Anteprima

Starcraft II: Legacy of the Void

Avatar

a cura di Specialized

Ed eccolo qui finalmente il terzo capitolo di Starcraft II, il bestseller strategico di Blizzard che dopo la sua uscita nel 2010 con il primo capitolo Wings of Liberty, nel 2013 ha visto approdare sugli scaffali il sequel Heart of the Swarm e il prossimo anno, anche se al momento manca una data precisa, sarà la volta del terzo e ultimo episodio Legacy of the Void. Naturalmente alla BlizzCon 2014 da poco conclusasi questa prossima uscita strategica targata Blizzard ha attirato su di sé la maggior parte delle attenzioni di chi era all’evento californiano, grazie alle numerose informazioni e ai primi filmati sulla Campagna in Singolo e soprattutto sulle tantissime novità legate al multiplayer. Partiamo però dal single player, che a differenza di quanto creduto fino a pochi giorni fa vedrà come nostro alter ego Artanis e non Zeratul.
Una nave spaziale come si deve
La nostra missione nei panni del gerarca Protuss sarà quella di riunificare le varie fazioni della sua razza e di bloccare una volta per tutte i piani di Amon, antico Xel’Naga con qualche velleità conquistatrice di troppo. Artanis e il suo esercito viaggeranno per l’universo a bordo della nave spaziale Lancia di Adun, su cui Blizzard ha fornito diversi dettagli. La nave sarà infatti divisa in tre grandi sezioni, ognuna con un look e un ruolo ben precisi. Il Nucleo Solare ad esempio permetterà di potenziare la Lancia di Adun con un classico sistema ad albero tramite solarite, un nuovo materiale che si potrà accumulare nel corso delle missioni e che potrà fornire alla nave potenziamenti e abilità di vario genere. La sezione Concilio di Guerra, che vedrà la presenza del consigliere Rohana, sarà invece dedicata alla gestione dell’esercito (anch’esso potenziabile), mentre il Ponte fungerà un po’ da hub principale della nave e permetterà di decidere le varie destinazioni. Blizzard ha fornito anche qualche anticipazione sulle missioni. In Scudo celeste dovremo aiutare i Terran guidati da Jim Reynor mentre sono impegnati a riparare una piattaforma spaziale danneggiata, mentre in Senza catene siamo chiamati ad annientare una stazione spaziale della Shadow Corp.
Nuove unità per tutti
Passiamo ora al multiplayer, versante che ha visto un numero di notizie e sorprese ancor più succulente nonostante lo stato dei lavori al momento della BlizzCon fosse ancora in versione pre-alfa. Tanto per cominciare Blizzard ha davvero cambiato molte carte in gioco, intervenendo su dinamiche, meccaniche e unità per offrire un’esperienza più improntata all’atteggiamento offensivo, più ricca di microgestione e più diversificata a livello di abilità. La parola d’ordine principale per le nuove meccaniche di gioca sembra essere azione.  Per questo gli sviluppatori diminuiranno di oltre il 30% le risorse dei giacimenti minerari e dei geyser di vespene, in modo da rendere gli attacchi nelle fasi centrali della partita più efficaci e continui. Inoltre il numero di lavoratori iniziali passerà da 6 a 12 per aumentare i rifornimenti ed evitare così la presenza di troppi tempi “passivi” tra uno scontro e l’altro. E che dire dei cambiamenti delle varie unità? I Terran potranno contare su un’unità biologica leggera con attacchi di portata limitata (Herc) e sul Ciclone, unità che quando aggancia un nemico è in grado di procurare parecchi danni nel tempo. La novità dei Protoss si chiama invece Disgregatore, unità molto efficace contro gruppi di nemici grazie alla sua arma segreta Supernova purificante che emette scariche di estrema potenza. Gli Zerg potranno infine sfruttare la Criptolisca (sorta di evoluzione dell’Idralisca) e il Distruttore, dotato di una Bile corrosiva che può utilizzare contro unità aeree e terrestri. 
In due si gestisce meglio
Finiamo questa anteprima di Legacy of the Void con l’aspetto forse più importante tra quelli rivelati alla BlizzCon dei giorni scorsi, ovvero le nuove modalità multiplayer. In Arconte condivideremo il controllo di una singola base con un amico e affronteremo altri due avversari come noi, oppure uno solo. Il bello di questo modalità è che la gestione della base sarà condivisa e che i compiti verranno ripartiti tra i due giocatori; uno ad esempio potrebbe incentrarsi su azioni di attacco, mentre l’amico si occupa dei lavoratori o di altri aspetti gestionali. Comandanti Alleati si permetterà infine di giocare in co-op scegliendo il nostro comandate preferito di qualsiasi razza; lo scopo sarà quello di livellare il più possibile e di potenziare il nostro carismatico commander con nuove abilità e unità. Per ora è tutto, ma ricordiamo che su questa pagina Blizzard ha già aperto le iscrizioni alla beta di Legacy of the Void, che dovrebbe partite in un ancora vaghissimo 2015.  

– La Campagna in singolo si preannuncia epica

– Le due nuove modalità multiplayer paiono intriganti

– Ci sarà più azione… e meno passività

Starcraft II: Legacy of the Void non ha ancora una data precisa né per quanto riguarda la beta (ma le iscrizioni sono già aperte), né per l’uscita definitiva. Eppure, come al solito, Blizzard è riuscita a metterci l’acquolina in bocca presentando le principali novità della nuova Campagna in singolo e soprattutto del multiplayer, le cui nuove modalità, unità e meccaniche promettono grandi cose. E su tutto spiccano due parole d’ordine niente male: più azione e meno passività.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.