua missione in stile origin story, e poi adoperarlo per andare avanti nella quest principale del gioco.

Nel tanto gameplay con cui è stato presentato, Watch Dogs Legion ha evidenziato una grande fedeltà all’ambientazione (si è passati da Piccadilly a Camden, il tutto con personaggi doppiati con un accento assai marcato e un vocabolario tipicamente inglese) e la possibilità di approcciare l’azione nella maniera che più si ritiene opportuna, non letale, stealth e con droni di terra oppure d’aria per dirne una, o à la Rambo; dal creative director di Far Cry 2 Clint Hocking non ci aspettavamo altro.

Questo, comunque, dipenderà anche dal tipo di NPC, definizione non più calzante ma tant’è, che arruoleremo e dalle sue caratteristiche uniche. La vecchina che ormai è già un’eroina della rete, ex assassina, sarà ad esempio particolarmente letale, ma ogni personaggio avrà un compito in un quadro narrativo più grande per ciascuna missione, e le maschere in stile Hotline Miami avranno un ruolo nel modo in cui riusciremo ad evitare i conflitti armati. Il gioco esce il 6 marzo 2020, anche su Google Stadia.

Altro annuncio che era stato spifferato qualche giorno fa ma comunque di un certo spessore è l’arrivo della sottoscrizione uPlay+, che permetterà di avere accesso ad oltre 100 titoli dalla libreria di Ubisoft, classici e nuove uscite, al prezzo di 14,99 dollari al mese. Il servizio prenderà il via il 3 settembre, gratuitamente per un mese registrandosi entro il 15 agosto, e arriverà nel 2020 anche su Google Stadia, per la gioia di Phil Harrison che era nel pubblico con l’occhio lucido.

Per il momento la piattaforma è rivolta all’utenza PC, o tramite lo streaming di Stadia appunto, e non pare avere intenzione di raggiungere il mondo console. Di certo, si tratta di un buono spunto da parte di un publisher che ha un portfolio imponente e ha tutto l’interesse, dimostrato dal lungo post release di Assassin’s Creed Odyssey di recente così come dai tanti multiplayer in casa, ad estendere i cicli vitali delle sue produzioni. Considerando che contempla tutti i nuovi lanci, il prezzo ci sembra giusto ed è d’altronde in linea con Origin Access Premier.

La palla passa poi a Rainbow Six Quarantine, il nuovo PvE cooperativo basato sulle meccaniche di shooting e sull’engine di Siege. Nonostante il trailer mostrato alla conferenza E3 abbia incluso solo footage in computer grafica, l’uscita è davvero prossima: parliamo di un sorprendente inizio 2020, per cui 1) l’obiettivo almeno iniziale è la generazione corrente di hardware, 2) l’impressione è che a livello contenutistico si farà strada facendo come il gioco principale.

Quarantine è ispirato all’esperienza Outbreak di Siege che ha avuto un notevole successo lo scorso anno, e propone un gameplay co-op per tre giocatori in cui muoversi in ambientazioni che sembrerebbero prevalentemente interne e dal tono spiccatamente scuro, roba quasi da horror. A giudicare dal dispositivo sul braccio, avremo spesso a che fare con infezioni e con pochissimo tempo per salvarci dal suo diffondersi nel corpo dei nostri personaggi.

Il gioco è stato un tempo noto col nome in codice Pioneer, un tempo in cui era molto diverso (addirittura open world, pare, dal creative director di Assassin’s Creed III Alex Hutchinson) e comprendeva una minaccia aliena, per cui potrebbe aver ereditato questo tema/queste creature. Ora ha missioni ricche di tensione e “totalmente imprevedibili”, ed è in sviluppo presso un team dedicato in Ubisoft Montreal.

Infine, Gods & Monsters, il gioco dall’estetica molto vicina a The Legend of Zelda: Breath of the Wild anch’esso anticipato nelle ore precedenti al media briefing. Il team di sviluppo è quello di Ubisoft Quebec, ovvero gli autori di Assassin’s Creed Odyssey, e proprio dalla volontà di creare qualcosa di mitologico ma libero dai vincoli della storia di questo studio nasce il progetto, nome in codice, a quanto pare, Orpheus.

Nel titolo, un action-RPG open world, vestiremo i panni di Phoenix, un eroe completamente personalizzabile e potenziabile, con pezzi d’armatura e upgrade fisici, evocato dalle divinità dell’Olimpo per battere una creatura malvagia nota col nome di Typhon. La storia sarà narrata da Omero in persona e a quanto appreso lo vedremo (o ascolteremo) impegnato a raccontarla ad un suo nipotino.

Saremo chiamati a completare “prove ardue, dungeon impervi e imprese eroiche”, e questo – come se non bastasse il comparto estetico – non fa che avvicinare la produzione ulteriormente a The Legend of Zelda. Il gameplay sarà più dinamico e meno ‘grounded’ rispetto a quello di Odyssey, con la possibilità ad esempio di fare un doppio salto e colpire i nemici con un pugno durante il salto stesso. La data d’uscita è già vicinissima: 25 febbraio 2020, anche su Nintendo Switch e Google Stadia.

Per quanto messa a dura prova dai tanti leak che ogni anno la colpiscono (quest’anno forse persino di più), la conferenza di Ubisoft per l’E3 2019 è stata solida quando c’è stato da parlare dei giochi già sul mercato e magnetica nella proposta dei nuovi titoli. Un paio di passaggi che non ci sono piaciuti ci sono stati – Roller Champions non fa per noi, al pari di un Elite Squad che come operazione non esalta e stiamo ancora cercando il senso di Mythic Quest – ma Watch Dogs Legion ha destato un’impressione oltre ogni aspettativa, che potrebbe finalmente consegnarlo all’Olimpo dei grandi franchise action adventure. Gods & Monsters è apparso già delizioso ed è imminente, mentre Rainbow Six Quarantine è poco impegnativo da portare sul mercato ma dall’appeal sicuro. E, per fortuna, non è mancato il balletto a tema Just Dance per l’uscita 2020: è arrivato così tardi che iniziavamo a preoccuparci.

Voto Recensione di E3 2019 - Recensione


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Commento

Per quanto messa a dura prova dai tanti leak che ogni anno la colpiscono (quest'anno forse persino di più), la conferenza di Ubisoft per l'E3 2019 è stata solida quando c'è stato da parlare dei giochi già sul mercato e magnetica nella proposta dei nuovi titoli. Un paio di passaggi che non ci sono piaciuti ci sono stati – Roller Champions non fa per noi, al pari di un Elite Squad che come operazione non esalta e stiamo ancora cercando il senso di Mythic Quest - ma Watch Dogs Legion ha destato un'impressione oltre ogni aspettativa, che potrebbe finalmente consegnarlo all'Olimpo dei grandi franchise action adventure. Gods & Monsters è apparso già delizioso ed è imminente, mentre Rainbow Six Quarantine è poco impegnativo da portare sul mercato ma dall'appeal sicuro. E, per fortuna, non è mancato il balletto a tema Just Dance per l'uscita 2020: è arrivato così tardi che iniziavamo a preoccuparci.