E fanno 9. Tanti i titoli principali della serie di Tekken dal ’95 ad oggi, senza contare naturalmente gli spin-off, i crossover e altri esperimenti più o meno riusciti. Il nono capitolo di cui stiamo parlando è naturalmente Tekken 7, la cui prima versione per coin-op è stata mostrata solo pochi giorni fa in Giappone facendo già fomentare un hype di tutto rispetto. D’altronde la fortunata saga di Namco Bandai Games viene dal successo solo discreto di Tekken Tag Tournament 2 (poco meno di 1,5 milioni di copie vendute) e dal non travolgente Tekken Revolution con la sua tanto contestata formula Free to Play. Logico quindi che Tekken 7 rappresenti un importante punto di svolta per il producer nipponico, anche perché sarà il primo titolo della serie ad approdare su console current-gen e sfrutterà un motore grafico ancora poco utilizzato e tutto da scoprire come l’Unreal Engine 4.
Ritorno al passatoPurtroppo le informazioni sul gioco sono al momento scarsissime, tanto che non si può ipotizzare né un anno di uscita (2015? 2016?), né le piattaforme esatte su cui sarà portato, anche se un suo approdo su Xbox One e PlayStation 4 pare pressoché scontato. Qualcosa però si è carpita dalla presentazione giapponese dei giorni scorsi ed è proprio su questi primi dettagli che vogliamo concentrarci. Tanto per cominciare, Tekken 7 abbandonerà la formula dei team della serie parallela Tekken Tag per un ritorno ai classici scontri uno contro uno, con un’enfasi particolare su uno Story Mode che si preannuncia già ora ricco di sorprese. A tal proposito il produttore Katsuhiro Harada ha fatto intendere che il gioco segnerà la conclusione della tormentata saga del clan Mishima, con un focus particolare su Heihachi, sulla moglie Kazumi e su altri lati ancora poco chiari di questa saga.
L’italiano e la sudamericanaUn nuovo Tekken non è tale se non presenta qualche nuovo personaggio e in Tekken 7 saranno due i volti inediti. Il primo sarà quello di Katarina, una combattente del Sud America dalla battuta facile esperta in Savate che viene descritta sempre da Harada come un personaggio rivolto ai giocatori meno esperti, che potranno controllarne le tecniche a base di calci e pugni con comandi piuttosto semplici. L’altra new entry è quella di Claudio, un combattente di origine italiana elegante e molto attento al proprio look che più di un fan ha già voluto mettere a confronto con il Maxi di Soul Calibur e con il Goenitz di The King Of Fighters. Oltre a queste due novità, il roster del gioco è già stato svelato quasi nella sua interezza e comprenderà altri voti già noti ai fan della serie come Kazuha, Heihachi, Lars, Asuka, Lili, Alisa, Paul, Law, Xiaoyu, King, Dragunov, Bryan, Leo, Feng, Steve e Hwoarang.
Super colpi ed emozioni al rallentatorePassando al gameplay, le due novità emerse dalla presentazione nipponica di inizio mese sono rappresentate dalle Rage Arts e dai Power Crush. Le prime si possono attuare quando l’energia del nostro combattente cala fino a raggiungere un livello di guardia (il cosiddetto Rage Mode). Quando ciò succede, si può scatenare una Rage Art (ogni personaggio ne avrà una propria) anche in combinazione con altre combo ottenendo risultati davvero impressionanti, anche se non si tratta di una mossa automatica vista la richiesta di un timing ben preciso per eseguirla. Il Power Crush permette invece di assorbire gli attacchi dell’avversario entro un certo limite di tempo e al tempo stesso di eseguire un particolare contrattacco, che però va a intaccare non poco il livello di energia. L’ultima novità riguarda invece l’effetto slow motion, che subentrerà non solo per aumentare l’enfasi e la spettacolarità di un colpo finale, ma potrà comparire anche nel mezzo di un combattimento se entrambi i lottatori entreranno in Rage Mode. Non è ancora chiaro se questa nuova feature avrà conseguenze anche a nel gameplay, ma certamente le avrà a livello scenico e grafico. Per ora è tutto, ma rimanete sintonizzati per ulteriori novità e dettagli su quello che già ora promette di essere uno dei Tekken più rivoluzionari, attesi e importanti di sempre.
– L’Unreal Engine 4 promette meraviglie
– Ci aspettiamo uno Story Mode risolutivo
Si sa davvero pochissimo di Tekken 7, ma le aspettative per il ritorno sulle scene di un mito del picchiaduro sono sempre tante e giustificate, soprattutto se ci sono di mezzo l’Unreal Engine 4, nuovi lottatori e nuove meccaniche di gioco. Anche a livello narrativo dovremmo vedere cose molto interessanti e il ritorno al modello classico, dopo quello a team del precedente Tekken Tag Tournament 2, farà piacere a molti fan della serie. Insomma hype a mille, anche se è davvero troppo presto per qualsiasi reale e fondato pronostico.